10 curiosità sui panda che devi sapere

  • 23 05 2017

È uno degli animali più affascinanti del pianeta e, grazie al suo aspetto tenero e goffo, è entrato nel nostro immaginario e nei nostri cuori. Ma quanto ne sapete davvero sul panda? Ecco dieci domande per scoprirne le caratteristiche più curiose

Tutti li amano: sarà perché per molto tempo sono stati una specie in via di estinzione da proteggere, per la loro forma tonda e morbida o per la loro immagine pigra, goffa e confortevole: i panda ai nostri occhi sono davvero un concentrato di tenerezza e bontà. Ma quanto ne sapete davvero di loro e delle loro abitudini? Ecco allora dieci domande per conoscerli meglio che svelano le caratteristiche più curiose di questi simpatici animali, così presenti nel nostro immaginario ma così timidi e solitari da essere davvero difficili da avvistare, anche nel loro habitat naturale.

 

1. Perché il panda ha le macchie?

La pelliccia a macchie, una delle caratteristiche distintive del panda gigante, ha una doppia funzione in natura. La prima è quella di mimetizzarsi nell’ambiente circostante, specialmente durante l’inverno: infatti il panda, nutrendosi quasi esclusivamente di bambù, non può permettersi di andare in letargo nei mesi più freddi, così deve a restare attivo tutto l’anno. La seconda funzione è quella di comunicare con gli altri animali: le orecchie scure spaventano i predatori e incutono loro timore, mentre le macchie attorno agli occhi servono a riconoscersi tra esemplari della stessa specie.

 

2. Cosa mangia il panda? E quanto?

Un panda pesa in media fra i 75 e i 135 kg e ha un appetito davvero insaziabile: pensate che mangia dalle 12 alle 16 ore al giorno e per sfamarlo servono 12,5 kg di bambù ogni giorno. Sarà per questo che fa una quantità di pupù da record: fino 30 kg in una sola giornata!

A differenza dei nostri orsi, con l’evoluzione i panda sono diventati  quasi completamente vegetariani: infatti la loro alimentazione è composta per il 99% da bambù, facile per loro da reperire sulle montagne cinesi in cui vivono e da raccogliere, grazie ad un sesto dito presente sulle loro zampe anteriori proprio a questo scopo.

 

3. Quante specie di panda esistono al mondo?

Oltre al panda bianco e nero (detto “panda gigante”) esiste un altro panda detto “panda minore” per le sue dimensioni ridotte o “panda rosso” per il colore del suo manto, molto simile a quello di una volpe. In Cina infatti, questo piccolo panda viene anche chiamato volpe di fuoco: questo nome ha ispirato il simbolo di Mozilla Firefox, il programma che molte di voi usano per navigare su internet!

 

4. Quanto vive un panda?

I panda in natura hanno una durata media della vita che oscilla fra i 15 e i 20 anni mentre si alza a oltre 30 anni per gli esemplari in cattività.

 

5. Perché i panda si stanno estiguendo?

Ormai lo sanno tutti: il panda è stata una delle specie a maggior rischio di estinzione, tanto che la sua immagine è diventata simbolo del WWF, l’organizzazione mondiale per la conservazione di natura, habitat e specie in pericolo. La colpa però non è solo delle difficoltà nell’accoppiamento ma, come sempre, è anche dell’uomo che, deforestando il suo habitat naturale, costringe i panda a spostarsi in luoghi per lui pericolosi in cerca di cibo e rende ancora più difficoltoso per gli esemplari maschi raggiungere le potenziali compagne.

 

6. I panda sono pericolosi per l’uomo?

Bisogna pensare che, nonostante il loro aspetto tenero e coccoloso, i panda sono pur sempre degli orsi, anche se in miniatura. Possiedono infatti una grande forza fisica data dalla loro stazza: non saranno agili e scattanti ma di certo sono massicci e flessibili, e hanno una robustezza mascellare data dall’abitudine di masticare bambù (una pianta durissima) che rende il loro morso più potente di quello di un lupo.

 

7. Qual è il carattere del panda?

Il  panda è un animale molto solitario: gli esemplari maschi usano il loro olfatto altamente sviluppato per tenersi alla larga dagli altri esemplari dello stesso sesso, mentre lo sfruttano per trovare delle femmine con cui accoppiarsi durante la stagione degli amori.

 

8. Quando è stato scoperto il panda?

Il panda è stato conosciuto in Occidente nel 1869 quando un missionario francese donò al museo di storia naturale di Parigi la pelliccia di un esemplare di panda donatagli da un cacciatore. Da allora, affascinati da questa esotica rarità cacciatori e procacciatori, di nuovi animali per gli zoo si sono recati nelle alte montagne fra Cina e Nepal con l’intento di prelevare alcuni esemplari di panda da esportare in tutto il mondo. Finché nel 1949 le esportazioni furono severamente regolamentate.

 

9. Quali sono le abitudini sessuali dei panda?

Una delle cause del pericolo di estinzione dei panda sono proprio le loro abitudini sessuali molto particolari. Le panda femmine infatti accettano il maschio solo nei tre giorni all’anno che precedono l’ovulazione e se lui non coglie la sua occasione al volo, non avrà più occasioni fino all’anno successivo. Inoltre, quando l’accoppiamento va a buon fine, la femmina partorisce, dopo 5 mesi di gestazione, un massimo di tre cuccioli dei quali, di solito, ne sopravvive soltanto uno.

 

10. Sapevate che tutti i panda in cattività appartengono al governo cinese?

Non importa in quale zoo o parte del mondo vivano, tutti gli esemplari di panda esistenti sul globo sono di proprietà del governo cinese. La Cina offre i panda in prestito ad altri paesi per dei periodi che vanno fino a dieci anni (a prezzi altissimi!) come attrazioni turistiche, e non solo: anche ogni cucciolo nato durante il periodo del prestito è di proprietà del governo cinese.

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