In Valtellina con la bici elettrica

Un festival dedicato, un progetto internazionale che la collega alla Val d’Aosta e una nuova mappatura dei sentieri, vogliono trasformare la bassa Valtellina nel paradiso della e-bike

Per amare l’e-bike devi provarla. E spogliarti dei pregiudizi e di quello snobismo tipico di chi in montagna ci va in Mountain bike o con lo zaino, per esempio come me. Prima di salire su una bici elettrica, insomma, pensavo anch’io che fosse un mezzo comodoso, poco agile, adatto ai pigri. E quindi anche io, come i puristi, la guardavo con sospetto. Invece mi sono ricreduta e succederà anche a voi. Vi succederà perché basta la prima salita per capire che, senza sforzo, il motore su non vi porta. L’e-bike insomma non è un mezzo che va da solo: se non pedalate, e anche con un certo entusiasmo, non si muove. Sta a voi poi decidere quanto lasciar fare al motore, e quanto fare voi stessi.

Il progetto della ciclovia transazionale

Io l’ho sperimentato andando in Valtellina e gironzolando in sella per i suoi tanti sentieri. Che sono vari, più o meno facili e mossi, tutti da scoprire, tra boschi e vigneti, molti percorribili proprio con l’e-bike. La Valtellina infatti si sta attrezzando perché è una delle regioni coinvolte nel progetto E-Bike Alp Experience, la prima ciclovia transazionale dedicata all’e-bike, prevista tra i progetti da finanziare nel Fondo europeo di sviluppo regionale Italia-Svizzera. Una rete di sentieri preesistenti che si stanno però organizzando per le e-bike, con ricariche presso i rifugi, bike hotel, bike grill, colonnine distribuite lungo il percorso e guide a disposizione. Uno dei percorsi partirà dal Forte di Bard, in Valle d’Aosta e, attraverso il Lago Maggiore e il Lago di Como, proseguirà sulla ciclabile del fiume Adda per risalire la Val Malenco verso Poschiavo, fino a Livigno. Tutta la Valtellina insomma sarà coinvolta, con punti di noleggio numerosi e guide a disposizione, fin da adesso. 

Tanti itinerari da scegliere

Già oggi, però, si possono percorrere con le e-bike i tantissimi itinerari, soprattutto della bassa Valtellina. Molti di questi sono coinvolti ogni anno nel VEF, il Valtellina Ebike Festival, una due giorni dedicata a gare ed escursioni guidate proprio in questa zona, giunta alla seconda edizione.

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Sentiero Valtellina

Il percorso più a portata di mano – più un raccordo che una meta vera e propria – è il sentiero Valtellina, un itinerario ciclopedonale che corre lungo il fiume Adda tra Colico e Bormio, per una distanza complessiva di 114 chilometri. Si possono noleggiare le e-bike in sei punti lungo il percorso, ma vale la pena utilizzarli come punti di partenza per altre escursioni.Il sentiero infatti è tutto pianeggiante con solo un leggero dislivello: potrebbe essere il posto giusto per la vostra prima volta, in modo da prendere confidenza con il cambio, la durata della batteria, la velocità.

Via dei Terrazzamenti

Più mossa e divertente è la Via dei Terrazzamenti, percorso di 70 km che collega Morbegno a Tirano, in pratica la Bassa e la Media Valle, a una quota compresa tra i 300 e i 700 metri. Il versante è quello delle Alpi Retiche, fitte di terrazzamenti e dei muretti a secco la cui tecnica di costruzione è stata riconosciuta dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità. Si incontrano bellissime chiesette, siti preistorici, cantine rurali, agriturismi, antichi borghi. Ci si può andare naturalmente anche a piedi e diversi tratti sono collegati con mezzi pubblici. Il vantaggio di usare l’è- bike però è che in poche ore si possono percorrere decine di chilometri e coprire un bel dislivello: io per esempio ho compiuto un anello di quasi 40 chilometri partendo da Morbegno e facendo saliscendi con un dislivello di 900 metri lungo la Costiera dei Cech. Un dislivello e una lunghezza totale impensabili con una Mountain bike.

Val Gerola

Anche la Val Gerola è percorribile con le e-bike ma distanze e soprattutto disivelli qui sono impegnativi. Chi si avventura qui, quindi, deve essere esperto e maneggiare bene la bici, tra sassi, radici, pendenze e distanze. Per il rifugio Bar Bianco e il Della Corte parliamo circa di 30 chilometri, ma sono i 1300 metri di dislivello che fanno la differenza. Sono 22 invece i chilometri per il Rifugio Trona partendo da Gerola Alta: si risale con una sterrata abbastanza ripida ma non impervia. 

Val Masino

Salendo da Ardenno si arriva con l’auto fino a S. Martino Valmasino e qui la strada si biforca: da una parte sale alla Valle dei Bagni, così chiamata per lo stabilimento termale – oggi chiuso – presente fin dal 1550; dall’altra si addentra tra boschi e prati verso la splendida Val di Mello, per concludersi alle pendici del Monte Disgrazia, paradiso dell’alpinismo. Entrambe sono accessibili alle e-bike: la meta più bella in Val Masino è il laghetto del Qualido, in Val di Mello l’Alpe Pioda, circa 40 km e 800 metri di dislivello.

Dove noleggiare 

Le e- bike si noleggiano in diversi punti in tutta la Valtellina. A Morbegno trovate Mondo Ebike che offre anche un noleggio a canone mensile, con riscatto finale o la possibilità di cambiare bici. Uno dei più capillari è Valtelbike: prendete la bici in una stazione e la consegnate in un’altra, acocmpagnati dalla guida fornita dall’organizzazione. Infine epicride.it sul sentiero Valtellina.

La app dedicata

I sentieri per le e-bike sono stati mappati da 360valtellinabike, associazione di giovani appassionati della bici che si occupano anche della manutenzione dei sentieri. I sentieri sono stati inseriti nella app komoot, che funziona anche offline. Una guida vocale permette di mantenere la rotta senza perdersi a guardare la mappa. 

Dove mangiare e dormire 

Non si può non assaggiare i piatti tipici: pizzocheri, tagliatelle, salumi, formaggi, funghi porcini, selvaggina, polenta, infine gli irresistibili sciat (i “rospi”, sono frittelle di formaggio Casera) e i taroz (un misto di patate, fagiolini, formaggio e burro).

LA BRACE, Strada Statale 38 dello Stelvio, km 22+300 23010 – Forcola (SO), www.labrace.it: una tradizione di 170 anni per una stazione di posta diventata trattoria e ora hotel e ristorante. Sul portico, tanti bellissimi attrezzi dell’agricoltura di montagna.

LA PEDRUSCIA, località Pedruscin (Dazio), www.lapedruscia.it, un piccolo borgo sulla Costiera dei Ciech, con una vista strepitosa su tutta la vallata.

OSTERIA DEL ZEP, Morbegno, www.osteriadelzep.com  

LA FIORIDA, dalla SS 38 all’altezza di Rogolo (Mantello), www.lafiorida.com/

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