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Anche il Messico ha la sua Costa Azzurra, è la Riviera Maya. Oltre 100 chilometri di costa, nello Yucatan, percorsi dalla carretera 307: da un lato l’oceano dall’altro la giungla. Poi tante stradine che si insinuano nella vegetazione disordinata della foresta o che puntano verso baie spettacolari protette dalla barriera corallina. I Caraibi veri sono verso sud tra Akumal, nelle cui acque nuotano pesci colorati e tartarughe, e Tulum (nella foto), dove c’è una delle spiagge più suggestive dello Yucatan: sulla striscia di sabbia candida si affaccia, aggrappata alla roccia, l’unica acropoli Maya sul mare. Il momento perfetto per visitarla è all’alba, quando le rovine di El Castillo e del Tempio del Dio Discendente (la misteriosa divinità a testa in giù) si tingono d’oro alla luce del primo sole.
Poco distante da Tulum, il Caribe messicano vanta un altro tesoro: Sian Kaan (significa dove comincia il cielo) è la Riserva della Biosfera, patrimonio dell’Umanità, popolata da centinaia di specie di volatili compreso il “tigrisoma mexicanum”, un enorme airone dalle piume striate.
Il Centro visitatori di Sian Ka’an (tel.00529848712499, www.cesiak.org) organizza tour guidati e offre anche alcune stanze dove ci si può fermare a dormire (da 48 euro). Le escursioni più suggestive sono quelle in canoa e in kayak lungo i canali scavati anticamente dai Maya per unire i tratti di laguna.
Chi non desidera pagaiare può vivere un’esperienza altrettanto emozionante: lasciarsi scivolare  nell’acqua cristallina indossando solo il costume e un gilet galleggiante. È un bagno indimenticabile: l’acqua è talmente leggera e trasparente che si ha la sensazione di fluttuare in assenza di gravità.
Ma siccome lo Yucatan è una terra di segreti liquidi nascosti tra la fitta vegetazione tropicale, le sorprese lungo il percorso che da Cancun porta a Tulum non finiscono qui.

Viaggio in Messico, sulle spiagge dei Maya

Un tuffo nella leggenda, sotto il sole dello Yucatan. Vacanze indimenticabili tra strisce di sabbia candida, favolose rovine archeologiche e incredibili cenotes, i crateri d’acqua dolce che affiorano nella giungla

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Tesori sotterranei

È in questa zona, infatti, che ci sono i cenotes (laghetti) più suggestivi, una delle 10 esperienze di viaggio da fare almeno una volta nella vita: il Gran Cenote (www.grancenote.com), il Temple of Doom, con tre cenotes collegati e il Dos Ojos (www.cenotedosojos.com). Tuffandosi in questi crateri d’acqua dolce che si aprono nella foresta, si accede a un mondo di paesaggi straordinari: si può fare snorkeling tra le grotte e i lunghi fiumi sotterranei oppure immergersi e nuotare nei tunnel. L’acqua è trasparente come il cristallo e, una volta sotto, sembra quasi di volare tra fossili di pesci e conchiglie, sassolini di quarzo che riflettono i raggi del sole, stalattiti e stalagmiti da guardare da vicino, sfiorare e fotografare. Le discese sono semplici, ma è bene avventurarsi accompagnati da una guida: in questo labirinto perdere l’orientamento può essere pericoloso. E poi solo un esperto può condurre in cunicoli e grotte dove altrimenti non ci si avventurerebbe mai. Hidden Worlds (www.hid denworlds.com) organizza piccoli gruppi con una guida (da 44 euro). È proprio in questo mondo sottomarino incantato che i Maya credevano vivessero le loro divinità e le onoravano gettando in acqua offerte in oro e gioielli.

Nella foto, la barriera corallina di fronte allo Yucatan ricca di pesci colorati.

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Più vicini alle stelle

Il fascino dell’antica civiltà ci guida fino a uno dei più importanti siti archeologici, Chichén-itza. È qui che ci sono la grande piramide di Kukulkan con i suoi animali piumati, un po’ serpenti e un po’ giaguari, e il Caracol, l’osservatorio astronomico grazie al quale i Maya avevano approfondito la conoscenza delle costellazioni e dei moti celesti, tanto da creare il famoso calendario. E poi il grande stadio per il gioco della pelota, che prevedeva un finale drammatico: la decapitazione del capitano della squadra perdente.
E poi c’è Cobà che, sebbene non sia esteso come altri siti, è un luogo davvero unico: le rovine sono immerse nella fitta giungla e molte devono essere ancora riportate alla luce. Il Nohoch Mul è chiamato anche “Grande Piramide”, raggiunge i 42 metri di altezza ed è una delle poche su cui è permesso ancora salire: fatelo perché la vista dall’alto è mozzafiato.

Negozi e hotel

La vita notturna si concentra a Playa del Carmen, la vivace cittadina raccolta praticamente attorno a una sola strada, la Quinta Avenida, che corre parallela alla spiaggia ed è gremita di negozietti, ristoranti e locali. Entrate da Mi Vida Es, aperto da due ragazze italiane, se volete un costume su misura, fatto a mano. Mentre per bere ottimi margarita ci si ferma al Coco Maya Club (calle 12). Con Viaggi  dell’Elefante (tel. 0660513000, www.viaggidellelefante.it) un tour di nove giorni, con sistemazione in doppia con prima colazione parte da 3.020 euro. Mentre Margò Eden Viaggi (tel. 0721442390, www.margo.travel) propone sette notti al El Tukan Hotel & Beach Club da 998 euro. Per avere  informazioni anche sulle escursioni visitate il sito dell’Ente del turismo (www.visitmexico.com, tel. 064874698).

Nella foto, la grande piramide di Cobà circondata dalla giungla fitta.

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