vado in vacanza, e il micio?

Le vacanze sono a un passo. E c’è il problema del gatto. «Portarlo o no con te dipende dal suo carattere» spiega Laura Borromeo, comportamentalista animale. Vediamo come valutarlo.

A chi lasciare il gatto quando si va in vacanza?

Cosa fare se non vuoi (o non puoi) portarlo con te. Segui i nostri consigli e non sentirà la tua mancanza

Quando è consigliabile portare il gatto in vacanza con noi

Il tuo pet è disinvolto e, se hai ospiti, non dà segni di timidezza?Allora è pronto per partire, soprattutto se è cucciolo: imparerà a seguirti ovunque. La meta, però, deve essere una casa. In albergo o in un campeggio potrebbe scappare e perdersi. Prendi il treno o l’aereo solo se può viaggiare accanto a te, altrimenti scegli l’auto.

Tre settimane prima di partire metti il trasportino in vista. Lascialo aperto, sistema dentro una copertina e dei bocconcini perché si abitui a entrare senza paura. Alla partenza, se il viaggio è breve (2 o 3 ore) fodera il fondo con una traversina, ma se è lungo dovrai organizzarti con due trasportini, per creargli un angolo “toilette”.

Quando è meglio partire lasciando a casa il micio

Un gatto anziano o dal carattere schivo dovrebbe restare nel suo ambiente. Chiedi aiuto a un parente o a un vicino: tutti i giorni dovrà pulire la lettiera, mettere cibo fresco, cambiare l’acqua e far prendere aria alla casa (stando attento che il micio non scappi). Prima di uscire, meglio che chiuda gli scuri e lasci le finestre aperte.

Se non hai vicini disponibili, rivolgiti a un cat-sitter. Meglio sceglierne uno consigliato da amici, altrimenti ne trovi sul web (per esempio su petme.it o pawshake.it). Per risparmiare, prova petsharing.it, che propone uno scambio tra proprietari. Assicurati che la persona selezionata abbia già avuto a che fare con i gatti. E, prima di lasciare il tuo, fate un paio di incontri per conoscervi.

Quando è meglio affidare il gatto ad amici

Gatto timido, ma non troppo? Puoi portarlo a casa di amici. Fagli conoscere l’ambiente in anticipo, poi, quando lo consegni, lasciagli cuccia, giochi e la solita pappa, in modo che cambi il meno possibile le sue abitudini.

Per facilitare il distacco, chiedi al tuo ospite di usare un diffusore di feromoni “dell’amicizia” (per esempio, Feliway): aiuterà il gatto ridurre lo stress. E, prima di salutarlo, stai un po’ con lui nella nuova nuova casa.

Quando dobbiamo lasciare il gatto in una pensione

Non puoi portarlo con te e non hai nessuno a cui lasciare il micio? Opta per la pensione. Ma prima vai a vederla di persona.

Controlla la dimensione delle gabbie, la pulizia e la temperatura dei locali. Ti chiederanno il libretto sanitario del gatto, quale cibo preferisce e con quale frequenza mangia. Ma dovranno assicurarti di avere un veterinario di fiducia. Porta il gatto almeno un paio di volte per fargli conoscere il posto, gli odori e i suoni. Consegnalo con un certificato di buona salute del tuo veterinario (che indichi anche il peso del micio). E non lasciarlo lì senza la sua cuccia, qualche gioco e il suo cibo preferito.

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