Strategie salva coppia, come sopravvivere ai figli

Quando arriva un bambino (o si allarga la famiglia) tutti gli equilibri cambiano e la coppia, anche la più solida, è costretta a passare attraverso una prova ardua (a dir poco).

Ciò non significa che la nascita di un figlio sia un evento deleterio o negativo per la relazione di coppia, semplicemente la trasforma. E a questa trasformazione non va opposta una resistenza ostinata, bensì vanno adottate strategie che possano portare una certa dimensione di romanticismo anche tra urla forsennate da capricci e pause allattamento.

Una soluzione furba è imparare a cambiare prospettiva, apprendere una sorta di elasticità, iniziando a essere più indulgenti con se stessi. In fondo, essere genitore è faticoso e, anche le coppie che sembrano perfette, "dietro le quinte" spesso nascondono crepe non indifferenti. Meglio l'imperfezione: ampi spazi di felicità sono sempre possibili in mezzo al caos.

7 strategie salva coppia: sopravvivere ai figli

Essere genitori e vivere ancora come una coppia innamorata? Non è impossibile, tutto inizia dai piccoli gesti quotidiani

 

La mancanza di intimità

Una questione di spazi

Una delle prime conseguenze del nuovo ruolo genitoriale è la mancanza di intimità, o meglio, la diminuzione di quegli spazi dedicati alla coppia e l’occupazione totale del territorio da parte di minuscoli bebé, bambini più grandicelli o ragazzi in fase di crisi pre-adolescenziale perenne.

La sensazione, spesso, è quella di essere travolti all’improvviso da un uragano e di non riuscire più a uscirne. Come fare? Senza elaborare particolari teorie né progettare grandi rivoluzioni per riappropriarsi della vita di coppia, si inizia dalle abitudini quotidiane reinventandosi a poco a poco sia come singoli sia come coppia. La sorpresa è che a volte ci si riscopre anche più felici di prima.

Salutarsi sempre con un bacio

Un gesto spesso sottovalutato

Una delle prime sane e piacevoli abitudini che abbandona la coppia, causa figli e anni che passano, è il bacio quando ci si saluta (in casa ma anche fuori casa). Invece, baciarsi è la base di tutto: ci si dovrebbe baciare e abbracciare persino se si è arrabbiati.

Il contatto fisico è, spesso, più importante di mille spiegazioni o elucubrazioni mentali. Riscoprire l’istinto e il semplice piacere della vicinanza (fosse anche per un bacio lampo) è una strategia salva coppia efficace e semplice da mettere in atto ogni giorno.

Condividere i doveri familiari

Suddividere i compiti

Se quando arriva un bambino ogni incombenza pesa sulle spalle della mamma, chiaramente questo squilibrio andrà a riversarsi negativamente sulla relazione di coppia.

Infatti, se è sempre solo la mamma a non dormire, a svegliarsi per cambiare il bebé, a occuparsi dei compiti dei bambini e delle loro attività (si potrebbe continuare all’infinito), è facile che nasca un risentimento nei confronti del partner difficile da mettere a tacere e che, comunque, nel tempo tenderebbe a riemergere.

Come fare, dunque, a evitare tutto ciò? La soluzione è dividersi le incombenze familiari, compatibilmente con i propri impegni. Ciò non significa che se lavora solo il papà, la mamma si debba sentire in dovere di fare tutto quanto da sola. Tra le numerose priorità, pro-benessere e pro-coppia, rientra sicuramente il sonno: riappropriarsi del riposo notturno deve diventare una mission per la neomamma, da gestire con una solerte turnazione (se la mamma allatta al seno, il papà cambia il pannolino e culla il bebé per esempio).

Sfoga la frustrazione

Non tenere tutto dentro

Senza doverlo fare davanti ai figli, né in mezzo agli amici, sfogarsi però fa bene al proprio equilibrio psico-fisico nonché alla salute della coppia. Avete presente le donne-mamme dei film, gelide e imperturbabili anche se i bambini ne combinano di tutti i colori? Oltre a non esistere (forse) nel mondo reale, donne così inquietano perché sembrano dissociate da una dimensione umana che è inevitabile vivere.

Quando ci si sente sopraffare dalla stanchezza e dalla frustrazione (sentimento-tipo del ruolo genitoriale), è bene esprimersi con un pianto, una lettera o una chiacchierata. L’interlocutore può essere anche il partner stesso: raccontargli le proprie sensazioni, anche le più negative (sensazione di impotenza, presunta mancanza di istinto materno-paterno…), non farà di voi una mamma o un papà peggiore, anzi.

Cerca un'oasi di pace

Yoga e amiche

Quando gli impegni in famiglia e sul lavoro si accumulano, la vita richiede doti da supereroi. E, spesso, gli incontri con il partner diventano un mix di rabbia, lamentele e ripicche da stress. Invece, sarebbe bene che ciascuno si trovasse un’oasi personale di pace.

Qualche esempio? Running, yoga, caffé con le amiche, calcetto e birra con gli amici (questa combinazione resta una delle attività più gratificanti per il sesso maschile). In modo che ci si possa incontrare con animo diverso, con meno risentimento.

Attenzione: se lo fa soltanto uno dei due, l’effetto sarà esattamente l’opposto.

Fare i fidanzati

Cose da innamorati

Quando si hanno sedici anni ci si bacia ovunque, si sorride spesso, si scrivono lettere d’amore…Tutto ciò non è previsto nelle altre fasi della vita? Certo che sì, anche se si tende a riservare certe abitudini all‘età adolescenziale.

E si sbaglia: per stare bene insieme, è importante continuare a ritagliarsi spazi per piccole follie prive di qualsiasi tipo di significato “obbligato”. Un giro in bicicletta insieme, un gelato tenendosi per mano, un bacio rubato in mezzo alla folla. Ovviamente, la presenza dei figli non è prevista: in questi casi, subentra la necessità di un’ulteriore strategia, ovvero l’importanza di imparare a delegare e a fidarsi.

Brindare al proprio ruolo e a quello del partner

Farsi i complimenti, anche come genitori

Il complimento non è un vezzo, quando si è in coppia da un po’ di tempo. E, anche se il tempo e la mente sono assorbiti dai figli, è importante trovare un momento e le parole giuste per esprimere il proprio apprezzamento al partner, sia come persona sia come genitore.

Infatti, senitrsi dire dal partner che si sta facendo bene come mamma o papà, è davvero essenziale per sentirsi complici e giustamente apprezzati. La manifestazione di stima per il partner, anche espressa davanti al gruppo di amici comuni o alle rispettive famiglie, è un’iniezione di energia positiva per la coppia e per tutto il nucleo familiare.

Imparare a delegare

Baby sitter? Perché no

Uno dei motivi per cui, in coppia con figli, non si esce più da soli è che non si sa a chi lasciare i bambini. Effettivamente, non sempre ci sono i nonni e, se si pensa a una tata, non è sempre possibile poterne sostenere l‘impegno economico.

Però, per quanto riguarda quest’ultimo punto, si può decidere di dedicare almeno una serata al mese a un cinema (senza cartoni animati e bambini urlanti) o a un ristorante intimo (vietato scegliere quelli con grandi tavolate a misura di famiglia).

Non è facile, è vero, trovare la baby sitter ideale però non è nemmeno impresa impossibile. Spesso, le neomamme tentennano perché fanno fatica a separarsi dal proprio bimbo e non tanto per la tata in sé. Invece, è importante imparare a delegare, oggi alla baby sitter anche una tantum e domani all’asilo, per potersi riappropriare della dimensione di coppia. Trovare una persona di fiducia sarà più semplice chiedendo consiglio e referenze alle amiche già mamme da qualche anno.

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