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Cosa cambia con la fattura elettronica

  • 07 11 2018

Dal 1° gennaio 2019 scatta l’obbligo per imprese e professionisti di emettere la fattura elettronica anche per i clienti privati. Ecco cosa cambia

Dal 1° gennaio 2019 scatta l’obbligo per imprese e professionisti di emettere la fattura elettronica anche per i clienti privati. Significa che, se vai dall’avvocato, dal dentista o acquisti qualcosa e hai bisogno della fattura per detrarre le spese dalle tasse, non riceverai più un foglio di carta scritto a mano, ma la stampa di un documento digitale che verrà inviato nella versione originale direttamente all’Agenzia delle entrate. Resta invece tutto invariato per scontrini e ricevute fiscali.

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«La novità rientra in un pacchetto di misure per contrastare l’evasione fiscale » spiega Giorgia Salardi, presidente dell’Unione giovani dottori commercialisti di Mantova «Con i documenti digitali, infatti, non sarà più possibile emettere fatture false o non registrate. Non solo. Anche la vita dei contribuenti sarà semplificata perché potranno accedere al database dell’Agenzia delle entrate per verificare le fatture emesse a proprio nome». Ecco le novità.

Se hai la partita Iva

La fattura elettronica non riguarda chi rientra nel regime forfettario o nel regime dei minimi, i sistemi fiscali agevolati riservati a chi ha ricavi inferiori a una certa soglia, che potranno continuare a usare le ricevute cartacee. «Per tutti gli altri tipi di partita Iva, con l’anno nuovo scatta l’obbligo di emettere esclusivamente documenti elettronici in formato .xml» spiega l’esperta.

L’Agenzia delle entrate ha messo a disposizione sul suo sito software gratuiti per la fatturazione elettronica da scaricare su pc o smartphone, ma si può delegare il compito al proprio commercialista o ad altri soggetti abilitati, come le banche, che gestiranno il servizio per conto del cliente. «Chi non si adegua rischia lsanzioni che arrivano fino al 180% del valore dell’Iva riportata sulla fattura».

Se sei un privato

Negozianti e professionisti ti dovranno fornire la copia cartacea della fattura elettronica. Per sicurezza, è meglio avere anche la versione digitale del documento: potrebbe essere utile al momento della dichiarazione dei redditi 2019, nel 2020. «Se hai una Pec puoi chiedere che ti sia inviata via email altrimenti, dopo esserti registrato, potrai accedere al database dell’Agenzia (ivaservizi.agenziaentrate.gov.it/portale) dove, in un’area riservata, avrai accesso a tutti i documenti emessi nei tuoi confronti» spiega la commercialista. In futuro, quando il sistema sarà compleamente digitalizzato, non dovremo più allegare le fatture al 730. Per il momento è meglio conservare comunque le ricevute di carta.

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