Massaggio infantile

Dopo i nove mesi vissuti in assoluta simbiosi, mamma e bebè hanno bisogno di ristabilire un contatto profondo. E il massaggio è il mezzo migliore per farlo. Non per niente se ne parla sempre di più e molti centri offrono l'opportunità di imparare questo meraviglioso modo di comunicare. "Il massaggio trasmette al bambino tutto l'amore che si prova per lui. E aiuta le mamme ad avere fiducia in se stesse, nelle loro capacità istintive di capire i bisogni del piccolo" racconta Maria Porcu, insegnante Aimi (Associazione italiana massaggio infantile). Ma le frizioni portano anche molti benefici fisici. Parecchi studi, infatti, confermano che le carezze regolarizzano le funzioni degli organi e aiutano a stimolare le difese immunitarie. Ecco i consigli sulle tecniche più nuove e sui movimenti giusti.

Guida al massaggio infantile

Aiutano a risolvere alcuni fastidi e permettono a mamma e bebè di instaurare un contatto speciale

E dopo il massaggio un bel bagnetto… se sei alle prime armi segui i nostri consigli!

Il momento migliore per il massaggio

È importante scegliere un ambiente tranquillo e sufficientemente riscaldato da permettere al bambino di stare nudo, staccare il telefono e abbassare le luci. Il  piccolo va coricato sopra il letto o su un tappeto morbido, non sul fasciatoio che lui collega a un momento diverso, quello del cambio. Per mettere a proprio agio il bambino, prima di cominciare è meglio abituarlo a un breve rituale preparatorio, facendogli vedere che si prende dell’olio e lo si sfrega sulle mani per scaldarle.  Con questo semplice gesto il bebè un po’ per volta impara a capire che cosa sta succedendo e a rilassarsi. Per la pelle del bebè si consiglia un olio vegetale, non minerale, come quello di mandorle, di germe di grano o d’argan spremuti a freddo. Non c’è una sequenza migliore o un modo “giusto” per accarezzare il piccolo, ma alcuni massaggi sono utili in situazioni particolari.

Se stenta ad addormentarsi

Si prende un piedino e si percorre con il polpastrello del pollice la pianta, dal tallone alla base delle dita, spostandosi alternativamente a destra e a sinistra ed  esercitando una lieve pressione. Bisogna ripetere questo movimento più volte su entrambi i piedi. Poi, si afferra ogni singolo dito muovendolo dolcemente in senso circolare. Infine, con l’indice appoggiato sulla pianta del piede, immediatamente sotto le dita, si esercitano delle piccole pressioni, spostandosi da qui al tallone e viceversa.

Se è nervoso

Quando il bambino è un po’ agitato, l’ideale è massaggiarlo sulla schiena. Si stende a pancia in giù e si appoggiano le mani sulla sua colonna vertebrale in senso  perpendicolare,spostandole avanti e indietro e seguendo la curva naturale del dorso. Bisogna partire dal sederino, per risalire fino alle spalle e infine scendere nuovamente. Poi, si afferrano con una mano i piedi del piccolo mentre con l’altra si scende lungo la schiena, percorrendo anche le gambe, fino alle caviglie. La  sequenza termina con il massaggio del “pettine”: si passano le dita di una mano allargate come fossero i denti di un pettine lungo la colonna. Il tocco deve essere prima deciso, poi sempre più leggero, fino a sembrare lo sfioramento di una piuma.

Se ha le coliche

Tormento di molti bebè fino ai 3 mesi di vita, le coliche si possono prevenire con il massaggio perché favorisce l’eliminazione dell’aria. La prima regola è frizionare l’addome sempre in senso orario, attorno all’ombelico, in modo da seguire la stessa direzione dell’intestino. La seconda è non farlo durante la colica: il dolore potrebbe peggiorare. Il massaggio si potrà eseguire invece, come prevenzione, a ogni cambio di pannolino, quindi 4-5 volte al giorno, per un paio di minuti.

Se è raffreddato

Bisogna appoggiare il pollice sopra la fronte e strofinarlo velocemente dal centro delle sopracciglia verso l’attaccatura dei capelli per circa 50 volte. Questo  massaggio aiuta ad alleviare il senso di pesantezza alla testa. Poi, si passa al nasino: con indice e medio aperti a forbice si disegnano dei cerchi intorno alle narici dal basso verso l’alto. Infine, si massaggiano le narici stesse. Al bambino farà bene, perché riuscirà a respirare meglio.

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