L'atmosfera del bosco
Possiedono un fascino unico, dovuto alla fioritura precoce, all'aspetto romantico ed elegante delle corolle e alla fama di piante spontanee dei sottoboschi luminosi. Sono di grande effetto, da coltivare in giardino, sotto gli alberi che lasciano filtrare la luce attraverso i rami spogli, oppure in vaso, su balconi e davanzali, per rallegrare le ultime settimane dell'inverno.

Quali preferire
Sono circa una decina le specie e le varietà di ellebori, con un aspetto simile: un piccolo cespuglio con fogliame abbondante e steli robusti ma “cadenti” sotto il peso delle corolle. A renderli diversi è la grandezza e il colore dei fiori. C'è chi, come Helleborus niger, già ai primi di dicembre sfoggia corolle grandi, candide, con un ciuffetto di stami gialli al centro, e proprio per questo è conosciuto come “rosa di Natale”. Nell'Helleborus orientalis i fiori cambiano colore con il passare del tempo: da pallidi prendono via via sfumature rosa madreperla o punteggiature porpora. Il tipo argutifolius, con foglie spinose, ha una fioritura generosa di corolle verde tiglio e in pochi anni forma cespugli di un metro di diametro e altezza. L'atrorubens ha fiori radi, a piattino, color porpora scuro e vellutato.

Come scegliere le piante
Al momento dell'acquisto controllare che le piante, vendute in vasetti da vivaio, non presentino tracce di muffa: è un segno che rivela che sono state a lungo in luoghi chiusi e umidi. Le foglie dovranno essere turgide al tatto, i fiori in parte aperti e in parte ancora in boccio.

Quanto costano
Le fasce di prezzo degli ellebori (3-8-11-30 euro) dipendono esclusivamente dal diametro del vaso e, quindi, dalla grandezza delle piante. I fiori recisi costano circa 4 euro l'uno.

Il vaso-scultura
Si dispongono i fiori in un vaso di cristallo con l'acqua, si fanno scivolare delle biglie di vetro, a una a una, nell'imboccatura e si ottiene un centrotavola di grande effetto, trasparente e fresco.

Il vaso-soprammobile
Una particolarità degli ellebori è che possono stare sommersi nell'acqua. Con un semplice contenitore di vetro e due corolle o tre corolle, si crea una composizione “fluttuante”, ideale anche come regalo.

Il piatto-giardino
Un piatto di vetro, un vaso mignon di terracotta, un animaletto di cristallo o di ceramica, un po' di muschio ed ecco realizzato un centrotavola originale, d'ispirazione zen (piatto Arnolfo di Cambio; rana di Lalique).

Il vasetto-segnaposto
Perché buttare i contenitori di yogurt vuoti? Basta riempirli di sassolini di mare o di fiume, infilare gli ellebori e legare, intorno al collo del vasetto di vetro, due o tre fili di rafia naturale.

I bicchieri-portafiori
Per dare un'aria più elegante a un brindisi, o a un drink, c'è un modo che più semplice non si può: appoggiare su ogni bicchiere un rametto di elleboro. Scegliendo varietà diverse secondo la forma del bicchiere.

Helleborus argutifolius
Originario della Corsica, ha il pregio di mantenere il fogliame anche durante l'inverno. I fiori, color verde tiglio, sbocciano a mazzolini fitti tra gennaio e marzo. È una specie che può essere coltivata anche al sole.

Helleborus atrorubens
Si riconosce per il colore delle corolle, rosso porpora all'interno e sfumato di verde all'esterno. Fiorisce in primavera, prima delle foglie. Forma cespuglietti bassi e compatti. Bellissimo come fiore reciso.

Helleborus orientalis
I fiori, bianco crema quando sono in boccio, prendono sfumature e punteggiature rosate man mano che maturano. Originario del Caucaso, è una specie sempreverde che si coltiva facilmente in vaso e in giardino.

Helleborus “Silver Moon”
È una varietà di Helleborus niger, conosciuto come rosa di Natale perché fiorisce all'inizio dell'inverno. Entrambi sono apprezzati per le corolle candide e per la facilità con la quale si coltivano in vaso.

È così bello l’elleboro

Spunta quando è ancora freddo e porta con sé tutta la dolcezza della nuova stagione. Si presta a composizioni delicate e romantiche. Ecco le nostre idee

 

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