Peppa Pig

Mamme, papà, nonni e zii di bambini dai 2 ai 4 anni sanno benissimo come i piccoli vengano ipnotizzati dalla maialina antropomorfa Peppa Pig. Appena inizia la sigla si abbandonano giochi e distrazioni per precipitarsi davanti alla TV! I genitori rimangono sbalorditi e spesso si incantano anche loro. Qualcuno parla addirittura di "messaggi subliminali" rivolti ai piccoli... vediamo invece dov'è la forza di questo cartone animato, semplice e geniale al tempo stesso.

Peppa Pig: perché piace tanto ai bambini piccoli

La maialina più amata dai bimbi arriva al cinema. Vediamo come riesce a catalizzare l'attenzione degli under 4

“Peppa, vacanze al sole e altre storie”: guarda le immagini della serie che è appena sbarcata al cinema!

La parodia di Peppa Pig!

I personaggi

Le famiglie di animali antropomorfi sono sempre uguali: mamma, papà, un figlio più grande di 5 anni, uno più piccolo di 2 anni. La semplificazione della famiglia permette al bambino piccolo di comprendere le storie, che si concludono sempre con i personaggi che si buttano a terra ridendo.
Ci sono però delle varianti: a volte il figlio è unico (Suzy Pecora, Denny Cane).
I cugini di Peppa sono gli unici “fuori taglia” (preadoloscente lei, neonato lui).
Mamma Cane è sempre in compagnia di Nonno Cane (ma poi si scoprirà che Papà Cane esiste! Fa il capitano e gira il mondo).

Inoltre la signorina Coniglio è l’unica adulta single…
Vediamo ora come i creatori Phil Davies, Mark Beker e Neville Astley hanno pensato la “famiglia modello” protagonista.

Peppa Pig, la protagonista

Con gli occhi di un bambino Peppa appare simpatica, buffa e giocosa.
Ma una mamma che, suo malgrado, avrà visto svariate puntate del cartone noterà che dietro la “simpatia” di Peppa Pig c’è una non tanto velata supponenza: lei sa fare tutto e deve essere sempre al centro dell’attenzione. Gioca con il suo fratellino George ma non perde occasione per deriderlo se non è bravo come lei a giocare a palla. Se poi si allea la sua amica Suzy Pecora, George finisce per fare il raccattapalle o il finto malato (sempre suo malgrado). In questo Peppa non è un personaggio tanto “finto”: ma corrisponde alla personalità di moltissime bambine di 5 anni!
Peppa però è ubbidiente, ascolta i genitori e anche quando la mamma le nega qualcosa (sempre col sorriso), lei rimane delusa ma accetta le regole dei grandi. Questo lato è sicuramente molto educativo per un bambino piccolo.

Mamma Pig

La mamma di Peppa è quanto di più perfetto possa desiderare un bambino piccolo: è dolce ma autoritaria. Si dedica ai bambini, alle faccende domestiche e al lavoro (rigorosamente in casa) in egual misura. Anche quando deve rimproverare i bambini lo fa con il sorriso. È lei il faro della famiglia: sa sempre quello che è giusto fare ed è più coraggiosa e forte del marito. Sa appendere un quadro senza distruggere la parete, cucinare le frittelle senza farle finire sul soffitto, guidare senza perdersi… tutte le azioni maldestre vengono riservate a Papà Pig.

Papà Pig

Il papà di Peppa incarna lo stereotipo del papà moderno: giocherellone e un po’ bambinone. Non si arrabbia mai, nemmeno quando Peppa fa diventare rosa la sua maglietta da calcio. A lui bastano poche cose semplici: stare sul divano a guardare la TV, giocare a calcio con gli amici (con conseguente grigliata in compagnia), leggere il giornale, saltare nelle pozzanghere. Però è un papà estremamente presente: va a prendere i figli all’asilo, cucina e sbriga le faccende domestiche quando Mamma Pig lavora.

George Pig

È il fratellino duenne di Peppa. Parla poco, piange molto ed è interessato solo ai dinosauri. A lui è consentito di tanto in tanto qualche capriccio: butta il cappello in terra anche se la mamma dice di metterlo (e viene immediatamente punito con un raffreddore) e dice “no” immotivatamente. Ai bambini viene mostrato che solo verso i piccoli vengono tollerati certi comportamenti, a 5 anni non si fanno più capricci.

I disegni

I colori pastello sono sempre gradevolmente accostati, i contorni sono grandi e “tono su tono”. Tutto è tondeggiante, i maschi hanno il corpo a cerchio e le femmine “a campana”, la prospettiva dei volti è sempre la stessa: si vedono il naso, due occhi e la bocca. Le espressioni sono poche, in questo modo il bambino non si confonde.

Le storie

Sono brevi vicende che si risolvono nel giro di 5 minuti, quasi sempre riferite alla vita quotidiana che ogni bambino vive: la spesa al supermercato, la gita in montagna, la visita ai nonni, la festa di compleanno ecc.
I bambini sono contenti di andare all’asilo, i grandi di 5 anni non fanno capricci, i piccoli di 2 anni piangono ma le mamme non si scompongono e hanno sempre il sorriso. I dialoghi sono semplici e la voce narrante spiega sempre cosa sta succedendo.

La musica

La sigla ha un motivetto accattivante e si ripete sempre uguale ogni 5 minuti. I grandi possono rimanere infastiditi dalla presentazione continua di Peppa: “Io sono Peppa Pig, e questo è il mio fratellino George…”. I bambini piccoli invece sono rassicurati dalla ripetitività.

Quando c’è qualche avvenimento che crea suspance viene sempre preceduto da una “musichetta del mistero“!

L'ambiente

Il paese dove vive Peppa Pig ha case singole sulle colline, strade asfaltate immerse nel verde, piccoli laghetti con le anatre. Una scuola, un ospedale e un supermercato. C’è un fiume dove navigano le barche di Nonno Pig e Nonno Cane. Ma ci sono anche il mare e l’alta montagna a portata di macchina.

Il lavoro

Nella società immaginaria a misura di bambino piccolo, gli uomini fanno lavori fuori casa (Papà Pig va in ufficio, Papà Zebra fa il postino, Nonno Cane ha un distributore di benzina), mentre le donne sono più vicine alla famiglia (Mamma Pig lavora da casa, Mamma Coniglio è casalinga, Mamma Zebra fa le ceramiche in casa… addirittura Mamma Pecora, dopo aver accompagnato la figlia all’asilo, va in palestra).
È davvero curioso come ogni genere di lavoro viene riservato alla signorina Coniglio (single): cassiera al supermercato, gelataia, bibliotecaria, infermiera, autista di pullman… ogni genitore che conosce la serie sa che l’elenco è molto più lungo.
Per un bimbo piccolo è rassicurante sapere che la mamma è presente, ma forse mostrare un pizzico in più di realtà farebbe bene ai bambini e alle mamme!

Riproduzione riservata