Regali di Natale brutti da riciclare
Il regalo di Natale più brutto che abbia mai ricevuto era un peluche gigante – grandezza umana – a forma di topo con salopette blu, accompagnato a un profumo terrificante che non ho spruzzato mai. La lezione che ho imparato è doppia: i profumi sono regali di Natale personali più della biancheria intima e andrebbero vietati. Come i peluche alti 1,60 cm. I gusti sono gusti poi, è chiaro. Ah, se solo il mio ex avesse visto letto questo articolo in vista di un Natale trascorso insieme!
Eppure sono tante le pruriginose idee che ogni anno vengono comprate – o riciclate per vendetta – incartate, scartate, odiate a prima vista e poi per sempre abbandonate in un angolo della casa dove speriamo si smaterializzino. Fra queste brutture, la top ten del Codacons ricorda: candele rosse, tovaglie con le renne di Natale, sottopiatti e sottobicchieri, profumi e dopobarba, orrendi soprammobili, sgargianti foulard, guanti e sciarpe, per non parlare di cravatte, libri generalisti (best seller presi a caso), portafogli, cinte, pantofole.
Ma come comportarsi in caso di emergenza, quando dal regalo spunta proprio uno degli oggetti che temevano di ricevere? La buona regola, senza il rischio di sembrare ipocriti, è sempre la cortesia. Anche un caro amico, se non azzecca il dono, ci resta male. D’altronde si tratta pur sempre di un regalo, quindi inutile scivolare in pericolosi atteggiamenti ostili, come smorfie o battutine sarcastiche.
Come vestirsi bene a Natale
Meglio sforzarsi di fingere un sorriso. Se proprio se è incapaci, si può provare con la frase salva tutto: scusa ma per tradizione i doni li scarto sempre la mattina del 25 Dicembre a Natale. Almeno che il pessimo presente non provenga da vostro marito, avrete modo di risparmiarvi pessime figure. In alternativa potete sempre condividere questo articolo sulla vostra bacheca di Facebook o twittarlo… qualcuno lo leggerà ed eviterà brutte figure. Ma una volta che l’orrido regalo è stato ricevuto, che farne? L’idea di riciclarlo sulle prime sembra quella più comoda e indolore, ma attenzione, l’arte del riciclo del regalo richiede regole preziose. In generale ricordatevi sempre: controllare che il dono di Natale che sta per essere riciclato non contenga dediche, bigliettini e riferimenti al fatto che era per voi.
L’alternativa meno emotiva è invece quella di limitarsi a riciclare carta da pacco e nastrini e partecipare (o organizzare in casa propria, evitando di invitare chi ci ha regalato l’oggetto brutto) a uno swap party post natalizio, che potrebbe rivelarsi un’occasione simpatica (e produttiva) per continuare a festeggiare anche dopo la Befana