Come prendersi cura di un cane con la lesmaniosi

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1/7 – Introduzione

Con il periodo estivo e le imminenti vacanze al mare, anche dei nostri quadrupedi, si ripresenta puntuale il terrore della Leishmaniosi. La Leishmaniosi è una grave malattia infettiva che può colpire i cani e marginalmente l’uomo. Purtroppo è presente in tutto il bacino del Mediterraneo e sempre più spesso vengono segnalati focolai in zone precedentemente indenni e lontane dal mare, questo a causa delle numerose movimentazioni di cani rispetto al passato e dell’aumento delle temperature. Vettore della Leishmaniosi è il Flebotomo o pappataceo, insetto che vive appunto sulle coste del Mediterraneo e che attraverso la puntura trasmette il Protozoo responsabile di questa malattia. Il contagio diretto da cane a cane non è possibile ma serve sempre l’interposizione del Flebotomo vettore. La Leishmaniosi è una patologia cronica, ha un periodo di incubazione che va da pochi mesi ad anni, coinvolge tutto l’organismo e può essere più o meno grave e addirittura asintomatica, grosso problema perché i soggetti infetti ma non ammalati rappresentano un grande serbatoio d’infezione. In questa guida vi spiegheremo come prendersi cura di un cane con la lesmaniosi.

2/7 Occorrente

  • Collari antiparassitari
  • test di controllo

3/7 – Conoscere la malattia

La Leishmaniosi è una malattia dai molteplici aspetti e può coinvolgere diversi apparati o organi. Ne consegue che i sintomi manifestati dai cani malati sono svariati comprendendo lesioni cutanee, dimagramento, polidipsia/poliuria (aumento della sete e della quantità di urina prodotta), astenia, zoppia, diarrea, epistassi (perdita di sangue dal naso), fotofobia ed epifora, cecità, vomito e ascite (presenza di liquido in addome). Alla visita clinica il cane affetto da Leishmaniosi può presentare linfoadenomegalia sistemica o regionale (aumento di volume dei linfonodi), anemia, splenomegalia e epatomegalia (aumento di volume della milza e del fegato), lesioni renali e oculari. Nella forma cutanea le lesioni sono molto caratteristiche; si tratta di una dermatite non suppurativa per niente pruriginosa che si manifesta con seborrea secca (forfora) e rarefazione o perdita completa del pelo (alopecia) in aree ben precise. Spesso nelle stesse zone si riscontrano anche lesioni ulcerative. In particolare risultano colpite la zona peri-oculare (“cane con gli occhiali”), il dorso del naso e la cute dell’orecchio. Inoltre a livello del dorso molti cani presentano una forfora a grosse scaglie. Tutto ciò conferisce al cane malato di Leishmaniosi un aspetto “vecchieggiante”.

4/7 – Iniziare una terapia adeguata

Per curare e accudire un cane affetto da leishmaniosi è necessario essere preparati psicologicamente alle sofferenze che il cane vivrà. Il costo delle cure non è eccessivo, anche se il nostro amico a quattro zampe deve sempre essere tenuto sotto controllo e sottoposto a visite mediche. Può tranquillamente socializzare con altri cani, poiché la malattia può essere trasmessa solo con la puntura d’insetto e non è trasmissibile da cane a cane e nè da cane a uomo. Avere un cane con la leishmaniosi, dunque, non necessita particolari tipi di allontanamento del cane da luoghi, da persone o da animali. Purtroppo attualmente non esiste una terapia efficace in grado di sconfiggere la Leishmaniosi, ma si può solo prevenire l’infezione o nei soggetti più sfortunati e contagiati controllarne i sintomi. Come prevenzione per prima cosa il consiglio è di trattare il vostro cane con un antiparassitario che sia registrato anche come repellente del Flebotomo. Esistono pipette o collari che funzionano molto bene, il vostro Veterinario saprà consigliarvi nel modo più giusto.

5/7 – Effettuare annualmente il test per la leishmaniosi

Il periodo di incubazione della leishmaniosi è molto lungo e può addirittura durare anni (anche 7 o 8 anni) e in questo tempo può provocare diverse problematiche al cane. Dunque è bene fare almeno annualmente il test per la leishmaniosi, per eliminare ogni dubbio. A volte il vostro cane potrà sentirsi debole, nonostante i trattamenti: non preoccupatevi e non stategli troppo addosso; la cosa è normale, ma oramai l’aspettativa di vita dei cani malati è molto lunga. L’unico problema sarà l’individuazione della cura più adatta al cane, poiché, come nell’uomo, la risposta ai farmaci è molto soggettiva.

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7/7 Consigli

  • applicare zanzariere alle finestre, impiegare insetticidi ambientali ed evitare passeggiate nelle ore notturne.

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