Nell’abbraccio di due mari, lo Jonio e il Tirreno, le coste lucane sono uno spettacolo della natura. Falesie, grotte e cale d’acqua cristallina si susseguono lungo il versante tirrenico. Circa 30 chilometri, da Maratea, la Perla del Tirreno, con le sue frazioni, fino alla foce del fiume Noce, confine naturale con la Calabria. Nel suo mare si specchiano le aspre selle appenniniche che danno al panorama un carattere selvaggio. La costa ionica, lunga circa 35 km, da Nova Siri a Metaponto passa per Policoro e Marina di Pisticci. Una pianura alluvionale, delimitata dai fiumi Bradano, Basento, Cavone, Agri e Sinni e dalle colline circostanti, caratterizzata da spiagge generalmente basse, di sabbia fine color oro. Una meraviglia, su entrambi i versanti.

Lungo la costa Jonica, tra vele e cetacei
Tutte le spiagge del mar Jonio sono Bandiere Blu. Il litorale accoglie i vacanzieri con un’estesa pineta e tanti lidi attrezzati, come il Lido di Metaponto, la Marina di Pisticci, che è anche Bandiere Verde, riconoscimento assegnato dall’Associazione italiana pediatri alle località con servizi su misura per tutta la famiglia, con le spiagge dei Ginepri, Quarantotto, San Basilio e San Reodoro. E ancora, il Lido di Scanzano Jonico, con la spiaggia di Terzo Cavone, frequentata da pescatori locali, il Lido di Bosco Pantano di Policoro e la Marina di Nova Siri.

In questo tratto di costa la presenza costante di vento termico, favorito da fondali bassi e assenza di rilievi, restituisce le condizioni ideali per la vela. Il circolo Basilicata Vela, nato dalla passione dei fratelli Filippo e Massimo Vena, organizza corsi di vela settimanali su deriva e catamarani anche per i più giovani. Si può anche partecipare a escursioni crocieristiche didattiche per imparare i principi e le tecniche base della navigazione o a tour di una giornata in catamarano.

Anche gli istruttori qualificati della Lega Navale di Matera – Magna Grecia accolgono chiunque voglia mettersi alla prova con la scuola del mare e delle arti marinaresche. Mentre il Porto degli Argonauti di Marina di Pisticci, oltre ad essere un hub attrezzato per svariati sport acquatici, con club, centro di noleggio barche, negozi e ristoranti, è anche il palcoscenico per eventi di rilievo, come le regate del campionato invernale di vela di altura del mar Ionio Trofeo Megale Hellas, che si disputa da ottobre ad aprile. Spostandosi a Nova Siri il Culture TourisMed propone lezioni e corsi nella scuola di vela che permettono di apprendere le tecniche per condurre l’imbarcazione, oltre a uscite in catamarano e canoa monoposto e biposto.
Il tratto di mare antistante Marina di Policoro è uno scrigno di biodiversità. A bordo di un catamarano a vela con torretta si può vivere l’emozione di osservare i cetacei che nuotano tra le onde in questo tratto di mare e insieme allo skipper, yachtmaster e istruttore nautico d’altura Enrico Maria Massocchi, apprendere i segreti di questi mammiferi.
Tutti al mare nei lidi (anche) inclusivi
Se Lido di Metaponto, frazione di Bernalda, è fra le località Joniche più apprezzate per le sue baie ampie di sabbia dorata, qui si trova anche il primo lido totalmente accessibile della regione. Ricavato nel vecchio stabilimento della Polizia di Stato, Il sogno del Capitano, dal nome del poliziotto Gaetano Fuso affetto da Sla che lo ha ideato, è uno stabilimento che elimina qualsiasi barriera grazie a passerelle che arrivano fino all’ingresso in acqua, carrozzine spiaggia, bagni e cabine ampie.
Anche a Nova Siri, il Sira Resort è un villaggio inclusivo ed ecosostenibile all’ombra di pini ed eucalipti. Al Lido San Basilio di Marina di Pisticci sono state rimosse le barriere architettoniche e installate docce e servizi dedicati, passerelle modulari e le speciali carrozzine per entrare in acqua, le cosiddette Sedie JOB. Le stesse che si ritrovano in tanti altri stabilimenti come Lido 48 Beach.

Lungo la costa tirrenica, tra immersioni, Sup ed E-Foil
Differente è la Costa Tirrenica. Come nicchie che resistono agli impeti del mare, incorniciate da rocce e ripide scogliere coperte dalla macchia mediterranea, alcune calette del versante si raggiungono solo in barca.
Maratea, anch’essa Bandiera Blu e Bandiera Verde dei pediatri, al centro del golfo di Policastro, è la capitale balneare della zona, con le sue frazioni di Marina di Maratea, Acquafredda – con le magiche grotte del Sogno, delle Colonne, del Fogiaro e le spiagge Luppa e dell’Anginarra -, Porto, Cersuta – con la piccola suggestiva spiaggia di Capo la Nave e di Rena Carruba -, Castrocucco, Fiumicello-Santa Vènere – con alcune delle più belle spiagge del litorale.

Sotto la superficie dell’acqua si scoprono giardini sommersi di gorgonie, madrepore e posidonia dove c’è un gran viavai di pesci. Lo sa bene l’archeologo subacqueo e skipper Francesco Di Giulio che con Blue Experience propone scuole e battute di pesca (fornisce lui tutta l’attrezzatura), ma anche corsi di apnea e pesca di apnea, oltre a lezioni di sub. Lungo la costa marateota ci si sposta su di una barca ibrida per limitare l’impatto ambientale (ma a bordo non manca l’aperitivo lucano!).

Da non perdere sono i tour guidati di snorkeling e archeo-snorkeling attorno all’isolotto disabitato di Santojanni, un tempo approdo di navi e vascelli. Sui fondali qui giacciono delle antiche anfore utilizzate dai romani per contenere il garum, salsa di pesce, alcune delle quali sono anche conservate nel settecentesco palazzo De Lieto a Maratea. Ma l’isola vanta anche una vera rarità naturalistica: su queste rocce, infatti, vive indisturbato il Drago di Santo Janni, o Podarcis sicula paulae, una lucertola endemica azzurra. Per un tuffo con vista, Cala Jannita, detta anche Spiaggia Nera per via della sabbia di origine vulcanica, è un gioiello a tinte scure dove risalta l’acqua turchese del mare di Maratea.
A pelo dell’acqua, si va di grotta in grotta pagaiando in kayak o canoa, oppure in SUP, fermandosi tra scogli, calette e anfratti. E-BREEZE propone tour individuali e di gruppo e organizza anche lezioni per imparare a sollevarsi con l’E-Foil, la tavola da surf elettrica che consente di planare sul mare.

Gli amanti della pescapossono unirsi alle battute di pesca di totani nelle caratteristiche lampare, sia di notte sia di giorno. L’appuntamento è al Porto di Maratea, dov’è anche possibile noleggiare, a ore o per l’intera giornata, barche a motore per raggiungere le spiaggette raggiungibili solo via mare, come quella di Cersuta e d’i Vranne.

Un altro capolavoro, non della natura, ma dell’arte, è il Cristo Redentore. Impossibile non vederlo, sia da terra sia da mare. L’imponente statua di marmo bianco è alta 19 metri e guarda il Golfo di Policastro accogliendo i turisti a braccia aperte. Altre bellezze della città si svelano tra gli archi e i vicoli medievali del centro storico, punteggiato da 44 chiese e cappelle che custodiscono marmi policromi, pale d’altare e pavimenti in maioliche di Vietri.
Tornando sul mare, questa è anche una zona di grotte, come quella del Dragone, paradiso per appassionati e speleologi, nella spiaggia di Porticello; oppure la Grotta della Scala, raggiungibile solo via mare. Fanno eccezione nella zona, le ampie, sabbiose (miste a ciottoli) spiagge di Luppa e della Anginarra, adatte a tutta la famiglia. Le due baie gemelle interrotte dagli scogli e cesellate da anfratti conservano resti preistorici. Chi si avventura verso la spiaggia della Pietra Caduta, come dice il suo nome, deve fare attenzione alle pietroline che possono cadere dalla scarpata retrostante. Meglio ammirarla dal mare, come la spiaggetta della Cala di Mezzanotte, proprio al confine con la campana Sapri.
Poco più a sud, a Cersuta, il percorso trekking Apprezzami l’Asino si fa strada nella macchia mediterranea in un abbraccio di roccia, mare e vegetazione. All’arrivo, la spiaggia U’ Nastru ripaga della fatica con la sua bellezza. Deve il suo nome ai carrubi la caletta di ciottoli Rena Carruba, un tempo attracco delle barche che trasportavano le corde vegetali per la coltivazione di mitili. Nei dintorni si trova la grotta della Provvidenza, nella quale sgorga un’altra sorgente d’acqua dolce.

Scendendo a Marina di Maratea si trovano altre grotte marine, come quelle della Iudia e della Sciabola, e terrestri, fra cui spicca la Grotta delle Meraviglie, scoperta nel 1929 durante i lavori di costruzione della strada statale 18. Considerata la più piccola grotta turistica d’Italia, è una concentrazione di stalattiti, stalagmiti, colonne e concrezioni di varia forma, da scoprire insieme a un geologo.
Ancora in superficie, vale una sosta la spiaggia del Macarro, una baia di sabbia scura circondata da una rigogliosa pineta, qui la Secca della Giumenta è un punto ideale per fare snorkeling. E ancora, la spiaggia di Calaficarra, detta anche d’a Scala, circondata da roccia chiara calcarea; e le spiagge d’I Vranne, lingua di sabbia fine e scura protetta dagli scogli, e di Valle d’Acqua, posta tra la punta del Citrosello e la punta di Caino, raggiungibili via mare. Tra le più belle e note c’è poi la spiaggia d’Ilicini, piccolo anfratto di rocce scure, immerso in una odorosa lecceta. Spostandosi più a sud, nella frazione di Castrocucco, proprio di fronte alla spiaggia della Secca la vista sul verdeggiante isolotto di u Tuppu aggiunge bellezza alla bellezza di questo tratto di mare, parte di una regione, la Basilicata, che di meraviglie ne ha tante da mostrare.
Per scoprire tutto il bello della Basilicata, visita il sito ufficiale della Regione.