La fecondazione in vitro dopo i 40 anni

La fertilità cala con l’età ma non in maniera così drastica da impedire alle donne che hanno superato i 35 di restare incinte in maniera naturale.
Se invece parliamo di donne che a causa di problemi fisici, malattie o infertilità del partner devono ricorrere alla fecondazione in vitro il discorso diventa più delicato.
In questo caso specifico l’età può fare la differenza: il 42% delle donne che hanno meno di 35 anni riesce a dare alla luce un figlio dopo un solo ciclo di trattamento mentre la percentuale si riduce al 27% per le donne tra i 35 e i 40 e cala al 12% tra quelle tra i 41 e i 42 anni.
Quindi, il consiglio degli esperti è quello di effettuare il prima possibile, non necessariamente quando la coppia decide di provare ad avere un bambino, degli screening in modo da conoscere in tempo eventuali problematiche e poter decidere di conseguenza.

Le "primipare attempate": in Italia è quasi la normalità

Vengono indelicatamente definite “primipare attempate” e sono quelle donne che vivono l’esperienza della maternità dopo i 30 anni. In Italia è quasi la “normalità” infatti, siamo, dopo la Svizzera, le mamme più vecchie d’Europa.
Le donne che decidono di affrontare la prima gravidanza ben oltre i 40 anni sono sempre più numerose. A prescindere dalle motivazioni e dalle differenze geografiche, in Italia, le gravidanze iniziate e portate a termine dopo i 40 anni sono raddoppiate negli ultimi dieci anni.

Stando ai dati Istat, l’età media del parto è cresciuta passando dai 29,1 anni del 1991 ai 31,4 anni del 2011: numeri che fanno delle italiane le mamme “più anziane” d’Europa, visto che nel vecchio continente l’età della maternità è ferma attorno ai 30 anni.
Gli ultimi dati confermano in Italia una percentuale di oltre il 60% dei parti nella classe di età tra 30-39 anni. La regione con il maggior numero di parti di donne over 40 è la Sardegna (10,48%) seguita dalla Liguria (9,61), dal Lazio (9,42%) e dalla Toscana (8,85%). Le primipare attempate con più di 40 anni sono solo il 5,97 in Sicilia, il 5,84% in Calabria e il 5,68% in Campania.

Fare un figlio ringiovanisce il corpo

Diventare mamme dopo i 40 è sicuramente diverso che a 30.
La medicina considera le donne oltre i 35 anni a rischio perché con l’aumento dell’età, aumentano statisticamente i rischi di malattie cromosomiche, ritardo di accrescimento per il bambino e di ipertensione, gestosi e diabete gestazionale per la madre.
Se però le donne non si affaticano prendendo tanti impegni lavorativi e non, ma tengono conto delle proprie debolezze e assumono uno stile di vita sano ed equilibrato, il loro corpo può adattarsi positivamente alla gravidanza, che può avere un decorso fisiologico, anche dopo i 40 anni.
Pertanto più che l’età anagrafica conta principalmente lo stato di salute della donna, il suo stile di vita e soprattutto le sue capacità reattive.
La gravidanza accende dei processi attraverso i quali il bambino con la sua placenta produce tantissimi ormoni che ringiovaniscono il corpo della mamma, lo modificano, lo rendono morbido, capace di aprirsi alla gravidanza e al parto.