Fertilità: cibi no

Quando si desidera un bambino, è bene adottare uno stile di vita più sano e sottoporsi alle analisi consigliate dal medico. Ovviamente, quando parliamo di stile di vita, non possiamo prescindere dall'alimentazione.

La dieta ideale per chi vuole rimanere incinta (ma non solo) prevede un apporto equilibrato di tutti i nutrienti necessari (carboidrati, proteine, grassi) nelle giuste dosi. Anche la quantità, infatti, ricopre un ruolo di primaria importanza: per restare incinta più facilmente, è meglio evitare sia la condizione di sovrappeso sia quella opposta, il sottopeso.

Tornare al peso forma è la scelta migliore per la salute, la linea e persino per la fertilità. Esistono, poi, alcuni cibi sconsigliati: dai grassi "cattivi" agli zuccheri, scopri cosa evitare quando desideri che il test sia presto positivo.

Fertilità: i cibi nemici

La dieta può aiutare moltissimo la fertilità. Scopri i cibi da limitare o evitare se desideri un bambino

Tra i consigli riguardanti la fertilità, non possono ovviamente mancare le indicazioni sulla dieta. Infatti, l’alimentazione gioca un ruolo chiave nell’aumentare (o diminuire) le probabilità di rimanere incinta. Se si desidera un test positivo, per esempio, bisogna fare attenzione al consumo di grassi saturi (e dunque ai livelli di colesterolo LDL, “cattivo”). Ma è bene evitare anche i picchi glicemici, quindi l’abuso di zuccheri. La dieta ideale quando si desidera diventare mamme, dovrebbe prevedere un apporto equilibrato di tutti i nutrienti (carboidrati, proteine, grassi) e un buon quantitativo di vegetali ricchi di vitamine (soprattutto di acido folico o vitamina B9) e minerali (calcio, ferro, magnesio, potassio). Da evitare anche il consumo di alcolici (soprattutto di superalcolici)

No al sovrappeso

Obiettivo peso forma

Raggiungere il peso forma, lo sappiamo, è un obiettivo necessario per mantenersi in buona salute, prima ancora che per restare in linea. Infatti, numerose malattie degenerative sono correlate proprio al sovrappeso e all‘obesità. Ma essere in forma è importante anche per la fertilità: chi desidera un bambino non dovrebbe essere né in sovrappeso, né in forte sottopeso.

Recenti studi hanno evidenziato che anche “soltanto” 10 kg in più del peso forma, influenzano negativamente la fertilità, dimezzando le probabilità di rimanere incinta.

L’obesità incide sulla fertilità proprio perché altera l’intero equilibrio ormonale dell’organismo e, negli ultimi anni, sovrappeso e obesità stanno diventando le prime cause di infertilità sia al femminile, sia al maschile.

Dunque attenzione alla bilancia e, in caso di sovrappeso, è consigliabile rivolgersi a un medico specialista per impostare la dieta migliore, personalizzata e calibrata sulle diverse esigenze e abitudini.

Grassi saturi

Attenta ai condimenti

Scegliere con cura e attenzione i cibi è un atto d’amore verso se stesse e, dunque, mangiare consapevolmente dovrebbe diventare un’abitudine a prescindere dal desiderio di maternità. Riguardo a quest’ultimo, la fertilità può essere compromessa anche dal consumo di alcuni alimenti sconsigliati. Tra questi, rientrano a pieno titolo i grassi saturi.

Si tratta di quel tipo di grassi che vanno ad aumentare i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL) nel sangue e a predisporre l’organismo a numerose patologie anche gravi: in primis, amplificando il rischio cardiovascolare. Questo tipo di grassi è nemico anche della fertilità. Tra i cibi da limitare drasticamente se si desidera un bambino, ci sono: carni grasse, burro, strutto, margarina, grassi vegetali idrogenati, fritture, panna, formaggi grassi.

Al contempo, sarebbe invece opportuno aumentare il consumo di grassi “buoni” (acidi grassi essenziali). Questi ultimi svolgono un’azione positiva per la fertilità e vanno anche a contrastare l’accumulo di colesterolo LDL nel sangue. I grassi “buoni” sono: olio EVO, olio di semi di girasole spremuto a freddo, olio di semi di lino spremuto a freddo, frutta secca, semi oleosi, pesce azzurro.

Zuccheri

No agli zuccheri semplici

I carboidrati dovrebbero rientrare a pieno titolo nel menu salutare di ogni giorno. Ma è importante che si tratti di carboidrati (ovvero zuccheri) a lento assorbimento (carboidrati complessi), meglio se integrali, per evitare pericolosi picchi glicemici. Anche la fertilità è influenzata negativamente dal consumo di zuccheri semplici (che contribuiscono, peraltro, al rischio di sovrappeso).

Una ricerca recente ha confermato che una dieta ricca di carboidrati semplici e/o raffinati, infatti, si associa a infertilità, aumentando del doppio le probabilità di avere cicli senza ovulazione (fonte: Chavarro et al, Eur J Clin Nutr. 2009).

Tutto ciò è dovuto proprio al picco gicemico causato dal consumo di zuccheri semplici. Queste impennate di glicemia, infatti, si ripercuotono negativamente sull’apparato riproduttivo e sulle funzioni ormonali.

Quindi, sarebbero da evitare: caramelle, succhi di frutta, zucchero (bianco, di canna), fruttosio, bibite gassate, cocktail analcolici, dolci e merendine confezionati, farine 00 (meglio le farine integrali o la farina di grano di tipo 2).

Alcolici

Meglio evitare l’alcol

Non solo durante la gravidanza e l’allattamento: gli alcolici sarebbero da evitare anche nel periodo dedicato al concepimento. L’alcol, infatti, influisce negativamente sulla fertilità.

Uno studio condotto dalla Reproductive Medicine Associates, e presentato all’American Society for Reproductive Medicine di Boston, sottolinea come anche tre bicchieri di vino alla settimana ridurrebbero le probabilità di restare incinta addirittura di due terzi.  

Ancor peggio se consideriamo i superalcolici, oltretutto vere e proprie bombe caloriche (calorie “vuote”, senza nutrimento). Dunque, se si desidera un bimbo, no agli alcolici (limitando drasticamente vino e birra, abolendo i superalcolici).

Sì, invece, alla dieta mediterranea che, se seguita correttamente, raddoppierebbe le probabilità di restare incinta. La dieta mediterranea corretta non consiste in un’abbuffata di pasta e pane, bensì in un elevato consumo di vegetali (verdura, legumi, frutta), pesce, olio EVO e carboidrati complessi.

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