atenei online

Un campus a portata di clic

Le università telematiche festeggiano 20 anni. E lo fanno con numeri da capogiro, soprattutto tra i giovani e le ragazze. Capiamo il perché di questo successo con il direttore generale di eCampus, l’Ateneo che ha 85 mila studenti e 65 percorsi di laurea

Dove vai se una laurea online non ce l’hai… Questa frase potrebbe essere la colonna sonora perfetta per il boom delle università telematiche. I numeri parlano chiaro: gli iscritti a questi atenei sono aumentati del 400% in 10 anni, come sottolinea l’osservatorio della società di consulenza Talents Venture. E se un tempo percorsi del genere erano il regno di studenti lavoratori e fuoricorso, oggi rappresentano una scelta precisa di tantissimi under 25, soprattutto ragazze. Ma perché così tanti giovani si convertono all’università online? Si tratta di una strada più facile?

Gli atenei online in Italia

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Cerchiamo di capirne di più. In Italia le università telematiche sono nate ufficialmente nel 2003 e quindi festeggiano i 20 anni di esistenza. All’inizio si trattava di un paio di atenei, mentre oggi se ne contano ben 11. A fare la radiografia di questa realtà è il nuovo rapporto dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema, universitario (Anvur). E i dati non lasciano dubbi: gli iscritti sono passati da 40.000 a oltre 220.000 e quasi un laureato su 10 ottiene il titolo online ovvero 34.000 studenti su 350.000. Fino a qualche anno fa, invece, si contavano solo 5.000 laureati su 300.000. Una differenza non da poco.

«Il Covid ha dato una forte accelerata a un fenomeno che era già in atto» spiega Alfonso Lovito, direttore generale dell’università eCampus, che vanta oltre 85.000 iscritti. «Quando lo studio da remoto ha coinvolto tutti, si è compreso che non è per forza una scelta di serie b e può offrire molti vantaggi. I ragazzi, poi, sono sempre più dei nativi digitali, quindi sono ormai abituati ad apprendere online e negli ultimi tempi prendono volentieri in considerazione questa opzione».

I corsi più richiesti

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Anche perché l’offerta è sempre più ampia. Scorrendola, si trovano corsi di laurea orientati al mondo del lavoro sia tradizionali sia innovativi afferenti all’area economica, giuridica fino a quella Stem, passando per i classici corsi nel settore letterario e artistico e finendo con le discipline sanitarie e sportive. Ci sono poi master, corsi di perfezionamento e Alta formazione che spaziano nei principali settori professionali.

«Ultimamente attraggono i corsi scientifici» precisa Lovito. «Il mercato del lavoro richiede una specializzazione sempre maggiore, quindi proponiamo anche master, corsi di formazione e aggiornamento. E se ormai la laurea è solo il primo passo, i giovani sono ben contenti di prenderla online, per conseguire poi un master dal vivo».

Atenei online Italia: lo studente tipo

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Ma com’è l’identikit dello studente “virtuale”? «Spesso lavora, ma non è detto che sia per forza over 30, anzi l’età media si sta abbassando e può avere alle spalle un’esperienza in un ateneo classico che magari non l’ha soddisfatto» nota l’esperto. «Infine, le donne sono sempre di più. Ad attrarre è la possibilità di seguire le lezioni e studiare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, organizzandosi come si preferisce. Le nostre studentesse, per esempio, sono ragazze che devono anche lavorare o giovani mamme che così possono conciliare studio e quotidianità. In questi mesi, non dobbiamo sottovalutare una grande piaga che affligge i fuorisede: il caro-affitti. Le spese per alloggio, cibo e trasporti nelle grandi città sono ormai alle stelle e i corsi telematici permettono di tagliare tutti questi costi».

La scelta di Claudia

Il caro-affitti ha convinto Claudia Sacchi, 21enne della provincia di Sondrio. «Vivere a Milano non era più sostenibile e anche spostarmi tutti i giorni era dispendioso e faticoso, visto che facevo anche la commessa part-time. Così ho trovato un impiego nel mio paese e mi sono iscritta a un ateneo online per finire il corso in Economia e Management delle imprese. Ho potuto farlo a metà anno e non nel periodo classico delle immatricolazioni e tutto il materiale per lo studio era compreso nelle tasse. Seguo le lezioni quando posso, visto che i video sono disponili 24 ore su 24. I docenti si contattano grazie a una chat e c’è anche una app che mette in rete gli studenti così ci scambiamo consigli e materiale. È utile anche il tutor che è sempre a disposizione online, e che incontro poi dal vivo per una full immersion prima degli esami. Non credo che corsi e test siano più facili, ma di sicuro sono più comodi e per chi li frequenta vengono più incontro alle diverse esigenze».

Il futuro degli atenei online in Italia

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E se la comodità e la flessibilità sembrano innegabili, le università online ora stanno puntando molto sulla qualità, proprio per non essere più considerati atenei di serie b. «Lavoriamo a stretto contatto con le aziende per modulare corsi e master» spiega Alfonso Lovito di eCampus. «Così conciliamo alla perfezione domanda e offerta e possiamo preparare figure che trovino davvero spazio nel mondo del lavoro. Infatti, seguiamo anche il mondo delle start-up e i settori più innovativi. Adesso abbiamo anche iniziato dei veri e propri progetti di ricerca. I più interessanti? Quello sull’apprendimento degli studenti con disabilità e quello sull’innovazione della telemedicina. E stiamo anche partecipando a un progetto con il distretto aerospaziale delle Marche».

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