Eroine dei romanzi

Certi personaggi ci colpiscono a tal punto che, anche a libro finito, continuano a parlarci e a comparire nei momenti più casuali della nostra vita, come fossero vecchi amici. Chi almeno una volta non si è ritrovata a fantasticare come Emma Bovary o non ha voluto un'amica come Joe di "Piccole donne"? Ecco una gallery tutta al femmile a cui ispirarsi.

Le donne dei libri: cosa abbiamo imparato dalle protagoniste più famose

Quello che ci insegnano le eroine della letteratura, da Zia Mame a Bridget Jones

Zia Mame in "Zia Mame"

Totalmente distaccata dalla realtà ma al tempo stesso capace di reinventarsi in ogni situazione, Mame è una forza della natura. Che sia la crisi economica, un cavallo imbizzarrito o un amante arrivista, la protagonista del romanzo di Patrick Dennis non si ferma davanti a nulla. Un po’ come l’autore che, prima di raggiungere il successo, ha visto rifiutare il suo manoscritto per ben diciannove volte.

Tamar in "Qualcuno con cui correre"

“Ho un talento particolare per le situazioni impossibili. Tutti hanno talento per qualcosa”. Qualcuno con cui correre di David Grossman è un romanzo da leggere tutto d’un fiato. Tamar è una ragazza esile ma forte e coraggiosa, che non ha paura di entrare in un inferno urbano per salvare suo fratello. Leggendo si cresce con lei e s’impara a considerare con occhi diversi un pezzo di mondo che troppo spesso rimane invisibile.

Bridget Jones in "Il diario di Bridget Jones"

Bridget Jones non finirà mai di essere un punto di riferimento. Goffa, sovrappeso e con una predilezione per i guai e le situazioni imbarazzanti, la trentenne londinese non si arrende mai. E anche se non è esteticamente irreprensibile come vorrebbe la società di oggi, è contesa da due uomini affascinanti, diventa un volto televisivo ed esce indenne da una prigione thailandese.

Angelica in "Orlando Furioso"

A sua insaputa archetipo della gatta morta, della ribelle e delle femme fatale, nell’Orlando Furioso Ludovico Ariosto dipinge la principessa araba Angelica come una ragazza stupenda che vuole una vita libera e indipendente. Difficile trovare chi possa aiutarla senza secondi fini e allora con un bel sorriso e un “non sei tu, sono io” molla tutti lasciandoli con il cuore spezzato. Alla fine, coerente con il proprio spirito ribelle, scappa con un signor nessuno di disarmante bellezza. Da riscoprire per chi sta ancora ad aspettare il principe azzurro.

Lila in "L'amica geniale"

“Tu sei la mia amica geniale, devi diventare la più brava di tutti, maschi e femmine”. Difficile scegliere tra le due amiche protagoniste di L’amica geniale di Elena Ferrante. La storia viscerale e coinvolgente, ci trasporta in un rione di Napoli dove situazioni leggere si alternano ad altre di una violenza atavica. Lila è intelligentissima, istintiva e al tempo stesso molto fragile. Ora le amiche si ammirano, ora si detestano, ma anche quando i suoi comportamenti sembrano incomprensibili Lila pare avere un occhio sempre lucido sulla realtà.

Clarissa Dalloway in "La signora Dalloway"

Clarissa Dalloway, protagonista de La signora Dalloway di Virginia Woolf, è una signora come tante, che esce di casa per prendere dei fiori e far sì che la sua cena sia elegante e curata. In apparenza la calma, dentro un mare, mosso dalla visita di un vecchio amore e da un’inquietudine sotterranea. Clarissa ci ricorda che anche quando tutto pare solo un susseguirsi di incombenze quotidiane, siamo un universo di pensieri, emozioni e ricordi.

Matilde in "Matilde" di Roald Dahl

Bambina geniale in un mondo di adulti parecchio ottusi, il personaggio di Roald Dahl mette in luce i limiti di chi ha paura di tutto ciò che sfugge al controllo e agli schemi prestabiliti. Di solito si tratta di adulti che invece di farsi domande hanno già tutte le risposte.

Silvia in "A Silvia" di Giacomo Leopardi

Rispolvera le vecchie memorie del liceo e rileggi la poesia di Leopardi A Silvia. Una ragazzina lavora inconsapevole mentre il giovane Giacomo la osserva e si strugge da lontano. Così anche quando ti senti un po’ sola e sembra che nessuno ti ascolti, ricordati di Giacomo: forse qualcuno ti sta pensando. Non sarà Brad Pitt ma magari resterà alla storia.

Lisbeth Salander in "Uomini che odiano le donne"

“Lisbeth Salander era la persona più asociale che avesse mai incontrato. Di solito ignorava ogni suo tentativo di parlare di argomenti personali e non aveva mai accettato la benché minima espressione di simpatia. Ma gli aveva salvato la vita e adesso era uscita in piena notte per andarlo a cercare fuori nel nulla”. Androgina, tatuatissima e hacker eccezionale, Lisbeth Salander è uno dei personaggi più belli di Uomini che odiano le donne, primo capitolo dell’acclamata trilogia di Stieg Larsson.Lisbeth parla poco ma agisce con grinta e determinazione. Da rileggere per smettere di piangersi addosso.

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