Nella foto: ballerine Armani

Cécilia Sarkozy le porta con grande disinvoltura ai summit internazionali, per non surclassare in altezza il grintoso marito Nicolas, presidente della Repubblica francese. L'attrice Sarah Jessica Parker ne compra a dozzine a Parigi. La top Kate Moss e la diva Kirsten Dunst le sfoggiano con jeans e pantaloni stretti stretti. Le ballerine, cioè le scarpine ultrapiatte ispirate o derivate direttamente dalle calzature del balletto classico, fanno furore. D'estate e d'inverno.

 

Nella foto: ballerine Porselli

È merito della moda di quest'anno, che guarda di nuovo alla couture e all'eleganza, che sente la nostalgia dello stile Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany e del suo tubino nero di Givenchy portato, appunto, con scarpine rasoterra di vernice nera. È questo nuovo mood – che occhieggia anche allo chic sportivo di Jackie Kennedy, anche lei amante delle ballerine da portare coi pantaloni Capri – ad aver provocato il rilancio.

 

Nella foto: ballerine Hogan

E proprio nell'anno in cui, neanche a farlo apposta, delle ballerine si festeggia un corposo anniversario: 60 anni, portati meravigliosamente. Sì, perché la data di nascita ufficiale delle scarpine da ballo moderne si fa risalire al 1947, quando Rose Repetto, madre del grande danzatore e coreografo Roland Petit, ha creato delle calzature più morbide per quel suo ragazzo che lavorava dalla mattina alla sera faticando alla sbarra, impegnandosi nelle interminabili prove, incantando gli spettatori dell'Opéra di Parigi con le sue straordinarie pirouette ed entrechat. Sembra che Rose, per ammorbidire le scarpette di suo figlio, avesse scovato un accorgimento usato per la lavorazione dei guanti, aprendo così la strada alle ballerine utilizzabili anche dai non addetti ai lavori.

 

Nella foto: ballerine Ferragamo

«Nei primi anni Cinquanta» racconta Sara Piccolo Paci, storica della moda al Polimoda e all'università di Firenze «Salvatore Ferragamo brevetta una vera ballerina: è una décolletée senza lacci, piatta e dalla punta rotonda. La chiama Pompeion per citare le prime ballerine della storia, le caligae romane ottenute con un unico pezzo di stoffa e senza grande differenza tra destra e sinistra».

 

Nella foto: ballerin Geox

Nel 1954 esce il film Sabrina dove Audrey Hepburn, nei panni della timida figlia di uno chauffeur che va a Parigi per imparare i segreti dell'eleganza, indossa tailleurini e abiti sofisticati e calza scarpine basse. «Uno stile che ha fatto subito costume» continua la storica della moda Sara Piccolo Paci. «In questo stesso anno l'attrice americana incontra per la prima volta a Firenze Salvatore Ferragamo, che crea per lei la ballerina “Audrey” con tacco ultrapiatto e suola a conchiglia: un accorgimento ispirato ai mocassini degli indiani d’America che permette al tallone la massima comodità».

 

L'accessorio dei desideri

A Milano, intanto, Primo Porselli, figlio di Eugenio, inventore negli anni Venti del celebre negozio che fa le scarpette per tutte le étoile della Scala, comincia a produrre ballerine a suola intera di tutti i colori. «Tecnicamente» dice la nipote Vanna Porselli, attuale proprietaria del marchio «le ballerine da strada sono un'evoluzione della scarpa a mezza punta, rosa o nera, che i danzatori usano per fare gli esercizi e che è priva della punta dura.

Abbiamo allargato la pianta perché le danzatrici calzavano scarpette troppo strette, per dare l'effetto di un piede piccolo. Le nostre ballerine a suola lunga e a biscotto, cioè senza la forma della destra e della sinistra, sono le stesse di allora, fatte interamente a mano, dalla tranciatura della pelle fino alla scalfatura e alla bordatura». Piacciono moltissimo ad Afef, che ama farsele personalizzare in diversi colori, e alle sorelle Lavinia, Isabella e Beatrice Borromeo. Ma amano le ballerine Porselli anche la stilista Miuccia Prada, la cantante Ornella Vanoni e l'ambientalista Milly Moratti.

Nella foto: ballerine Miu Miu

 

Nella foto: ballerine Naj Oleari

Esportate in tutta Europa, vengono ordinate direttamente online dagli americani, appassionati consumatori dell'accessorio che chiamano Cinderella, Cenerentola. Un accessorio che d’altronde seduce tutti gli stilisti e le grandi firme della calzatura, da Armani a Miu Miu, da Hogan a Geox, da Sigerson Morrison a Marc Jacobs a Naj Oleari. Anche Elio Fiorucci ha disegnato per la sua linea Love Therapy otto modelli di ballerine: «In questo momento non c'è via di mezzo» dice il creativo. «Le scarpe o hanno tacchi altissimi di 10, 12 centimetri, o sono ultrapiatte, décolletée o al massimo con un cinturino. Noi le abbiamo volute in vernice nera, da portare con le gonne al ginocchio, in omaggio al nuovo chic. Anche se non dimenticherò mai – erano i primi anni Settanta – Jane Birkin con la mini e un paio di ballerine di tela a fiorellini Fiorucci: era fantastica».

 

Nella foto: ballerine Sigerson Morrison

Del resto, queste scarpette, che alcuni tacciano di poco sex appeal, dimenticando quale effetto facevano ai piedi di Brigitte Bardot nel film E Dio creò la donna, sono piene di charme. Come dimostra la passione per le ballerine delle principesse più glamour degli anni Settanta e Ottanta, Carolina di Monaco e lady Diana. E come dimostra l'immagine della “stangona” Nicole Kidman, che negli anni Novanta  indossa le Cinderellas anche per non svettare sul marito Tom Cruise. «Così basse, a contatto con la terra, le ballerine sono un simbolo di fecondità» dice la storica Sara Piccolo Paci. «Evocano un senso di libertà interiore, di femminilità. E poi diciamolo: sono comodissime».

 

Buon compleanno ballerine

Amate da attrici, principesse e first ladies, le scarpine rubate al mondo della danza compiono 60 anni. Un'età portata meravigliosamente: dal 1947 a oggi non c'è donna (e stilista) che abbia resistito al loro fascino. E pensare che sono state create per i piedi di un ragazzo

 

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