Mirco Bergamasco: il gentiluomo del rugby

Mirco Bergamasco: bello e possibile

Mirco Bergamasco: il rugbista italiano più amato dalle donne si svela a DonnaModerna.com, alla vigilia della partita con gli All Blacks

MIRCO BERGAMASCO: bello fuori

Mirco Bergamasco non è solo il giocatore di rugby con il maggior numero di mete realizzate in nazionale  ed il rugbista italiano più amato dalle donne (un sondaggio pubblicato sul web gli riconosce il titolo di uomo più desiderato dalle donne italiane). Mirco Bergamasco è, anche, uno che – quando gli chiedi le qualità che preferisce in una donna – risponde, senza esitazione: “tutte quelle che ho trovato in mia moglie Ati”…

La moglie Ati Safavi, del resto, lo ricambia: nel corso di un’intervista, lo ha definito “un marito perfetto”.

Insomma, Mirco Bergamasco è uno “bello”, fuori e dentro. Qui, svela alle lettrici di DonnaModerna.com, ciò che più apprezza negli uomini e nelle donne, il suo piatto preferito e …

MIRCO BERGAMASCO: bello dentro

Mirco Bergamasco è nato il 23 febbraio 1983, sotto il segno dei pesci.

Ci dice che la sua migliore qualità è “saper ascoltare”; ci ribadisce che le qualità che più gli piacciono in una donna sono tutte quello che ha trovato in sua moglie Ati (non ci dice quali siano, ma si vede che sono felici e contenti, e questo basta e avanza).

Mirco è sposato da giugno scorso con Ati (Safavi) giornalista, sceneggiatrice e produttrice di origine iraniana. In questa foto sono a Milano mentre fanno shopping . Lei, come può, lo segue in trasferta: così ha fatto anche nel corso dei mondiali di rugby 2012, dolce pilastro del nostro gentiluomo. I due abitano in Francia, dove Mirco gioca con il Racing Métro Paris.

MIRCO BERGAMASCO: la modestia

Abbiamo chiesto a Mirco Bergamasco cosa apprezza di più in un uomo.

Ci ha risposto: “la modestia”.

Non ci stupisce, ma suscita ancora una volta la nostra ammirazione: in un tempo in cui la carta vincente sembra essere l’arroganza, Mirco Bergamasco ci ricorda il prezioso valore di una virtù in via di estinzione.

Non è un caso, nel rugby la modestia si impara: è uno sport in cui l’aggressività che ciascuno di noi più o meno si porta dentro, trova uno spazio preciso e regolato in cui esprimersi, in cui la disciplina, il rispetto e il gioco di squadra sono strumenti indispensabili per riuscire bene. E, senza la modestia, giocare in squadra può essere dura.

MIRCO BERGAMASCO: Mirco e Mauro

Mirco Bergamasco ci ha detto che la persona più importante nella sua vita (sino ad ora) è “mia moglie, i miei genitori e mio fratello”. Insomma, più di una. Il papà di Mirco era anche lui un noto giocatore di rugby.

Il fratello di Mirco è Mauro Bergamasco: il legame tra i due fratelli è forte, condividono sangue e palla ovale. Insieme, tra le altre cose, hanno anche pubblicato un libro “Andare avanti guardando indietro”: un libro intenso ma leggero, scritto con lo psichiatra Matteo Rampin, in cui si raccontano il grande fascino e la forza del rugby.

MIRCO BERGAMASCO: il rugby

Visto che il rugby ci piace e sostiene un modo di vivere pieno di valori, in una società che ne ha sempre meno, abbiamo chiesto a Mirco Bergamasco: se tutti giocassero a rugby, fin da bambini, il mondo andrebbe un po’ meglio?

Ma lui, sapete cosa ha risposto?

Da vero gentleman, ha detto: “il mondo è bello perché è vario, quindi ben venga che i bambini facciano ciò che più piace loro”.

Un’ultima curiosità, il piatto preferito di Mirco Bergamasco? “Il pasticcio di mia nonna Mafalda”( la ricetta però non ce l’ha data!).

Riproduzione riservata