Champagne

Champagne è una regione francese che si estende a est di Parigi, a ovest della Lorena, a sud delle Fiandre e a nord della Borgogna. In questa zona le bellezze naturali fanno riscontro alla fama dei vini e dei vigneti che qui crescono da oltre duemila anni e dai quali viene ricavato il vino omonimo. Lo champagne si ottiene esclusivamente da uve Pinot, per l’80% nere, e da uve Chardonnay, quasi tutte bianche.

Dopo fasi di lavorazione e fermentazione, si arriva all’operazione principale: la formazione delle cuvées. Lo «chef de cave » assaggia i vini dei vari vigneti e decide quali mescolare tra loro (la composizione delle cuvées è un segreto gelosamente custodito da tutti gli chefs de cave). È giunto così il momento dell’imbottigliamento: viene aggiunta al vino una piccola quantità di «linqueur de tirage», costituito da zucchero sciolto in champagne, che determinerà, con l’ultima fermentazione in bottiglia, la giusta dose di anidride carbonica.

Le bottiglie, poste su appositi scaffali (pupîtres), vengono ruotate leggermente una volta alla settimana per far scivolare il sedimento verso il collo della bottiglia, senza mescolarlo con il vino. Per asportare poi il sedimento, si immerge il collo della bottiglia in un bagno refrigerante: così il sedimento gelato uscirà dalla bottiglia insieme con il tappo al quale è rimasto attaccato. Ancora una serie di importanti procedimenti porta poi le bottiglie alla definitiva tappatura con tappi di sughero.

Lo champagne va servito ben freddo, ma non ghiacciato! La bottiglia va poi tenuta leggermente inclinata e il tappo va rilasciato e trattenuto gradatamente, fino a che uscirà senza fare rumore.