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Mal di testa in vacanza? Ecco tre regole d’oro per sconfiggerlo

  • 31 07 2017

Cosa cerchiamo nella vacanza? Relax, libertà, divertimento, assenza di preoccupazioni. E di quelle situazioni con le quali ci misuriamo durante il resto dell’anno; situazioni spesso sgradevoli, come il mal di testa.

Eppure, il rischio che ci venga a trovare rovinandoci la pausa estiva è dietro l’angolo. Le ragioni sono diverse, come spiega Gennaro Bussone, Primario Emerito Istituto Neurologico C. Besta di Milano e Presidente Onorario ANIRCEF: «In vacanza cambiano i ritmi di vita: si passa in genere da uno stile di vita sedentario e in ambienti chiusi ad attività all’aria aperta che aumentano il movimento giornaliero. Anche l’equilibrio sonno-veglia viene alterato così come le abitudini alimentari, sia nei cibi che mangiamo sia negli orari e, a volte, si saltano addirittura i pasti. La lista potrebbe allungarsi ancora – prosegue il professore -, con molte altre cause che stravolgono la routine quotidiana e che possono quindi scatenare episodi cefalalgici, spesso di natura tensiva e occasionale».

A diverse cause corrispondono diversi tipi di dolore. Lo stress è la principale causa della cefalea di tipo tensivo, mentre cambiamenti climatici repentini, aria condizionata, posture scorrette nei lunghi viaggi possono colpire collo e spalle e dare la stura al mal di testa da cervicale. Le donne, poi, sono per natura vittime del fisiologico squilibrio ormonale legato al ciclo mestruale, e del conseguente processo infiammatorio che provoca il “mal di testa da ciclo”.

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Come affrontare queste situazioni?

È sempre il professor Bussone a indicarci 3 regole d’oro per dar battaglia – e vincerla – al mal, di testa. Eccole.

1- Prendersi cura di mente e corpo
È il miglior antidoto, e durante le vacanze non va trascurato. Si esprime nella cura dell’alimentazione, del sonno e della propria attività fisica. L’approccio corretto è cercare di vivere il tempo libero con serenità, rilassandosi magari all’aria aperta: piccoli gesti dalla sicura efficacia preventiva.

2- Scegliere gli alleati giusti
Ovvero, ciò che ci fa stare bene: bere tanta acqua per restare sempre ben idratati; nutrirsi di cibi sani e nutrienti come frutta, verdure fresche e alimenti a base di zuccheri a pronta disponibilità, specialmente a colazione (miele e marmellata). E ancora, impegnarsi in attività ricreative e fare lunghe passeggiate aiuta a sciogliere le tensioni accumulate nei mesi precedenti alle vacanze e ad abituarsi al nuovo ritmo vacanziero di relax.

3- Agire subito, senza aspettare
Se poi il mal di testa comincia a manifestarsi, allora è meglio intervenire prontamente senza attendere che il dolore si intensifichi. In questo caso è utile un farmaco antinfiammatorio al suo dosaggio più basso, per evitare che l’episodio di cefalea raggiunga il suo apice. Se poi il dolore dovesse ripresentarsi con frequenza, allora è il caso di capirne di più affidandosi ad esperti.

E a proposito dei farmaci più adatti al mal di testa, ecco cosa ci consiglia il professor Bussone. «Quando si viaggia è bene pensare anche ai rimedi da mettere in valigia, per intervenire in caso di mal di testa e bloccare il dolore prima che diventi più intenso e disabilitante. Agire precocemente significa poter gestire il proprio disturbo attraverso l’assunzione di un farmaco a basso dosaggio, ma comunque efficace perché l’episodio cefalalgico non è ancora esploso in maniera violenta. Tra le diverse soluzioni disponibili – conclude il medico – l’ibuprofene nel dosaggio da 200mg risponde bene proprio a questa esigenza, offrendo un buon profilo di efficacia e sicurezza e agendo in tempi rapidi per bloccare l’evolversi del disturbo. Insieme a qualche accorgimento e attenzione in più per prevenirlo, sarà più facile godere di una vacanza rilassante e senza mal di testa».

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