Come conservare la pasta frolla fatta in casa

1/6 – Introduzione

La pasta frolla rappresenta la base di molte ricette gastronomiche, soprattutto per i dolci. Il suo impiego in cucina è versatile e variegato, consente di preparare più pietanze e proprio per questo motivo è molto utile prepararne un po’ di più in modo da poterla usare all’occorrenza. Ad ogni modo per far sì che si mantenga buona, malleabile per lavorarla e non vada a male, ci sono delle norme igieniche e di buon senso da adottare. Nella guida che segue, quindi, potrete leggere come conservare la pasta frolla fatta in casa.

2/6 Occorrente

  • Sacchetti per alimenti
  • Molletta, clip o elastico
  • Contenitore con chiusura ermetica
  • Carta e penna

3/6 – Conservazione della pasta frolla per pochi giorni: in frigorifero

Se intendete conservare la pasta frolla per pochi giorni, la potete riporre in frigorifero. Può restare all’interno di questo per un massimo di 4/5 giorni e non di più. Per far sì che il procedimento sia ottimale create con la pasta frolla una massa unica o delle “palline”, a seconda della misura che vi interessa. Utilizzate dei sacchetti per alimenti, disponete la pasta frolla e chiudete il tutto con una clip, una molletta o con un elastico, potete scegliere il metodo che preferite l’importante è che siano ben chiuse. Nel caso in cui abbiate scomposto la pasta frolla in più panetti, sigillateli singolarmente, ossia inserite una “pallina” per ogni sacchetto e non tutte insieme. Fatto questo, riponete il tutto nel ripiano centrale del frigorifero, quello più fresco.

4/6 – Conservazione della pasta frolla per più tempo: in freezer

Se invece intendete conservare la pasta frolla fatta in casa per più tempo, allora potete riporre il tutto direttamente nel freezer. Seguite lo stesso procedimento eseguito nel passo precedente, per la conservazione della pasta frolla per pochi giorni, ma aggiungete altri due step. Una volta messe le panette di pasta frolla nei sacchetti alimentari, riponeteli in un contenitore che abbia una buona chiusura, meglio se ermetica. Sopra, mettete un’etichetta, dove andrete ad indicare la data in cui state riponendo la pasta frolla nel freezer. Non deve stare più di 2/3 mesi, quindi regolatevi in base a questo, magari fatevi un appunto sull’etichetta in modo da non sbagliare.

5/6 – La lavorazione della pasta frolla post-conservazione

Se lavorate la pasta frolla che precedentemente avete conservato in frigorifero, sarà sufficiente tirarla fuori 2/3 h prima al massimo. Più fredda sarà, meglio vi verrà la lavorazione, ma ovviamente non deve essere eccessivamente dura. Se invece avete conservato la pasta frolla in freezer, tiratela fuori la sera prima e riponetela in frigorifero, assolutamente no a temperatura ambiente, quindi anch’essa tiratela fuori 2/3 h prima. Un ultimo consiglio: non dimenticate che così come è molto importante organizzare i cibi in cucina, di conseguenza anche la conservazione degli alimenti assume un valore piuttosto significativo.

6/6 Consigli

  • Quando tirate fuori la pasta frolla assicuratevi di avere le mani fresche e non calde, in quanto più la si lavora fresca e fredda, meglio sarà.
  • Se vi sembra eccessivamente dura quando la lavorate con il matterello, attendete qualche istante ulteriore (massimo 10/15 minuti) ma non troppo.
Riproduzione riservata