Pesce D'Aprile

Fool's Day, Poisson D'April, Aprilscherz...Pesce D'Aprile! Ma perchè si dice così?

Sai perché si dice pesce d’Aprile?

Diverse teorie sono state pensate riguardo questa festività dall'origine incerta. Qui trovi le ipotesi più accreditate (e non solo) e una breve lista di scherzi dalla risata assicurata

Molti attribuiscono la nascita dell’evento del Pesce d’Aprile al 1582, quando Papa Gregorio XIII introdusse un calendario basato sull’anno solare. Altri invece credono che questo giorno abbia origini molto più antiche e siano da accreditare alle festività dell’Impero Romano. I più romantici sostengono che tutto nacque da una battuta di pesca fra Marco Antonio e Cleopatra

Perché proprio i pesci?

La risposta più semplice è una metafora: allo scherzo si abbocca come un pesce all’amo. Una connessione di senso logico, in questo senso, esiste. Considerando poi che in Italia è stata Genova la culla del pesce d’Aprile, ci rendiamo conto che in un grande porto del Mediterraneo sarebbe stato difficile chiamarlo altrimenti!

Gli scherzi…duemila anni fa

Il pesce d’Aprile nell’Antica Roma

Già nell’Antica Roma, subito dopo le Idi di Marzo, i contadini erano soliti fare feste in onore della Dea Cibele, protettrice degli animali e dei luoghi selvatici. Le festività si concludevano il 25 Marzo, data che simboleggiava la resurrezione del Dio Attis, emblema romano del ciclo vegetativo della primavera. Queste ricorrenze venivano chiamate Hilaria (letteralmente, “feste della gioia“) e si protraevano per diversi giorni con balli e canti sacri. Alcuni storici notano poi delle somiglianze divertenti fra queste festività e il nostro odierno pesce d’Aprile, perché già a quel tempo c’era l’abitudine di abbindolare i propri amici con tanti scherzi, per scuoterli dal lungo inverno e salutare l’arrivo della primavera!

Il pesce d’Aprile nell’Antico Egitto

Un’ ipotesi più suggestiva – ma meno documentata – fa riferimento all’Antico Egitto, più precisamente alla bellissima Cleopatra. Era il lontano 40 a.C. quando la regina egiziana sfidava il suo spasimante, Marco Antonio, in una gara di pesca. La leggenda narra che quest’ultimo aveva pensato di barare per non veder scalfita la propria reputazione. Ordinò a uno schiavo di attaccare alla sua canna un grosso pesce e di correre al molo per metterla in acqua. Ma la scaltra Cleopatra aveva ascoltato tutto e si prese gioco di Marco Antonio sostituendo il pesce vivo con un pesce finto in di pelle di coccodrillo. Non ne abbiamo la certezza, ma sospettiamo che quel giorno tutti gli astanti si siano fatti delle grandi risate!

La burla del Calendario Gregoriano

Gli esperti attribuiscono la nascita del pesce d’Aprile in Europa ad una data precisa: il 1582. Proprio in quell’anno Papa Gregorio XIII aveva sancito l’adozione del Calendario Gregoriano. Tutti sanno che questo passaggio ha cancellato dodici giorni, “saltandoli”, per far coincidere astronomia e calendario civile.

Meno nota è invece un’altra circostanza: con la riforma gregoriana si era deciso che la fine dell’anno non coincidesse più con il Primo Aprile, ma con il Primo Gennaio. Devi sapere che in occasione del “Capodanno d’Aprile” era usanza scambiarsi doni e leccornie fra amici, perciò dopo la riforma in molti fecero confusione e continuarono lo scambio di regali nonostante il cambio di data.

Il pesce d’Aprile, come lo conosciamo oggi

L’origine del pesce d’Aprile come lo conosciamo oggi è riconducibile alla Francia, dove gli smemorati che avevano dimenticato il cambio di calendario ricevevano doni falsi, cioè pacchi regalo vuoti. Lo scherzo stava proprio nel far credere alla vittima che il primo Aprile fosse ancora il giorno di Capodanno. Una volta aperta la scatola, lo sfortunato trovava solo un pesce di carta colorato che simboleggiava la burla. Ecco spiegata l’origine del famoso Poisson D’April!

Pesce d’Aprile nel mondo

Festa tipicamente primaverile, che spesso coincide con il primo Aprile, è l’Holi Fest, in India. Si tratta di un festival dedicato al divertimento, in cui è possibile giocare e sporcarsi con alcune polveri colorate. Il significato dell’evento prende spunto da un antico rito indiano che simboleggia la rinascita, l’arrivo della bella stagione, la voglia di giocare, ridere e consolidare amicizie.

Ci sono poi dei “primi aprili” che coincidono con date differenti, per esempio il Giorno dei Santi Innocenti è un giorno di festa e scherzi per tutto il popolo spagnolo. Il 28 Dicembre infatti, nel pieno dei mercatini natalizi, famiglie e amici si divertono a farsi dispetti e ridere insieme. La storia di questa giornata risale al periodo della Natività e si rifà all’episodio in cui il Re Erode, scoperta la nascita di Gesù, ordinò una strage di neonati. Tuttavia, non abbiamo riscontri storici e quindi l’ipotesi non è verificata.

Qualche idea per il giorno degli scherzi

Aldilà di tutti gli scherzi che si possono fare via Whatsapp e via Facebook ci sono comunque degli evergreen sempre divertenti in famiglia o con gli amici.

Uno è quello del telecomando “rotto”. Prova a mettere un pezzo di scotch davanti al sensore che manda il segnale …per la vostra vittima diventerà un incubo cambiare canale!

In alternativa potresti preparare una finta torta: usa schiuma da barba al posto della panna il sale invece che lo zucchero. Per l’impasto puoi usare delle vecchie cipolle tritate con il pane secco. Ricordati di sfoggiare la tua miglior “poker face” per l’occasione!

Scarica un’app che imiti il rumore di un rasoio elettrico e appoggia il telefono alla testa dei malcapitati. Questo scherzo li farà prima impazzire e poi ridere a crepapelle!

Menti alla tua “compagna di Netflix” facendole credere che hai visto l’ultima puntata della vostra serie preferita senza di lei e inventa un finale che non si aspetterebbe mai!

Il nostro scherzo preferito, però, rimane quello del bicchiere bucato: fai un forellino sotto il bordo di un bicchiere di plastica e porgilo ad un’amica mentre è al telefono in tua compagnia!

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