Il nuoto e i bambini

Per tantissimo tempo il nuoto è stato considerato dai pediatri lo sport più adatto ai bambini. A differenza di altre discipline, come il calcio e il tennis, il nuoto è sempre stato visto, con superficialità, come lo sport completo per eccellenza. Questo non è proprio esatto e infatti è un luogo comune da sfatare.
Praticare il nuoto, come ogni altro sport, è comunque salutare ma da qui a considerarlo lo sport migliore ce ne passa. Basta infatti osservare attentamente un nuotatore per accorgersi della sproporzione tra il notevole sviluppo nella parte superiore del corpo (tronco e braccia) e la semplice tonicità ed elasticità che invece viene acquisita nella parte inferiore (le gambe) che fa solo un lavoro di guida rispetto a quello di motrice delle braccia.
Il nuoto è uno sport divertente, piacevole, che apporta ampi benefici alla personalità creando spirito di sacrificio e di resistenza alla fatica, ma è comunque corretto e importante ridimensionare questa disciplina fornendo le informazioni corrette.
Molti addetti ai lavori consigliano sì il nuoto ai bambini, ma in abbinamento ad altre discipline in modo da massimizzare e regalare uno sviluppo armonioso all'organismo.

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Nuoto: è davvero lo sport che tutti i bambini dovrebbero fare?

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Perché i genitori scelgono il nuoto per i bambini?

Il motivo per il quale molti genitori sono portati a scegliere il nuoto come sport per i propri bambini è spesso legato a questa fantomatica idea del nuoto come opzione migliore in assoluto. Per questo, poi, diventa più comodo e pratico.
Se si analizza però l’attività fisica in maniera oggettiva si scopre come, in effetti, il nuoto andrebbe integrato con altre attività fuori dall’acqua.
I bambini vengono portati in piscina due-tre volte alla settimana per lezioni di un’ora ma tenendo conto del fatto che il nuoto è una disciplina che lavora in galleggiamento, l’impegno fisico è inferiore rispetto a quello di altre attività. Inoltre si lavora solo per 40 minuti ogni ora, quindi sarebbe il caso di guardare al nuoto come il primo step di approccio all’attività fisica per poi passare, per esempio, alla bicicletta e poi alla corsa. La corsa, sottovalutata, è invece da considerarsi tra le discipline più impegnative.

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I benefici fisici del nuoto per i bambini

Il nuoto è lo sport migliore per far avvicinare i bambini all’attività fisica in generale e, per questo, gli esperti consigliano di far cominciare i bambini tra i quattro e i sei anni e di indirizzarli verso l’attività agonistica tra i sei e gli otto anni.
Il nuoto è uno sport che praticato con una certa costanza, è in grado di accrescere varie caratteristiche come la resistenza, la forza, la coordinazione, la velocità di reazione e le capacità dell’apparato cardiorespiratorio.
È adatto sia ai maschi che alle femmine sebbene, per queste ultime, nel caso di pratica agonistica ad alti livelli, svilupperanno sicuramente spalle larghe e un po’ mascoline. Per questo, infatti, una variante molto di moda è il nuoto sincronizzato.

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Il nuoto cura la scoliosi? Un mito da sfatare

Le piscine di vent’anni fa erano piene di bambini affetti da scoliosi che erano stati iscritti ai corsi di nuoto perché i pediatri ritenevano che tale disciplina fosse l’unica possibilità di migliorare la situazione della colonna vertebrale.
Purtroppo anche questo è un mito da sfatare (e che scientificamente è stato sfatato da tempo) che potrebbe anche creare seri danni. Infatti non solo il nuoto nulla può contro la scoliosi ma, anzi, per assurdo potrebbe peggiorare la situazione.
Questo sport infatti, rende la colonna vertebrale più mobile esponendola perciò a un maggiore rischio di deformazione.
In linea generale, comunque, è bene sapere che chi soffre di scoliosi non deve praticare nessuno sport a livello agonistico, ma solo come integrazione della ginnastica correttiva necessaria a mantenere la situazione stabile e a non farla degenerare.
Inoltre il nuoto è sconsigliato anche per i bambini affetti da ginocchio valgo, piede piatto e patologie croniche a carico dell’apparato otorinolaringoiatrico.

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Cose da sapere su nuoto e bambini

Prima di portare il bambino in piscina è opportuno che venga prima visitato dal suo pediatra per far sì che non abbia nessuna patologia per la quale il nuoto sia sconsigliato.
Uno degli inconventienti che si verifica spesso è la congiuntivite; in questo caso dovreste segnalarlo e far verificare i dosaggi di cloro utilizzati in piscina.
Fra le problematiche più lievi, invece, vi sono le infezioni tipiche degli ambienti affollati e umidi (patologie fungine, respiratorie ecc.). Per questo è consigliabile prendere tutte le precauzioni possibili (asciugarsi bene, calzare le ciabatte, non sedersi su panche comuni, indossare l’accappatoio nei passaggi fra un ambiente eccessivamente caldo e umido a un altro molto più freddo ecc.).

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