Come usare il flatting per legno

1/7 – Introduzione

Il flatting è una vernice lucida e trasparente che ha il compito di proteggere le strutture in legno dall’usura e dagli agenti atmosferici: pioggia, gelo, umidità e sole infatti possono danneggiare il legno che a lungo andare può marcire o scheggiarsi in modo irreparabile. Per far fronte a questi inconvenienti, è importante effettuare regolarmente un trattamento che consiste nell’applicazione di una specifica vernice protettiva denominata flatting ed in grado di formare una pellicola idrorepellente sulla superficie lignea. In riferimento a ciò, ecco una guida con alcuni utili suggerimenti su come usare il flatting.

2/7 Occorrente

  • Flatting
  • Carta vetrata
  • Pennello di setola pura
  • Anilina
  • Turapori

3/7 – Levigare la superficie lignea

Il primo passo da compiere prima di procedere con l’applicazione della vernice, consiste nel carteggiare tutta la struttura lignea: questa fase ha il compito di levigarla, rimuovendo eventuali schegge ed imperfezioni. Successivamente bisogna asportare la polvere, gli eventuali residui di vernice, le macchie, l’umidità e la muffa: questo consentirà al flatting applicato di aderire bene sulla superficie e di svolgere il suo compito protettivo nel miglior modo possibile. Dopo aver eseguito la suddetta pulizia ed asciugato perfettamente la superficie del legno, si può procedere con l’applicazione del colorante scelto come ad esempio l’anilina che si scioglie in acqua.

4/7 – Applicare l’anilina

L’ideale sarebbe svolgere questa operazione in un ambiente perfettamente areato e con un tasso di umidità molto basso, in modo tale da garantire una perfetta adesione del prodotto sul legno. Una volta conclusa questa fase preliminare, è necessario lasciar asciugare perfettamente tutta la superficie prima di proseguire con l’applicazione di un’altra mano di anilina. Affinché questa fase risulti efficace è necessario come prima cosa, carteggiare nuovamente la parte: questa volta però, si dovrà utilizzare della carta vetrata a grana fine e la levigatura deve essere effettuata molto delicatamente. Lo scopo di questo carteggio ulteriore è di rendere la superficie più ruvida, e far aderire meglio la mano finale di anilina e poi terminare con una di flatting. Se necessario si può tuttavia procedere anche ad una terza mano specie se il legno è poroso, come ad esempio di tipo multistrato. In tal caso un ulteriore consiglio è di usare dopo la fase iniziale di carteggio del turapori, in modo da compattare al meglio la superficie e ridurre poi sensibilmente l’uso di anilina.

5/7 – Proteggere il legno con il flatting

A questo punto il legno è pronto per ricevere l’applicazione del flatting che bisogna cospargerlo su tutta la struttura seguendo la direzione delle venature naturali del legno, e utilizzando un pennello che non dovrà essere impregnato in modo eccessivo. Inoltre trattandosi di una finitura, il pennello deve essere di buona qualità in modo da non perdere le setole, altrimenti in caso contrario, bisognerebbe asportare il flatting e carteggiare di nuovo la superficie del legno, e poi ripetere l’operazione con un conseguente dispendio di tempo e di materiale. Premesso ciò, dopo aver applicato il flatting basterà lasciare asciugare il legno che finalmente avrà un aspetto curato e luminoso, ma nel contempo sarà anche protetto dalle intemperie e dall’usura grazie proprio alla pellicola creata dal flatting stesso.

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7/7 Consigli

  • Prima di applicare il flatting assicuratevi che la superficie sia perfettamente pulita.
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