Craquelè su vetro: 5 errori comuni da evitare

1/6 – Introduzione

Il craquelè o cracklé è una tecnica artistica decorativa con finiture di invecchiamento che conferisce ad un oggetto, un piatto, un bicchiere, un vaso, un gradevole effetto antichizzato, attraverso una ragnatela di crepe o screpolature su tutta la superficie. Le origini risalgono al 700, i pittori francesi fecero propria questa arte denominata craquelure (dal francese craque “crepa”) per dare un fascino antichizzato alle loro opere. Questo processo aveva qualcosa di magico ed era molto apprezzato per il valore finale che ne conferiva all’oggetto. Questa tecnica ha delle precise fasi di esecuzione, delle tempistiche di essiccatura ed è facile commettere degli errori che non restituiranno il risultato finale sperato. Questa guida vi illustrerà i 5 errori più comuni da evitare per il craquelé su vetro.

2/6 Occorrente

  • Alcool etilico, detersivo per piatti
  • Vernice screpolante, vernice invecchiante
  • piatto in vetro, panni assorbenti asciutti e puliti, pennelli
  • country style craclè

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Non usate per applicare questa tecnica oggetti con superfici porose o assorbenti. La superficie deve essere pulita (lavate l’oggetto con detersivo per piatti sgrassatelo con dell’alcool) e perfettamente liscia. Quello che avviene, per conferire le screpolature, è una reazione chimica tra dei componenti. Un oggetto che assorbe il liquido, la vernice è assolutamente da evitare (a meno che non venga trattato e impermeabilizzato a dovere). Non otterrete nessun risultato di invecchiamento. In questa tecnica l’importanza del fondo sta alla base del successo. E’ importante che venga spalmato con omogeneità senza lasciare parti scoperte.

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Non lasciate asciugare il prodotto in luoghi totalmente secchi o privi di umidità. L’effetto craquelé sul vetro dipende essenzialmente da tre fattori importanti: dal tipo di prodotto che state usando, dalla quantità di prodotto che avete utilizzato per il vostro lavoro e dal tempo di asciugatura. Il risultato finale è frutto del mix di questi tre elementi più il grado di umidità dell’aria. Un ambiente umido restituirà delle crepe grosse, profonde e ben marcate, un ambiente secco, restituirà delle crepe sottili, fini e delineate. Per crepe profonde è necessario stendere quantità consistenti di prodotto. Più sarà spesso, più le crepe saranno profonde. Per il vetro i prodotti da utilizzare sono: Cracklé Sottile e il Cracklé Country Style. Se lavorate sottovetro, in trasparenza ad esempio per realizzare un piatto, è importante procedere prima alla realizzazione del cracklè e poi alle applicazioni successive. Un espediente necessario per avere le crepe visibili in primo piano. Non utilizzate colori metallizzati o perlati per la tinta che spaccherà, questi non tendono a crepare, utilizzateli invece per evidenziare le crepe. Utilizzate colori pastelli o normali come screpolante.

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Per mettere in evidenza le crepe non è sufficiente il colore ad olio. Dovete utilizzare la patina o il bitume (prodotto per utenti esperti). Prendete uno straccetto pulito, versate sopra della cera neutra e passate sopra la superficie con movimenti circolari fino a quando lo straccetto non rimane pulito.

6/6 Consigli

  • Non utilizzate oggetti porosi o assorbenti
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