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5 tipi di tweet apparentemente innocenti che, invece, possono irritare i tuoi follower

Quanto è bello scrivere su Twitter i propri pensieri. Ma se sei sicura di farlo nel modo giusto, come mai c'è un fuggi-fuggi di follower? Probabilmente sei un habitué dei tweet che (invece) ogni utente dovrebbe proprio evitare

Su Twitter devi concentrare tutto in appena 280 caratteri per esprimere un pensiero, eppure non è così raro scrivere tweet che sarebbe meglio evitare nonostante lo spazio ridotto.

Cadere in errore può più semplice di quanto si creda. È vero che i social network sono uno spazio personale in cui siamo libere di esprimerci a modo nostro, ma non possiamo dimenticare che lì a guardare ci sono altri utenti. E che i nostri contenuti potrebbero risultare fastidiosi.

Non ti stiamo dicendo che debba rinunciare alle tue idee o cambiare il tuo modo di essere per accaparrarti più seguaci. Semplicemente intendiamo indicarti quali sono i tweet da evitare, all’apparenza “innocenti” ma che potrebbero metterti di fronte al pericolo-defollow senza che nemmeno te ne accorga.

I tweet pieni di errori

Ok, non stiamo dicendo che per usare Twitter occorrano necessariamente lauree, dottorati e master in lingua italiana, ma è pur vero che sarebbero da evitare i tweet pieni di errori ortografici o grammaticali. Anche se molti ti diranno che non ci fanno caso, non è così e te lo dimostra il fatto che (se sei attiva su Twitter te ne sarai sicuramente accorta) ci sono utenti che non vedono l’ora di scatenarsi contro chi commette errori in fase di scrittura.

Non significa che tu debba usare Twitter con l’ansia addosso, come se dovessi passare un esame universitario ogni volta che scrivi qualcosa. Né tanto meno che tu debba twittare in funzione degli altri utenti o di ciò che ritengono più importante.

Scrivere in modo chiaro e corretto è un punto a tuo favore, prima di tutto. E, se da una parte eviterai di diventare protagonista di inutili “cacce alle streghe” (come molti utenti sono soliti fare), dall’altra avrai la certezza che il tuo messaggio o il tuo pensiero arriveranno a destinazione in modo lineare. Twitter in fondo è un social che si basa sulla parola: prenditene cura al meglio.

Le continue lamentele

Come tutti i social network, anche su Twitter è legittimo ritagliarsi un attimo per “lamentarsi”. Del resto la vita ci mette spesso a dura prova e non va sempre tutto bene, come se ci trovassimo perennemente nel mondo delle favole tra farfalline e unicorni rosa. Perciò nessuno ti punterà il dito contro se ogni tanto, quando ti accade qualcosa di spiacevole, decidi di sfogarti cercando l’appoggio e il sostegno dei tuoi follower.

Ma il discorso cambia se i tuoi tweet diventano il lamentatoio-ufficiale-del-web. Scrivere continuamente tweet con questi toni non ti rende più simpatica agli utenti e sarebbero da evitare, o almeno da misurare con attenzione.

Rischi di dare un’immagine di te che non corrisponde alla realtà, quella di una persona negativa e pessimista, che non fa altro che piangersi addosso e non cerca neanche per sbaglio di provare a superare la situazione. Non devi essere una motivatrice né una life coach, sia chiaro, ma come si dice: “In medio stat virtus“.

I tweet autoreferenziali

Non smetteremo di ripeterlo: Twitter, come qualsiasi altro social, è uno strumento libero e hai tutto il diritto di utilizzarlo come meglio credi. Ma ricordi la frase che abbiamo citato giusto poco fa, che “la virtù sta nel mezzo”? Ecco, tra i tweet da evitare ci sono quelli all’esatto opposto rispetto ai precedenti.

Se da una parte lamentarsi non attira proprio le simpatie di tutti, dall’altro non eserciteresti una buona attrattiva sui tuoi follower nemmeno se scrivessi soltanto tweet autoreferenziali con i quali non fai altro che decantare le tue gesta.

Ti attirerebbe qualcuno che non fa altro che autoincensarsi? Qualcuno che scrive di essere migliore di tutti gli altri? O ancora qualcuno che fa sfoggio di titoli, record e quant’altro come se fosse Wonder Woman? Bene, la risposta a queste domande sicuramente vien da sé.

Le bugie hanno le gambe corte (anche sui social)

Si dice che una piccola, innocente bugia non faccia male in fondo, se detta (o scritta) a fin di bene. Ma su Twitter che necessità dovresti avere di mentire? Sei libera di costruire sui social l’identità che preferisci, di essere te stessa al cento per cento e condividere le tue esperienze personali così come di essere un “personaggio”.

Ma le bugie non portano proprio da nessuna parte. Dovresti assolutamente evitare i tweet menzogneri, se proprio ci tieni a circondarti di follower che ti seguono con interesse. È vero che nel mondo virtuale è facile “ingannare” il prossimo (cosa poco edificante), ma d’altra parte pensaci bene: cosa penserebbe di te un utente che ti seguiva con affetto, se scoprisse che i tuoi tweet erano solo una montatura?

I social sono uno specchio del mondo reale per certi versi, con l’aggravante che manca il confronto diretto con le persone, il guardarsi negli occhi così come osservare la gestualità e i movimenti dell’interlocutore. Ma, come nel mondo reale, ci vuole veramente poco per irritare e cadere dal cuore di qualcuno che ti si era affezionato.

I tweet troppo “di pancia”

Abbiamo detto come le bugie non siano la strada giusta per circondarsi di “fan”, che l’onestà ripaga sempre e che i tweet volti a ingannare gli altri utenti sarebbero proprio da evitare. Ma attenzione, perché anche onestà e sincerità sui social vanno prese “con le pinze”.

Tutti apprezzano sempre qualcuno che scrive ciò che pensa, che non ha paura di esprimere una propria opinione su un argomento di gossip, politica, news e quant’altro, ma ricorda che quelle che hai davanti non sono semplici icone o nickname, ma persone in carne e ossa (profili fake a parte).

Le risposte date di getto, senza riflettere, possono risultare molto fastidiose agli occhi degli altri follower, specialmente quando sono troppo dure, pungenti. Non tutti hanno lo stesso senso dell’ironia o esercitano l’arte del sarcasmo e non è raro che quel che fa ridere te, causa disagio a qualcun altro. Rifletti sempre prima di rispondere a qualcuno, evitando le volgarità e le parole offensive.

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