Come fare le tigelle: ricette tradizionali e gourmet

  • 18 06 2012

Per pranzo o per cena porta in tavola le tigelle, specialità tipiche modenesi velocissime e molto golose. Puoi farcirle in decine di modi differenti: seguendo le ricette tradizionali, con i classici formaggi e salumi emiliani come con il godurioso pesto di lardo, oppure sperimentare idee innovative, raffinate e gourmet.

Se hai poco tempo per cucinare, puoi comprare le tigelle pronte, ormai le trovi in tutti i migliori supermercati, e sbizzarriti con la farcitura. Altrimenti, puoi divertirti a farle con le tue mani. Per preparare le tigelle fatte in casa ti servono solo pochi semplici ingredienti: farina, lievito di birra o bicarbonato, burro o strutto, latte, e olio.

La ricetta delle tigelle è elementare. Innanzitutto rovescia 400 g di farina sul piano di lavoro disponendola a fontana, sbriciolavi 20 g di lievito di birra e unisci 1 cucchiaino di zucchero al centro e 1 cucchiaino di sale sui bordi. Versa nel mezzo della fontana 1 dl di latte riscaldato con altrettanta acqua e mescola. Aggiungi 40 g di burro e lavora l’impasto, forma una palla, ungila di olio extravergine d’oliva e ponila in una ciotola oliata. Copri la pasta con un canovaccio o della pellicola e lasciala lievitare per 30 minuti, quindi lavorala ancora, dividila in parti uguali della grandezza di una noce e stendile in tondi dello spessore di 1 centimetro. Copri i dischetti con un telo umido e lasciali lievitare ancora per 20 minuti, quindi cuoci le tigelle sul fuoco per 3 minuti con l’apposito utensile di ghisa preriscaldato: la tigelliera. Al limite puoi usare anche l’attrezzo per le cialde o le ferretine!

Per la ricetta regionale originale, così come la facevano le nonne modenesi, puoi anche decidere di usare strutto e bicarbonato. In questo caso per ogni chilogrammo di farina dovrai aggiungere 90-100 g di strutto, 1 cucchiaio di olio di semi, una presa di sale e 1/2 cucchiaino di bicarbonato oltre che il latte (o l’acqua) necessari per ottenere una pasta consistente e omogenea. Da lasciare sempre e comunque riposare prima della cottura.