Omeopatia e allattamento

L'allattamento al seno è fondamentale nei primi mesi di vita del bambino: rafforza il legame con la mamma e gli fornisce tutti i principi nutritivi necessari alla crescita. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene indispensabile l'allattamento e si pone come obiettivo che almeno la metà dei bambini fino ai 6 mesi sia allattato esclusivamente al seno. In Italia però siamo ancora lontani da questo traguardo. Ma perché è così difficile avviare un buon allattamento? Spesso le neomamme non sono ben informate su quello che le aspetta dopo il parto. Il fastidio della montata lattea, il dolore delle prime poppate, le eventuali ragadi o la presunta scarsità di latte scoraggiano molte mamme che passano con facilità al latte artificiale o all'allattamento misto.
"Il latte materno contiene sostanze nutritive in quantità e qualità ottimali per lo sviluppo del neonato: grassi monoinsaturi, vitamine, proteine, sali minerali e anticorpi." spiega il dottor Tommaso Lovecchio, medico pediatra esperto in omeopatia. Vediamo insieme quali sono i rimedi omeopatici per i più comuni disturbi legati alle prime fasi dell'allattamento. Perché il "dovere" dell'allattamento si trasformi in un piacere condiviso da mamma e bambino!

Omeopatia e allattamento: un aiuto per mamma e neonato

Montata lattea, ragadi o coliche nel neonato... scopri i rimedi della medicina dolce

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 I vantaggi dell'omeopatia, la medicina complementare L'omeopatia non deve considerarsi alternativa

I vantaggi dell’omeopatia, la medicina complementare
L’omeopatia non deve considerarsi alternativa alla medicina “ufficiale”, ma complementare, va quindi a supportare in modo dolce i farmaci tradizionali. I vantaggi sono molteplici: l’omeopatia è in genere priva di effetti collaterali. Può essere somministrata quindi anche ai bambini molto piccoli, persino ai lattanti.
Può essere assunta anche contemporaneamente ai farmaci “classici”, poiché non prevede interazioni.
Inoltre le terapie omeopatiche nei bambini sono particolarmente vincenti perché i piccoli hanno un sistema immunitario più reattivo.

Montata lattea: i rimedi omeopatici

Dopo 3-5 giorni dal parto arriva la montata lattea. Un momento cruciale per il buon avvio dell’allattamento: a volte può essere scarsa, oppure molto dolorosa per la mamma. Come superare questa prima fase?
Se la montata lattea tarda a comparire puoi assumere Actaea racemosa 9 CH, un medicinale utilizzato durante il travaglio per favorire la dilatazione uterina. Serve, infatti, anche per indurre la montata lattea. Inoltre è indispensabile bere moltissima acqua o tisane e non costringere il seno in reggiseni fascianti. Meglio lasciarlo libero con vestiti morbidi che non costringano.
Se il seno è dolente e molto turgido ma il latte è scarso o addirittura assente, si consiglia Pulsatilla 9 CH.
Per stimolare la produzione di latte è indicato assumere Ricinus 5 CH, con posologia di 5 granuli prima di ogni poppata.
Mentre se si ha la necessità di riattivare un flusso di latte bloccato il rimedio è Urtica urens 9 CH.
Con la consulenza del dottor Tommaso Lovecchio, medico pediatra esperto in omeopatia.

L'omeopatia per curare o prevenire le ragadi

“Durante i primi mesi di allattamento, spesso si manifestano delle fessurazioni sulla cute del capezzolo. Il dolore può essere davvero intenso fino a indurre la neomamma a sospendere l’allattamento. Per evitare che compaiano, consiglio di lavare e asciugare bene l’area del capezzolo prima e dopo la poppata e di limitarne la durata.” consiglia il dottor Tommaso Lovecchio.
Quali sono i rimedi omeopatici se dovessero comparire delle dolorose ragadi?
Se la lesione tende a infettarsi e il dolore non permette l’allattamento sono utili Phytolacca 9 CH e Ratanhia 9 CH.
Se le ragadi sono estremamente dolenti anche solo sfiorandole il rimedio è Nitricum acidum 9 CH.
Se c’è secrezione di siero denso e si formano croste che, rimosse con la suzione si riformano velocemente, bisogna assumere Graphites 9 CH, un rimedio che aiuta la cicatrizzazione.
Se il dolore durante l’allattamento si propaga dai capezzoli a tutto il corpo, il medicinale indicato è Silicea 9 CH.

Con la consulenza del dottor Tommaso Lovecchio, medico pediatra esperto in omeopatia.

Le coliche gassose nel neonato: rimedi omeopatici

Non è solo la mamma a dover superare dei problemi durante l’allattamento. Anche il neonato può soffrire, a causa delle coliche gassose. Non è ancora del tutto chiaro il motivo dell’insorgere di questo problema, ma gli studiosi pensano che sia dovuto a intolleranza al lattosio o immaturità dell’apparato gastrointestinale. Ma anche da ansia nel piccolo, alimentazione sbagliata della mamma o fumo in gravidanza.
“Solitamente, le coliche tendono a passare dopo i 3 mesi del neonato anche se le crisi di pianto possono durare ore, con gambine e pugni irrigiditi e flatulenze dovute all’aria intrappolata nel pancino.” spiega il dottor Tommaso Lovecchio.
Come possiamo aiutare il bebè a superare questi dolorosi momenti?
Se i dolori sono forti e portano il piccolo a irrigidire la pancia e a stringere i pugni delle mani, si consiglia Colocynthis 9 CH (5 granuli ogni mezz’ora finché la colica non si esaurisce).
Podophyllum peltatum 5 CH è invece indicato quando è presente l’aria che viene espulsa con una scarica di feci liquide (tipiche dell’allattamento artificiale).
Se il bimbo piange disperato e arriva addirittura a vomitare e sudare freddo per il mal di pancia, meglio Aethusa cynapium 7 CH, indicato anche nel caso di coliche da intolleranza al latte e nel caso di feci verdastre e vischiose.
Se invece il lattante è irritabile, costipato e mangia troppo rapidamente con vomito forte e acido, il medicinale giusto è Nux vomica 9 CH.
Per il bebè che beve con avidità ed è aerofagico è ottimale la scelta di Argentum nitricum 9 CH.

Per somministrare i granuli ai bambini molto piccoli bisogna farli sciogliere in un cucchiaino d’acqua o in un biberon.

Con la consulenza del dottor Tommaso Lovecchio, medico pediatra esperto in omeopatia.

Come curare la crosta lattea

Un disturbo più lieve di ragadi e coliche gassose ma che comunque può essere la manifestazione di un disturbo nel lattante. “La crosta lattea è un disturbo tipico del lattante. In genere, compare nelle prime settimane di vita e provoca la formazione di squame unte di colore giallastro localizzate in prevalenza sul cuoio capelluto, ma anche in altre parti del corpo, che si presentano arrossate. Spesso l’origine può essere un’intolleranza alimentare alle proteine del latte o al lattosio.” spiega il dottor Lovecchio.
Si possono eliminare le crosticine dalla testa del bebè frizionandole con olio d’oliva o di mandorle dolci. Se questo disturbo è però associato a coliche gassose la mamma dovrebbe eliminare dalla sua dieta latticini o altri alimenti allergizzanti.
Anche in questi casi è utile l’omeopatia: “Calcarea carbonica 9 CH se il piccolo è di costituzione robusta, con fontanella ampia e presenta un temperamento piuttosto tranquillo. Mentre suggerisco Sulfur 9 CH se il bebè è piuttosto asciutto, con fontanella piccola e tendenzialmente irritabile.”

Con la consulenza del dottor Tommaso Lovecchio, medico pediatra esperto in omeopatia.

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