Fare il bagnetto

INTIMITÀ PROFONDA

«Una rosa non ha bisogno di predicare. Si limita a diffondere il proprio profumo» la voce del Mahatma Gandhi tocca il cuore e ci apre a una riflessione. Insegnare a un bambino (e imparare!) l'arte sottile dell'esistenza è una questione molto vicina al concetto della rosa. Quando due esseri umani si sfiorano reciprocamente e la pelle entra in contatto, la reazione è immediata: si abbassano i sintomi legati a stress e ansia, la paura si calma, aumenta l'autostima. Fra le raccomandazioni del celebre ostetrico e ginecoloco francese Frédérick Leboyer, considerato l'ideatore del parto senza violenza, troviamo un consiglio importante per il benessere del bambino: «In questo oceano di novità, d'ignoto, bisogna fargli riprovare sensazioni passate che inducano pace e sicurezza. Questa pelle non ha dimenticato... Essere portati, cullati, carezzati, massaggiati, sono tutti nutrimenti per i bambini piccoli, indispensabili, come le vitamine, i sali minerali e le proteine, se non di più». Il corpo non dimentica: come il profumo di una rosa le esperienze che facciamo non passano solo attraverso ciò che diciamo, ma soprattutto impariamo da ciò che sentiamo. Il contatto di pelle favorisce le emozioni  positive e aiuta la sicurezza di sé. Ecco perché abbracciare i tuoi bambini fa bene alla  crescita... e ti rende più felice.

Il contatto di pelle fra mamme e bambini aumenta la felicità

Autostima, calore, puro piacere... per i piccoli. E per le mamme

 

Diventare mamma non è semplice. Il primo punto su cui lavorare? La tua consapevolezza. Imparare a nutrire la stima e sicurezza di sé ti aiuterà a gestire gli inevitabili momenti di ansia e tristezza, trovare nuove risorse… e iniziare a rispondere a chi pensa di avere sempre il consiglio giusto da elargire.

Dalla pelle alle emozioni

La pelle è il confine che ci separa dal mondo: barriera e frontiera, è una superficie ricca di terminazioni nervose. Incredibilmente sensibile, è il disco volante capace di trasportarci alla scoperta di sensazioni meravigliose e molto intense. Quando fai il bagnetto al tuo piccolo trasforma questo momento in un’esperienza sensoriale. Di sera, a luci basse, il bagnetto rappresenta un momento di estrema intimità, in grado di rilassare e accompagnare il bambino verso il sonno. Bastano 5 minuti, purché senza ansia, né senso del dovere. Regaliamoci questo tempo come una parentesi di dolcezza e vicinanza fra bambino e genitori, in cui siano presenti anche i papà. Osserva i tuoi movimenti. Sii dolce, evita la fretta e mntre lo fai… respira! Una respirazione calma e rilassata, in grado di arrivare al cuore, è ciò che permette di entrare in un contatto empatico profondo.

Vicinanza con il neonato

ISTINTO PRIMORDIALE

Hai notato che i bambini posizionati in una fascia porta bebè tendono a piangere meno? Negli ultimi anni abbiamo imparato a notare questo prezioso strumento alle mamme africane, tuttavia in molte società venivano utilizzavati metodi simili, per avere la libertà di portare con sé il piccolo e al tempo stesso potersi muovere. Per un bambino i nove mesi dentro la pancia della mamma rappresentano il primo contatto con la vita: un mondo ovattato, morbido e protetto. Ricordiamoci che i neonati non hanno vizi, bensì bisogni primari, che esprimono attraverso lo sguardo e la voce. La vicinanza e la percezione di un corpo caldo, vivo e presente costituiscono una necessità di vitale importanza, necessaria per combattere il senso di abbandono e spaesamento che un piccolo essere umano prova nei primi tentativi di esplorazione del mondo. L’ostacolo da combattere è il consiglio facile che spesso viene  da genitori e suoceri, o addirittura dal personale medico: abbracciare non è un vizio e tu sai come farlo. Il tuo intuito è la traccia da seguire. Per quale assurdo motivo una donna dovrebbe sentire su di sé la frustrazione di chi la ritiene incapace? La natura ha fatto sì che anche gli animali, una volta superato il momento drammatico della nascita, sappiano che cosa fare. È un richiamo primordiale, una questione di pelle: istinto.

Benefici del massaggio

ALLA SCOPERTA DEL CORPO

Trascorrere tempo insieme, osservare le sue reazioni, percepire la sua pelle e le sue emozioni ti aiuterà a conoscere tuo figlio. Usa i giorni dopo il parto per dedicarti a questo incontro d’amore, non importa quanto caos e disordine si creeranno in casa. In questi momenti la richiesta da fare a suocere, madri e amiche in preda al “Che cosa posso fare?” è suggerire di preparare qualche pasto in più, pronto da scongelare, oppure aiutare con le pulizie di casa. Impara a massaggiare il tuo bambino seguendo il tuo intuito. Non è solo questione di corsi o libri. Inizia a chiederti che cosa comunichi con il tuo modo di toccare e prova a sperimentare un approccio amorevole, calmo, rilassato. Con la punta di un dito accarezza le sue orecchie, la fronte, il nasino. Secondo diversi studi pubblicati sull’American Journal of Psychiatry una semplice carezza produce un rilascio immediato di ossitocina, ha effetti sulla pressione sanguigna e migliora la risposta del sistema immunitario.

Effetti di un abbraccio

APRIRSI ALLA FIDUCIA

Abbraccia i tuoi figli e fai in modo che i bambini possano sviluppare anche con il padre una relazione basata sulla comunicazione non verbale e sul potere delle emozioni. Baci e carezze stimolano lo sviluppo fisico, motorio, psicologico e affettivo del bambino, influenzando la sua risposta immunitaria e lo stato di salute, come stanno dimostrando le neuroscienze. Il contatto di pelle aiuta i genitori a conoscere e riconoscere i bisogni del piccolo, ha effetti positivi sullo sviluppo del cervello, allontana l’ansia e, nel tempo, contribuisce a migliorare l’autostima. Lasciati andare e ascolta le tue sensazioni, senza fretta. Il respiro e la frequenza cardiaca si calmano grazie a quel legame di profonda vicinanza che viene dall’epidermide: attraverso l’odore un cucciolo impara immediatamente a riconoscere le figure di riferimento e sapere di chi avere fiducia. Ritrovare il piacere e la necessità di un contatto profondo è ciò che può aiutare le mamme a diventare donne più felici e sicure di sé, in grado di trasmettere altrettanta sicurezza e gioia ai bambini. Un allenamento quotidiano all’intelligenza emotiva e a una relazione armoniosa con il corpo.

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