Come scegliere un pulitore a vapore

1/6 – Introduzione

I metodi di pulizia della casa e dei diversi annessi, quali scale, terrazzi e androni, richiedono l’utilizzo di vari “strumenti”, a partire dalla classica vecchia scopa ai più moderni robot di aspirazione elettrici. Attraverso questa guida ci occuperemo di analizzare quelle che sono le principali caratteristiche degli elettrodomestici igienizzanti a vapore, che sono in grado di eliminare efficacemente lo sporco senza l’impiego di agenti chimici. Vedremo, in particolare, quali sono le caratteristiche di un pulitore a vapore, le tipologie e come scegliere quello più adatto allo scopo in base alle qualità e ai prezzi.

2/6 Occorrente

  • Pulitore a vapore

3/6 – Conoscere il pulitore a vapore

Definiamo innanzitutto la funzione di un pulitore a vapore igienizzante. La caratteristica principale di questo elettrodomestico è rappresentata sicuramente dal rispetto massimo dell’ambiente, pur riuscendo a rimuovere anche lo sporco più ostinato. Si tratta di macchine ecologiche pensate per l’uso particolarmente ridotto di detergenti chimici, spesso nocivi sia al contatto diretto con la pelle sia inquinanti. Sfruttano in loro vece le alte temperature dell’acqua che diventa vapore e la pressione di espulsione.

4/6 – Utilizzare il pulitore a vapore

I pulitori a vapore hanno al loro interno delle resistenze che riscaldano l’acqua e riescono in questo modo a sterilizzare superfici di vario tipo andando a pulire in profondità. Batteri, acari e funghi vari, spesso fonte di allergie e fastidiosi cattivi odori vengono rimossi in modo efficace e duraturo con la sola forza del vapore a temperatura superiore ai 100 °C. L’aggiunta di additivi aggressivi, pertanto, risulta essere del tutto superflua, poiché il vapore è sufficiente ad ammorbidire lo sporco più resistente, senza che siano necessari sfregamenti o fatica.

5/6 – Scegliere il pulitore a vapore

Negli ultimi anni molte case produttrici si sono dedicate alla produzione di varie tipologie di elettrodomestici a vapore per l’igiene della casa. Il mercato ha infatti compreso che il valore di un ambiente pulito sta alla base della salute, pertanto si sono sviluppati dei modelli di pulitore a vapore molto evoluti e in grado di igienizzare gli ambienti in modo efficace e duraturo. Ci sono diverse forme di pulitori a vapore domestici da preferire in base alla dimensione degli oggetti da pulire. Tra le cose più maneggevoli c’è la pistola a vapore, che di solito viene utilizzata per la pulizia di superfici molto ridotte. Essa contiene una caldaia di piccole dimensioni che la rende adatta alla pulizia di lampadari, oggetti molto lavorati, rubinetteria. Un altro attrezzo molto utile per la pulizia del pavimento è il cosiddetto “spazzolone”; esso ha alla base delle spazzole rotanti che agiscono asportando lo sporco dopo l’azione del vapore. La caldaia di questo elettrodomestico è abbastanza capiente, pur essendo maneggevole, perché deve produrre una quantità di vapore più estesa. E’ utile in questi casi preferire quei generatori di vapore che dispongono di accessori in dotazione, anche se si ritiene siano meno utilizzati.

6/6 – Utilizzare gli accessori

Tra gli accessori più comuni è bene verificare che non manchino bocchette a lancia, per “sparare” il vapore tra le fessure delle piastrelle da cucina ad esempio, le spazzole di varie forme per igienizzare vetri o anfratti e il “ferro da stiro”, ossia l’arnese con cui si possono igienizzare tessuti verticali quali tendaggi, cuscini, imbottiture del letto. Ovviamente anche la “proboscide”, ovvero il tubo prolunga, è un accessorio che non può mancare, in quanto ci permette di raggiungere qualsiasi punto della casa.

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