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Maturità 2018: i futuri diplomati super connessi e super social

  • 12 06 2018

Sono più di mezzo milione gli studenti che si stanno preparando per l’esame di Stato quest'anno. Come stanno studiando? Quanto? Che rapporto hanno con i social network? Studenti.it ha indagato. Ecco i risultati

Sono 509.307 i ragazzi e le ragazze che si stanno preparando per l’esame di Stato di fine giugno. Come stanno studiando? Quanto? Che rapporto hanno con i social network? Studenti.it – il primo sito sul mondo degli studenti italiani – ha raccolto online, tra gli utenti del proprio portale e della pagina su Facebook, 10.347 risposte di maturandi.

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Come si stanno preparando i maturandi 2018?

Studiano prevalentemente in solitaria, ma sono sempre connessi (sia con i compagni che con i professori). Sono molto attivi sui social e usano la Rete come fonte di informazione. Scambiano sui social non solo materiale didattico, ma anche consigli anti ansia. Altra curiosità: spesso anche i prof si uniscono ai gruppi online creati dagli studenti.

Ecco, nel dettaglio, l’identikit del maturando (creato usando le risposte degli studenti)

Studiano in solitaria ma navigano spesso in Rete

La maggior parte dei maturandi dichiara a Studenti.it di prepararsi all’appuntamento di giugno studiando autonomamente (58%). Un ulteriore 21% studia da solo ma questo è vero soltanto in teoria perché, di fatto, è sempre collegato con i compagni e persino con alcuni professori attraverso i social. Solo il 3% studia stabilmente in gruppo mentre il 18% dichiara di alternare studio autonomo e in compagnia.

Usano Internet e social network come fonte di aiuto

Internet, social network e altri strumenti di condivisione vengono usati abitualmente dai ragazzi per aiutarsi a vicenda e scambiare velocemente materiale didattico. Il 13% dichiara a Studenti.it di utilizzare strumenti di condivisione di documenti online: “Li usiamo nella mia classe – scrive Filippo da Napoli – dove ognuno carica i propri appunti per studiare meglio e ci troviamo molto bene”. Un altro 13% usa i gruppi di studio creati su Whatsapp e su Facebook. 

I social network vengono utilizzati per scambiare materiale didattico e condividere l’ansia

Per il 61% dei maturandi intervistati, sono i social network il compagno di studio più costante. Anche se a volte rischiano di distrarre l’attenzione dallo studio, vengono utilizzati per due motivi: da un lato come strumento con cui scambiarsi materiale didattico, dall’altro come valvola di sfogo per condividere l’ansia e lo stress per l’esame di maturità. 

Anche i prof sono (quasi) sempre connessi 

Spesso nei gruppi di studio i ragazzi non sono soli. In alcuni casi i docenti accettano di far parte di gruppi social o altri gruppi di condivisione materiale per dare supporto ai loro studenti. Questa “coabitazione” avviene per il 33% dei ragazzi che hanno risposto alle domande di Studenti.it.

Un terzo dei maturandi si è pentito della scelta fatta riguardo al percorso di studi intrapreso

Quanti sono i maturandi che, fosse possibile tornare indietro, sceglierebbero nuovamente il percorso di studi che stanno per terminare? Studenti.it ha raccolto le risposte di 11.075 studenti (sempre tramite il sito e la pagina Facebook). Ecco i risultati: solo il 38% dei maturandi è convinto del percorso di studi scelto a 13/14 anni, mentre il 34%, potendo tornare indietro ai tempi della terza media, non rifarebbe la stessa scelta (il 28% invece è incerto).

Colpa di una scelta troppo prematura, oppure questa insoddisfazione è dovuta alla mancanza di informazioni sul loro futuro percorso di studi? Come hanno affrontato l’orientamento gli studenti alla fine della terza media? Sempre secondo l’indagine di Studenti.it, i ragazzi che hanno scelto da soli la loro scuola superiore, senza l’aiuto di alcun tipo di orientamento, sono il 25%. Ad essi si aggiunge l’8% rappresentato da coloro che si sono lasciati guidare solo dalla famiglia: il 33% del campione totale non ha quindi usufruito di servizi di orientamento. Il 34% ha invece partecipato agli open day promossi dalle scuole, il 26% agli incontri in classe e il 7% ha svolto test di orientamento autonomamente.

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