Il bambino non sta bene, il medico è irraggiungibile. Che fare? Segui i consigli del pediatra per affrontare i malesseri più frequenti

FEBBRE

Cosa dice il medico  «La febbre è una naturale difesa dell'organismo, che stimola gli anticorpi e uccide i virus» spiega Gianfranco Trapani, pediatra e omeopata. «Ecco perché non va combattuta troppo e, fino a 38°, bisognerebbe evitare i farmaci. Se il bambino è vivace, non c'è da preoccuparsi. Quando, invece, verso sera, la temperatura si alza, un antipiretico pediatrico lo aiuterà a riposare. Purché non sia a base di acido acetilsalicilico. Questa sostanza, nei bambini, è responsabile della sindrome di Reye, che dà convulsioni».
Quando preoccuparsi  Se il bambino è molto abbattuto e non vuole bere, bisogna chiamare il medico o andare al Pronto soccorso.

MAL DI PANCIA

Cosa dice il medico  «Bisogna verificare se il bambino è andato di corpo, se ha la diarrea e se ha mangiato qualcosa di diverso dal solito» spiega Trapani, pediatra. «In assenza di altri sintomi, come vomito o diarrea, le contromisure sono semplici: tenere il piccolo a riposo, proporgli piatti leggeri, dargli un antispastico pediatrico».
Quando preoccuparsi   Se la pancia è dura e il bambino non si libera potrebbe trattarsi di appendicite. Stessa cosa se le sue feci sono sporche di sangue: potrebbe esserci una torsione dell'intestino. Se, invece, il bambino ha dolore quando fa la pipì, il mal di pancia potrebbe nascondere una cistite.

MAL DI TESTA

Cosa dice il medico  Uno dei disturbi più diffusi è il mal di testa. Che, in genere, è passeggero, occasionale e sopportabile. Le cause possono essere diverse: il troppo tempo passato davanti a tivù o Playstation. O la stanchezza per una giornata intensa, tra scuola e allenamenti. O, ancora, può essere una cefalea dovuta all'influenza. La cura migliore è lasciare il piccolo a riposo. Tuttavia, si possono usare degli antinfiammatori adatti a lui
Quando preoccuparsi   Un mal di testa ricorrente richiede una visita oculistica. Se, invece, è associato al vomito o a sintomi come febbre alta e rigidità nucale, bisogna andare al Pronto soccorso: potrebbe essere meningite.

MAL D'ORECCHI

Cosa dice il medico  «Mal d?orecchi non vuol dire necessariamente otite emorragica, purulenta e grave» dice il pediatra. «Può sopraggiungere per un colpo di freddo oppure dopo la piscina (o, d?estate, i bagni al mare), se rimane dell'acqua nella tromba d'Eustachio. Succede perché l'orecchio interno dei bambini deve completare il suo sviluppo. La terapia è semplice: dei lavaggi nasali con soluzioni saline ipertoniche (ricche di sale) e le gocce analgesiche pediatriche».
Quando preoccuparsi   Se c'è febbre, fuoriuscita di pus o sangue dall'orecchio è otite. E il medico, prescriverà gli antibiotici adatti.

SFOGO CUTANEO

Cosa dice il medico  «Nei bambini, la comparsa di puntini rossi sul viso o sul corpo non è un evento raro» spiega il pediatra. «Se non c'è febbre, in genere si tratta di orticaria, cioè una reazione allergica a un farmaco o a qualcosa che il bambino ha toccato (anche un nuovo tipo di sapone) o mangiato. Per risolvere il problema basta eliminare la causa. Ma bisogna avere pazienza: lo sfogo potrebbe ricomparire finché l'organismo non si è liberato del tutto delle tossine».
Quando preoccuparsi   Nel caso i puntini rossi siano accompagnati da febbre, tosse e stanchezza, potrebbe essere varicella (se ci delle vescicole piene d'acqua), morbillo oppure rosolia.

SANGUE DAL NASO

Cosa dice il medico  Basta un niente perché, dal nasino dei bambini, esca un po' di sangue. Colpa dei capillari ancora fragili. Capita se, per esempio, il bambino ha il vizio di mettersi le dita nel naso, per un colpo preso giocando con i compagni o, ancora, quando la narice è infiammata da un raffreddore. L'emorragia, però, passa in 10 minuti stringendo con le dita la radice del naso, mentre il bambino sta con il capo in avanti (mai all'indietro, o il sangue va nei polmoni) e con del ghiaccio sulla fronte.
Quando preoccuparsi   Con un'emorragia da entrambe le narici bisogna andare al Pronto soccorso. Potrebbe essere una malattia grave come la leucemia.

Il bambino sta male: cosa fare?

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