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Come rendere ecosostenibile la festa di Capodanno

Anche i festeggiamenti di Capodanno possono essere virati in modalità sostenibile: ecco come fare

Tra Natale e l’Epifania vi è una ricorrenza speciale, quella che ci fa salutare il passato e vivere con attesa il futuro. Come per il Natale, pure l’ultimo dell’anno può essere vissuto come un giorno speciale ed ecosostenibile. Tra veglioni, momenti ludici, vacanze e riti scaramantici sono tante le accortezze che si possono adottare per divertirsi a Capodanno senza perdere d’occhio il rispetto per l’ambiente. Ecco, quindi, qualche consiglio per un fine ed inizio anno all’insegna della sostenibilità.

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Il veglione di Capodanno in chiave sostenibile

Ammettiamolo il vero protagonista di questa festa per gran parte della serata è il cibo, con tavolate dove è presente ogni prelibatezza che possiate desiderare. Tutto giusto ma ciò non vuol dire per forza esagerare con gli eccessi senza pensare al Pianeta. Per un cenone di Capodanno da veri chef stellati che stupirà il palato dei vostri commensali prestate molta attenzione agli ingredienti dei piatti: prediligete sempre prodotti del territorio, di stagione e freschi che renderanno le pietanze più buone contribuendo, allo stesso tempo, nel ridurre le emissioni di CO2 legate a questo momento. Cercate poi di non esagerare nelle quantità così da evitare inutili sprechi, qualora dovesse avanzare comunque qualcosa invitate i vostri ospiti a portare via delle porzioni di cibo con loro o a tornare il giorno seguente per continuare la festa e “pulire” teglie e tegami.

Anche la stoviglieria non potrà che essere ecofriendly quindi sì ai servizi di piatti, bicchieri e posate che custodite gelosamente per le grandi occasioni: se non le utilizzate durante le feste allora quando? Se però il suggerimento delle stoviglie lavabili non è praticabile, fate attenzione a che l’usa e getta sia biodegradabile e compostabile: non solo tali rifiuti potranno tornare in natura sotto forma di compost, ma ridurrete la vostra fatica nel momento di riordinare. Si tratta infatti di scarti che potrete conferire nella pattumiera dell’umido insieme agli avanzi di cibo. Per il centro tavola evitate oggetti di plastica. Potreste preferire delle piccole piantine magari di peperoncino rosso contro la cattiva sorte, una scelta che sicuramente stupirà i vostri ospiti e potrete regalare loro a fine serata.

Se in alternativa alla cena in casa preferiste optare per uno dei più classici veglioni orientatevi su locali che per preparare le proprie pietanze prestino molta cura nella materia prima utilizzata e che magari non siano troppo lontani dalla vostra abitazione così da lasciare la macchina in garage.

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Fuochi d’artificio? Meglio evitare

Parliamo di una delle questioni più spinose: i fuochi d’artificio o più in generali i botti che in questa occasione vengono comunemente utilizzati per festeggiare in allegria. Si tratta di un’usanza nata tradizionalmente per allontanare, con il rumore generato dallo scoppio, spiriti maligni e demoni malvagi. Oggi, la sola cosa che riescono a spaventare sono gli animali: il frastuono prodotto è infatti per loro un vero e proprio incubo, tant’è che ogni anno gli amanti degli amici a quattro zampe sono soliti ripetere: “no ai botti, sì ai biscotti”.

Ma i problemi legati a questo momento ludico non finiscono qui. A causa dell’esplosione iniziale i giochi pirotecnici posso innescare incendi, essere pericolosi per l’incolumità fisica di chi li sta utilizzando e, non ultimo, rilasciano nell’aria sostanze inquinanti contenute al loro interno. Per questo sono sempre più numerosi i Comuni che emettono ordinanze che ne vietano l’utilizzo. Quindi per rendere green i vostri festeggiamenti meglio evitarli, ma se proprio non ne potete farne a meno attenzione a dove li gettate dopo averli utilizzati. Secondo l’app Junker solo se sono completamente esplosi e spenti, vanno conferiti nell’indifferenziato, diversamente quelli inesplosi o inutilizzati non possono essere smaltiti con i rifiuti urbani, né portati presso le isole ecologiche ma andranno consegnati agli esercenti che sono tenuti, senza alcun costo, al loro ritiro e al corretto smaltimento.

Pensate che un’alternativa sostenibile siano le lanterne cinesi?

Lanterne cinesi: anche loro possono essere un problema per l’ambiente

Negli ultimi anni si è diffusa l’usanza di lanciare in aria la notte di San Silvestro le lanterne cinesi, piccole mongolfiere in miniatura costruite in metallo e carta, che si alzano in cielo grazie a una piccola fiamma. Il loro successo è stato decretato dal fatto che in molti le ritengono più rispettose dell’ambiente rispetto ai tradizionali fuochi d’artificio. Purtroppo potremmo definirli falsi amici dell’ambiente questo perché a causa della presenza di una fiammella viva possono innanzitutto causare roghi, a cui si aggiunge il fatto che una volta tornate a terra gli animali possono ingerirne i frammenti con il rischio di soffocare oppure possono ferirsi o ustionarsi a contatto con i suoi resti.

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Quali le alternative ecosostenibili per festeggiare il nuovo anno?

Per non rinunciare a festeggiare in allegria e circondati da colori sfavillanti potreste optare per organizzare dei giochi di luci o laser show, questi hanno il vantaggio di poter essere realizzati sia all’esterno che all’interno delle abitazioni nel piano rispetto dell’ambiente. In commercio ora si trovano vari macchinari, che, anche ad un costo contenuto, non vi faranno rimpiangere i fuochi d’artificio. Per i più romantici che invece non possono rinunciare ad affidare al cielo i desideri per l’anno venturo l’alternativa sono le bolle di sapone da liberare in aria magari facendovi aiutare nella loro preparazione dai bambini.

E per finire…

L’intimo porta fortuna

Per i più scaramantici la notte di Capodanno è immancabile indossare dell’intimo rosso, un rito per dire addio al vecchio anno e accogliere il nuovo con l’auspicio che questa lingerie porti fortuna. Una tradizione che forse non tutti sanno nasce in Cina dove questo colore simboleggia appunto la buona sorte. Ma se quest’anno l’intimo porta fortuna fosse green? Un segnale di buono augurio per un anno nuovo all’insegna del rispetto del Pianeta.

Non parliamo letteralmente di un intimo di colore verde ma di lingerie sostenibile, sono infatti sempre più numerose le aziende che scelgono di puntare sulla creazione di linee underwear ecofriendly sia femminili che maschili impiegando tessuti che rispettano l’ambiente. Un esempio made in Italy è quello di CasaGin che utilizza per le sue collezioni, come si legge sul sito, soltanto fibre interamente ecocompatibili, create con materie prime rinnovabili e biodegradabili al 100%. Si va dal tessuto in fibra di faggio a quello realizzato dal legno di eucalipto fino al cotone biologico. Dalla Francia arriva invece “Do you green” che produce biancheria intima con tessuti naturali realizzati in microfibra di pino.

Ora non vi resta che scegliere il vostro modello preferito da indossare nella notte più folle dell’anno.

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