Allattamento

«Nel seno, oltre al cibo, il bimbo cerca e trova affetto, consolazione, calore, sicurezza e attenzione. Non è solo una questione di alimento. Il bimbo reclama il seno perché vuole il calore di sua madre, la persona che conosce di più. Per questo motivo la cosa importante non è contare le ore e i minuti o calcolare i millilitri di latte, ma il vincolo che si stabilisce tra i due che è una sorta di “continuazione” del cordone ombelicale» Carlos Gonzàlez

Grazie a un'indagine condotta dal Laboratorio di linguaggio cognizione e  sviluppo della SISSA di Trieste è emerso che il cervello inizia a memorizzare i suoni linguistici fin dalla nascita. Lo studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, evidenzia un dato importante: possiamo sviluppare la capacità linguistica. Ulteriori ricerche statunitensi hanno dimostrato che allenare i neonati ai suoni stimola la formazione delle mappe acustiche, con una diminuzione dei problemi di linguaggio tra i 3 e i 5 anni. Parla a tuo figlio perché ti sente. Non solo favole: sussurragli ciò che vedi e provi, raccontagli cosa c'è fuori dalla finestra, apri il tuo cuore. Ecco perché l'allattamento può essere vissuto in modo diverso, più vicino al tuo bambino... e a te.

5 pensieri guida per allattare senza stress

Calma, pazienza e... un sospiro di sollievo!

 

Diventare genitori non è sempre semplice: le emozioni sono tante e non bisogna aver paura di vedere i propri timori. Parla delle tue ansie alle persone che senti possano capirti, frequenta amici positivi, in grado di capire i tuoi bisogni senza doversi sempre giustificare. Il miglior libro per comprendere le esigenze del tuo bambino? Leggi i segnali del suo volto e del corpo. I libri possono fornire un’indicazione, ma ogni bambino è un individuo unico e speciale. Guarda con tenerezza alle tue insicurezze e accetta le tue imperfezioni. Ogni giorno costituisce una lezione senza fine sull’essere genitore: non si smetterà mai di imparare.

Impara a gestire l'ansia

«Quando scoprii di aspettare un bambino feci quello che la maggior parte delle donne faceva, cominciai a divorare libri. Decisi di tornare a casa, in Kenya, dove misi alla luce mia figlia. Piangeva molto e io stanca ed esasperata piangevo spesso con lei, tentando di ricordare tutto ciò che avevo letto fino ad allora. Un giorno mia nonna giunse dal villaggio per farmi visita. Appena mi vide sorrise e con calma pronunciò le sue semplici parole: “Sei tu l’esperta di tua figlia. Non leggere libri… leggi la tua bambina”» J. Claire K. Niala

Provare ansia e avere timore di sbagliare paralizza la libera iniziativa e la spontaneità. Non diventare prigioniera della paura di fare errori. È vero, diventare genitori implica il fatto di prendersi la responsabilità di un’altra vita e sono ancora tante le cose da imparare: ogni giorno ci saranno scoperte da fare, perché un bambino che cresce è un’avventura che a qualsiasi età rivela sorprese incredibili. Non si smette mai di essere genitore, si continua a imparare ogni giorno come diventarlo.

Vivi questo momento

«Al posto di insegnare ai bambini che il sole è rosso, si potrebbe mostrare loro una fotografia a colori del tramonto o mostrare loro un filmato del sole che cala lentamente. La cosa migliore, però, sarebbe andare insieme in un posto dove si può vedere il tramonto del sole e, tenendosi per mano, guardare il sole che scompare a poco a poco» Bruno Munari

La stanchezza si fa sentire e le occhiaie non mancano, ma questo momento passerà: è transitorio come ogni evento della vita. Le notti a ballare in pista si sono trasformate in notti in bianco solitarie, più intime. Goditi come un momento prezioso il tramonto o la città all’alba. Mentre culli tuo figlio nel cuore della notte ascolta il silenzio che vi circonda. Quando ci accorgiamo di quanto il tempo dell’esistenza sia evanescente, ogni momento di bellezza diventa un miracolo per il semplice fatto che siamo qui a poterlo vivere.

Le tue emozioni e sensazioni

«La nascita non termina il giorno in cui vieni al mondo, quel giorno è solo l’inizio: il giorno in cui hai lasciato il ventre di tua madre, non sei nato, hai iniziato a nascere» Osho

Chiudi gli occhi: che cosa stai provando? Un team di ricerca della Wareick University ha studiato che cosa accade nel cervello di una donna che allatta. Nei momenti in cui si è a stretto contatto con il proprio bambino, come durante l’allattamento, si genera una sensazione di profondo benessere, correlata a un’altissima produzione di ossitocina. I livelli di questa sostanza, prodotta dall’ipotalamo, mostrano di essere più elevati nel momento del parto, oppure quando scatta l’attrazione sessuale fra due persone. Inoltre, è collegata a sensazioni di amore e fiducia, accettazione.

Sorridi ai tuoi figli

«Nel sorriso della mamma il bambino vede il proprio sorriso. Nel viso della mamma vede specchiato il suo. Sembrano volersi confondere l’uno nell’altra, quasi tornando alla relazione strettissima vissuta durante la gravidanza» A.Volta

Mentre allatti lasciati cullare dalle tue sensazioni, accarezza il tuo bambino, sussurra al suo piccolo orecchio i racconti del tuo cuore. Fin dal primo istante di vita possiamo sentire l’amore che ci circonda e nutrirci di esso. Perché l’allattamento, oltre a essere la prima fonte di nutrimento, costituisce un contatto di pelle: un viaggio verso l’altro in grado di sviluppare una relazione di amore, fiducia, apertura… per tutta la vita.

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