Presto ricomincerà il tran tran quotidiano: sveglia presto al mattino, colazione, "bambini vestitev

Presto ricomincerà il tran tran quotidiano: sveglia presto al mattino, colazione, "bambini vestitevi che è tardi!" e dopo una controllata allo zaino via per affrontare il tragitto casa-scuola con i bambini che sognano ancora il cuscino. I genitori vanno in ufficio o si dedicano alla casa per poi riprendere i bambini, fare i compiti insieme, uscire per le attività extrascolastiche e pensare alla cena. Una routine complessa che spesso sembra un tetris giocato sul filo del game over. Ma vediamo come riuscire a impostare bene, fin dall'inizio e senza stress questo nuovo anno scolastico.

5 consigli per un rientro sereno a scuola

Come aiutare i bambini ad affrontare al meglio i primi giorni scolastici

1 - Cambiare le abitudini del risveglio

Le nuove abitudini vengono tollerate meglio se introdotte gradualmente. Per questo inizia a svegliare prima i bambini già dagli ultimi giorni di vacanza.
È un errore molto comune quello di cambiare le abitudini al risveglio il giorno prima dell’inizio della scuola. A riabituare il bambino ad avere orari più regolari bisogna pensarci prima perché i bambini sono abitudinari.
Per rendere il cambiamento dolce e meno traumatico puoi mettere la tua sveglia 10 minuti prima per fargli un po’ di coccole, preparargli una bella colazione e parlare un po’ insieme.

2 - Fermezza e autorità ti aiuteranno

Dopo le coccole, quando è il momento di sbrigarsi, di solito cominciano i capricci e tu ti ritrovi faticosamente a respirare per cercare di reprimere un urlo. Questo è il momento in cui dovrai essere risoluta e lasciare pochi margini di trattativa.
Spiega al piccolo che in giro c’è traffico, la scuola chiude e mamma e papà devono andare al lavoro oppure pensare al resto della gestione domestica ma non devi chiedere nulla, neanche urlare, devi esprimere sicurezza usando un tono fermo e non di preghiera.

3 - I primi giorni di scuola serve organizzazione

I primi giorni di scuola rappresentano un po’ una fase di rodaggio della nuova routine.
Se il bimbo è piccolo ci sarà l’inserimento all’asilo, se comincia le elementari dovremo fare i conti con il servizio mensa che in molte scuole comincerà solo a fine mese, lasciandoti venti giorni di vuoto totale.
Purtroppo il mondo del lavoro, in Italia, non tiene conto di questi piccoli periodi di transizione in cui avremmo bisogno di più tempo da dedicare ai bambini, per questo dobbiamo organizzarci prima mettendoci d’accordo con i nonni, se sono vicini, o con una babysitter/amica.
No assoluto ai sensi di colpa. Quando il bambino tornerà a casa vorrà trovare una mamma col sorriso e non una donna isterica e sovrastata dalle troppe incombenze.

4 - Arrivano i primi compiti a casa

Se il bambino ha appena cominciato la scuola primaria, non sarà sicuramente abituato al concetto di compiti a casa. Anche questo è un cambiamento simile a quello della sveglia, un cambiamento che può essere graduale se solo lo vorrai.
Se puoi, dedica i primi giorni di settembre a insegnargli a fare dei piccoli esercizi e trasferiscigli il concetto di impegno quotidiano.
Se invece adesso che leggi è già troppo tardi, almeno nei primi giorni cerca di stargli vicino e di non spazientirti se non è attento o sbaglia qualcosa. Il bambino sta compiendo uno sforzo per riacquistare la gestione delle sue energie mentali, e già il solo fatto di restare seduto per tanto tempo è per lui un sacrificio al quale deve abituarsi.

5 - Se il bambino è sereno il rendimento scolastico sarà migliore

Quando comincia la scuola non è solo il bambino a essere coinvolto dal cambiamento, ma tutto il nucleo famigliare deve assestarsi e adattarsi al cambiamento di orari e organizzazione degli impegni.
In ogni caso, ricorda sempre, che ogni tuo sacrificio oggi servirà a costruire la sua carriera scolastica di domani.
Magari non prenderà tutti 10, ma la scuola rappresenta comunque per il bambino un importante percorso di crescita, che si riflette sul legame con gli adulti e sulla capacità di interagire con loro.
Inoltre ormai sono tanti gli studi che dimostrano che un bambino sereno e motivato ad affrontare la scuola, ha più chance di apprendere meglio e con effetti a lungo termine di un bambino stressato e rimproverato.

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