Sarah Jessica Parker

Davanti allo specchio, noi donne siamo sempre molto critiche nei confronti del nostro aspetto fisico. Secondo un sondaggio condotto dal portale di news americano Aol (America Online), al 60% delle donne capita di sentirsi insoddisfatte del proprio corpo almeno una volta alla settimana, contro il 36% degli uomini.

«Difficilmente riusciamo a far pace con i nostri difetti, piccoli o grandi che siano» spiega Mariavittoria Giusti, psicoterapeuta. «Il motivo è che siamo molto severe, perché ci sottoponiamo a un doppio esame: prima dobbiamo piacere a noi stesse, poi cerchiamo l’approvazione degli altri. Gli uomini, invece, si preoccupano di superare un unico giudizio: quello della persona che amano o che vogliono conquistare».

Perché, allora, non impariamo dall’altro sesso a essere più indulgenti con noi stesse? Proviamo a farlo con l’aiuto di quattro esperti maschi: un fotografo, un sessuologo, uno psicologo e un consulente d’immagine.

Impara dagli uomini a sentirti bella

I maschi sorridono dei loro difetti e non si soffermano troppo sui dettagli. Ma come fanno? Scoprilo con l’aiuto di 4 esperti

Considera un altro punto di vista

Guido Harari, fotografo

«Quanto sia diverso il rapporto con il corpo, lo dimostra il modo in cui uomini e donne si comportano davanti all’obiettivo: i primi, anche i più timidi, giocano d’attacco, mentre le seconde si mettono sulla difensiva. E, prima di essere fotografate, chiedono di non far risaltare quello che a loro sembra un difetto. Me lo chiedono tutte, anche chi ha un viso o un corpo perfetto, mentre i maschi non mettono mai le mani avanti. Le donne lo fanno perché sono convinte di proporre a tutti la stessa identica immagine, ma non è così. Gli occhi degli altri, come l’obiettivo di una macchina fotografica, non sono uno specchio. Chi guarda ha un suo punto di vista e da quella prospettiva le imperfezioni possono assumere un significato diverso o, addirittura, non notarsi affatto. Credo che riflettere su questo aspetto possa aiutare le donne ad abbandonare una cattiva abitudine: quella di sottolineare tutto ciò che in loro non va».

Vivi il corpo come fonte di piacere

Fabrizio Quattrini, sessuologo

«Molte donne pensano che agli uomini piacciano un seno prosperoso, un naso perfetto, degli occhi da gatta e, se non hanno queste caratteristiche, non si ritengono belle. Si tratta di un cliché e le donne sono le prime a saperlo, ma inseguire un modello perfetto diventa una forma di sicurezza: più lo si avvicina, più si è certe di piacere. Gli uomini in questo senso sono più elastici: sanno ridimensionare e, addirittura, ridere dei loro difetti. Ci riescono grazie a un modo diverso di “sentire” il proprio corpo: prima di tutto lo amano perché permette loro di provare delle sensazioni piacevoli, dal buon cibo al sesso. Credo che il segreto sia questo: ripensare il corpo come fonte di piacere fa apprezzare di più anche l’aspetto esteriore».

Elimina le etichette

Luca Saita, psicologo e autore del libro La sindrome del brutto anatroccolo (Franco Angeli)

«Quando ci si sente brutte è come se si indossassero degli occhiali con una macchia: il difetto è sulla lente, non negli occhi. Per ripulire lo sguardo, bisognerebbe eliminare tutte quelle autoetichette che ci si è imposte in modo rigido («Ho le gambe storte», «Il naso è troppo grande») e che spesso sono il frutto di una battuta che ci ha condizionato in passato. In realtà, non sono le imperfezioni a rendere una donna meno attraente: è l’insicurezza che fa perdere appeal, perché un uomo “vede” la bellezza che una donna sente di avere. E il modo migliore per aumentare l’autostima è fare come i maschi, che per sedurre non usano mai solo l’arma della bellezza, ma sfruttano altri bonus come l’umorismo, la gentilezza o il ruolo che ricoprono in società».

Punta sull’armonia

Matteo Osso, consulente d’immagine

«Gli uomini non sono attratti da una donna perfetta, ma curata, che sa di buono ed è piacevole da accarezzare. La bellezza non è solo piacere per gli occhi, ma per tutti i sensi. E se a fare la differenza sono le sensazioni positive che emana il corpo, accanirsi sui difetti non ha più senso. Del resto, è quello che gli uomini sembrano aver già capito: quando sono ben vestiti e profumati si sentono pronti a sedurre, senza avvertire il bisogno di soffermarsi troppo sui dettagli. E hanno ragione perché, in fondo, la bellezza è come un mosaico: non conta la perfezione delle singole tessere, ma l’armonia che ne risulta quando le si uniscono. Una donna tende a vedere ogni parte a sé (gli occhi, la bocca, i capelli) ma lo sguardo degli altri percepisce l’immagine d’insieme ed è proprio sul risultato finale che occorre concentrarsi».

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