Abbronzatura bambini, come comportarsi

Il sole è un prezioso alleato per la crescita dei bambini, aiuta infatti a rinforzare le ossa. Inoltre, i raggi solari possono risultare benefici anche per trattare alcune patologie dermatologiche come la dermatite atopica.

Però è sempre necessario proteggere al meglio la pelle dei più piccoli, con schermi solari elevati (SPF 50+) e waterproof, senza dimenticare le altre regole d'oro sull'esposizione al sole. Questi consigli sono dedicati all'epidermide dei bambini ma sono validi anche per gli adulti, soprattutto se la pelle è delicata e si desidera evitare la comparsa di macchie solari e rughe precoci.

Abbronzatura bambini: come proteggerli al meglio

Il sole fa bene alla crescita del tuo bambino, ma la pelle delicata dei più piccoli va protetta al meglio

 

Come scegliere e mettere la crema solare

Ripeti l’applicazione

Innanzitutto, la crema solare va applicata sempre e, soprattutto in caso di bambini, non viene tollerata la negligenza. Infatti, le scottature in età infantile (in modo specifico, nella prima infanzia) sono molto pericolose e predispongono a una maggiore probabilità di sviluppare forme di melanoma cutaneo in età adulta.

Il filtro solare dovrebbe quindi essere sempre adeguato, anche alla fine delle vacanze e quando la pelle sembra già scura, indicativamente lo schermo solare ideale per i bambini è un SPF 50+ (protezione molto alta). Inoltre, sono consigliabili i trattamenti solari “riflettenti” (respingono i raggi dannosi senza farli assorbire dalla pelle).

I prodotti dedicati specificatamente ai più piccoli sono la scelta migliore, soprattutto se si tratta di lattanti. Questi trattamenti solari (reperibili al supermercato, in farmacia e in parafarmacia) sono, infatti, privi di ingredienti potenzialmente irritanti (filtri chimici) e proteggono anche dalle forme più comuni di eritema.

Infine, esistono creme solari per bambini multifunzione: alcune formulazioni fungono, infatti, anche da repellenti nei confronti di meduse o zanzare tigre. La crema solare va spalmata, fino a completo assorbimento, almeno mezz’ora prima dell’esposizione solare e l’applicazione va ripetuta più volte durante la giornata.

Sempre dopo il bagno

Anche se la crema è waterproof, ripeti l’applicazione

Bagnarsi spesso, rinfrescandosi (soprattutto la testa), è una delle regole d’oro su sole e bambini. Infatti, questa semplice e divertente accortezza, previene pericolosi colpi di calore e insolazioni.

Dopo ogni bagno, in mare o in piscina, la crema solare va però sempre riapplicata. Tutto ciò vale anche nel caso in cui il prodotto sia waterproof, anche per le formulazioni resistenti all’acqua, comunque è bene ripetere l’applicazione per garantire la massima efficacia del trattamento.

Attenzione: prima di spalmare o spruzzare la crema solare, la pelle va risciacquata con acqua dolce da cloro e salsedine, per non incorrere in fastidiose irritazioni ed eritemi.

La crema che piace ai bambini

Protezione solare: anche sulla pelle già scura

Capita che alla fine delle vacanze, o in caso di pelle olivastra, si tralasci l’applicazione della crema solare ingannati dal fatto che l’epidermide del bambino sia già “scura”. Invece, il filtro solare va utilizzato sempre, persino sulla pelle molto abbronzata, perché impedisce che i raggi solari danneggino in profondità la cute.

I bambini, si sa, non amano particolarmente l’operazione-crema e non sono pochi coloro che si lasciano andare a interminabili capricci. Ma, come nel caso dei seggiolini in auto, è necessario mantenersi irremovibili e applicare sempre la crema solare.

Per facilitare il tutto, è bene procurarsi un prodotto che sia il più possibile gradito ai piccoli e che non richieda un’applicazione molto prolungata. Un’ottima soluzione sono gli spray solari colorati: blu, rosa, verdi o gialli, sono ritenuti divertenti anche dai bambini più difficili.

Cappellini, occhiali e magliette

Proteggi anche i momenti di gioco

Manipolare sabbia e acqua, costruire castelli e fare le formine…questi giochi da spiaggia sono il massimo del divertimento per i bambini più piccoli. Partite a calcio e racchettoni in riva al mare, invece, intrattengono i più grandicelli.

Ma sono proprio questi i momenti più a rischio per la salute della pelle. Infatti, quando i bambini trascorrono molto tempo in movimento sotto il sole, è importante proteggere maggiormente le zone clou (spalle, schiena, naso, piedi, collo). Perfetti gli stick solari coprenti da applicare sopra la crema solare abituale, in uno strato abbastanza spesso.

Per i bimbi molto piccoli, si rendono necessari anche cappellini e magliette in cotone di colore chiaro (meglio se interamente bianche). Da non dimenticare gli occhi: delicati, andrebbero sempre schermati dai raggi solari con lenti ad hoc per i bambini.

L'importanza delle pause

Pennichella, un toccasana per tutta la famiglia

L‘esposizione solare, soprattutto per quanto riguarda i bambini, dovrebbe essere limitata alle ore in cui raggi sono meno dannosi per la pelle. Quindi, gli orari migliori per restare in spiaggia, in piscina o in montagna al sole sono: al mattino presto fino alle 11 e poi dalle 17 in avanti.

Le ore centrali della giornata, invece, è meglio siano dedicate al riposino pomeridiano, a passeggiate in pineta o ad altre attività all’ombra. In generale, fino all’anno di età è bene evitare del tutto l’esposizione diretta al sole e, negli altri casi, è consigliabile iniziare con 5-10 minuti giornalieri. Dunque, mai dimenticarsi ombrelloni e comode tende da spiaggia, per riparare i piccoli di casa o concedersi rigeneranti sonnellini all’ombra.

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