In Germania un papà su quattro resta a casa con il neonato. E’ quanto emerge da uno studio dell’Istituto tedesco per la ricerca economica e pubblicato sul giornale tedesco Berliner Zeitung: nel 2012 il 25% dei papà tedeschi ha preso un congedo di paternità.
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Nel 2007, in Germania, solo il 3,5 % dei papà ha beneficiato del congedodipaternità, nel 2009 il 16% fino ad arrivare al 25% nella prima metà del 2012. I dati sono entusiasmanti, soprattutto se paragonati a quelli italiani in cui soltanto i 6,9% dei papà ha beneficiato di una forma di congedo di paternità.
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Come mai i papà tedeschi sono così disponibili ad occuparsi dei loro bebè e ricorrere al congedo di paternità come possono? Sarà la birra che rinfresca le loro (non torride) estati oppure il clima, o chissà? Niente di tutto questo: i papà tedeschi ricorrono con tanta frequenza al congedo di paternità perché 5 anni fa, l’allora Ministro del lavoro, madre di ben 7 figli – quindi si presume molto, ma molto consapevole di ciò che accade dentro e fuori le mura domestiche ad una mamma che lotta per conciliare famiglia e lavoro - ha messo in piedi una riforma che prevede circa 14 mesi di congedo per ogni figlio, con una retribuzione che arriva al 67% a chi accudisce il bambino: papà o mamma.
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La riforma prevede che se è solo la mamma a restare a casa, i mesi di congedo per ogni figlio sono 12, se resta a casa anche il papà i mesi diventano 14… Risultato: 1 papà su 4 resta a casa ad occuparsi del bambino beneficiando del congedo di paternità per almeno due mesi…
Per noi è ancora fantascienza. La riforma del lavoro aveva previsto un magrissimo congedo di paternità obbligatorio di due giorni: più che altro un gesto simbolico.
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Le donne si lamentano della scarsità di asili nido e di strutture a sostegno delle mamme ma forse la soluzione potrebbe essere anche altrove: se i papà restassero a casa con i bebè? Se i congedi di paternità obbligatori acquisissero un peso sostanzioso? Non farebbe bene a tutti?
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I congedi di paternità obbligatori farebbero bene al bebè, al papà che potrebbe imparare a conoscere la sua creatura e a capire i problemi e le difficoltà di una mamma, provando di persona cosa vive una mamma quando cerca di conciliare lavoro e famiglia. Farebbe bene anche alla mamma che finalmente potrebbe rientrare un po’ prima al lavoro e… dulcis in fundo, forse, si sentirebbe capita… Tu cosa ne pensi?
I congedi di paternità parlano tedesco: in Germania i bebè restano a casa con il papà