Dalle classiche trattorie ai ristoranti stellati passando per i nuovi ritrovi cool, ecco gli indirizzi da segnarsi se siete in vena di vacanze romane
Un soggiorno a Roma non può che essere sinonimo di buon cibo. La cucina romana “di tradizione” è debitrice alla Roma dei Papi e dei carbonari delle sue poche specialità: carbonara – appunto – amatriciana (o matriciana), abbacchio a scottadito, minestra con l’arzilla, fritti in pastella, maritozzo, pangiallo. E poi la cucina “romanesca” in senso stretto, ancora più evocativa di un passato agreste: coda alla vaccinara (coda di bovino saltata con pomodoro), pajata e molte altre specialità. Ma la capitale offre anche molte altre alternative!
La ristorazione capitolina è in realtà sterminata, come e più di qualunque altra offerta di questa città, e soprattutto si è molto evoluta nell’ultimo decennio: maggiore disponibilità verso i gusti stranieri, più attenzione alla qualità del cibo e al rapporto con il prezzo, più aperture di rango in zone e quartieri meno conosciuti. Non è poco, in una città in cui il motto del ristoratore-tipo è: “se non ce stai tu, ce viè n’artro subbito dopo…”.
Nel dare indicazioni si possono seguire molti criteri; quello qui contenuto privilegia luoghi di differenti tipologie – perché le donne amano cambiare, a seconda dei giorni e dell’umore – scelti fra quelli più raggiungibili senza particolari difficoltà da mezzi pubblici e taxi. Tutti sono di qualità ottima, e provata.
Sfoglia allora la gallery e scopri la lista dei migliori ristoranti da provare a Roma.