Il mappamondo dei giochi per bambini

  • 07 12 2011

Scoprire i giochi dei bambini degli altri paesi d’Europa e del resto del mondo e - perché no? - provare a farli anche voi.

Mappamondo

Un gioco che piace sempre ai bambini di tutto il mondo è il mappamondo… Si, perché il mappamondo può essere anche un gioco, adattissimo anche ai bambini più piccoli. Si comincia con lo scoprire che il pianeta terra gira, che la terra è tonda, che la terra è composta di tanti paesi, di mari, di oceani, di terre e montagne. Si impara poi che queste terre sono abitate da tanti bambini e ogni bambino ha le sue caratteristiche. Si raccontano storie fantastiche di mondi lontani e si scoprono i bambini asiatici con i loro tratti tipici e i loro giochi, i bambini europei, quelli africani, quelli eschimesi, ognuno con una sua montagna di giochi tipici che parlano di lui e della sua terra.

Si chiama FAN TAN ed è un gioco da tavolo da fare con i fagioli secchi, originario della Cina. Adatto ai bambini che sanno già (quasi) contare. Servono una scodella piena di fagioli secchi da mettere al centro del tavolo e un po’ di giocatori, non meno di quattro e non più di dieci. Ad ogni giocatore viene assegnato un numero. Il primo giocatore prende un po’ di fagioli dalla scodella e li distribuisce in numero uguale a tutti partecipanti. Quando i fagioli non bastano più per tutti i giocatori, si contano e il giocatore con il numero corrispondente a quello dei fagioli rimasti, ad esempio il numero tre, riceve un punto. Si rimettono poi tutti i fagioli nella scodella e si ricomincia il gioco. Vince il giocatore che riesce ad ottenere per primo dieci punti.

Evoca le notti vichinge il Kubb, un gioco originario dell’isola di Gotland. Lo giocavano dopo le battaglie i valorosi guerrieri. Adatto ai bambini a partire dai cinque, sei anni, il Kubb è un gioco a metà strada tra il bowling e le bocce.

Si gioca necessariamente all’aperto: il terreno rappresenta il campo di battaglia su cui si confrontano due squadre di giocatori che si combattono in nome del re. Nella versione baby, per bambini dai sei a dieci anni, in genere si riducono il numero di giocatori e le dimensioni del campo di battaglia: un Re, tre Kubb e quattro bastoni di lancio.

L’obbiettivo del gioco è fare cadere tutti i Kubb della squadra avversaria e, poi, il Re.

Il Cornhole, è un gioco originario della Germania, nel quale si utilizzano sacchetti riempiti di mais.

Lo scopo dei partecipanti è cercare di lanciare i sacchetti dentro una buca posta in una piattaforma di legno ad una distanza variabile, in genere da 6 a 10 metri.

Si dice che sia stato inventato da un certo Mathias Kuepermann, che osservando dei bambini che giocavano tirando delle grosse pietre in una buca, si inventò un sistema di gioco più sicuro ma altrettanto divertente e così riempi dei sacchetti con il grano e li sostituì alle pietre.

Si può fare anche artigianalmente, preparando a casa i sacchetti e utilizzando una grande cesta o una pentola al posto della buca.

Il Jenga è un gioco da tavola di origine africana (in swahili, jenga significa “costruisci!”), adatto ai bambini di qualsiasi età, anche ai più piccoli.

Si sistemano sul tavolo cinquanta blocchetti di legno, che possono essere quadrati o rettangolari, e si costruisce una grande torre. A turno, i giocatori devono sottrarre un blocchetto dalla torre cercando di non far cadere tutta la costruzione e rimetterlo in cima alla torre. Chi fa cascare la torre passa il turno. Vince l’ultimo giocatore che resta.

Lachoss è la versione creola del nostro “campana”.

Si gioca in almeno due giocatori, all’aria aperta. Servono un gesso e tanti sassolini quanti sono i giocatori. Bisogna disegnare su un terreno, con l’aiuto del gessetto, un rettangolo composto di otto quadrati. Un primo bambino lancerà un sassolino e dovrà raggiungere, con una gamba sola, saltando di quadrato in quadrato, il punto in cui è caduto il sassolino. Ogni volta che si mette la gamba per terra, si cede il passo all’altro giocatore che lancerà di nuovo il sassolino e farà il suo percorso. Vince chi per primo arriva in fondo alla campana.

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