Le origini del Natale

Con le feste alle porte, l'annuale sfilata di panettoni e le città cosparse di luci è davvero difficile non sentire lo spirito del Natale. Ma quanti di noi conoscono ogni piccolo segreto di quest'antichissima tradizione?

Tradizioni e origini del Natale

Noto a tutti sotto il nome cristiano, il Natale deve le sue origini agli antichi popoli pagani, che nella notte del 21 Dicembre erano soliti dare inizio ad una serie di celebrazioni volte a festeggiare l’avvento del dio Sole.

Oggi, in seguito alla diffusione del cristianesimo e alla relativa dimenticanza delle antiche tradizioni, in pochi sanno di Yule e delle sue mitiche leggende. Ciononostante in ogni parte del mondo, pur senza saperlo, continuiamo ad usare gli stessi simboli un tempo appartenuti ai pagani.

Alla scoperta delle tradizioni

Il termine Yule veniva usato per esprimere il detto ‘Dies natalis soli invicti’ ovvero ‘il giorno di rinascita del sole invitto’ da cui in seguito fu estratto il termine Natale.

Volete conoscere le origini dell’albero? 

Quest’antica tradizione deriva dai pagani che usavano ornare i così detti alberi di Yule con decorazioni colorate e luccicanti, in grado si simboleggiare la presenza nel cielo, di sole luna e stelle alle quali venivano aggiunti piccoli oggetti in qualità di rappresentanti delle anime dei defunti ancora in viaggio verso la luce.

Restando in tema di piante, non si può non ricordare l’agrifoglio, presente in diverse composizioni e appeso molto spesso alle porte di ingresso. In questo caso l’usanza arriva dai celti, che ne facevano largo uso tenendone un ramoscello al di fuori delle proprie abitazioni al fine di scacciare gli spiriti maligni.

E come dimenticare il famoso vischio, utilizzato come scusa per strappare un bacio a chi ci sta a cuore! L’usanza arriva dalla mitologia norvegese, secondo la quale il dio della pace fu ucciso da un dardo di legno di vischio.

Disperati per la grave perdita, i genitori decisero di restituirgli il sacro dono della vita, donando una pianta di vischio alla dea dell’amore e stipulando con lei il patto secondo il quale chiunque si trovasse a passare sotto una piantina di vischio avrebbe dovuto ricevere un bacio

Il cibo e i suoi simboli

Per finire è giusto ricordare che anche il cibo ha il suo valore simbolico, per il quale ogni anno torna a presentarsi sulle nostre tavole in una ripetizione costante di ingredienti ormai considerati tipici del Natale. Questi alimenti, un tempo usati anche dagli antichi popoli ci arrivano da diverse tradizioni e portano con se svariate leggende.

Sicuramente non vi sarà sfuggita la simbologia di lenticchie e zamponi, usati per augurare benessere e ricchezza.

Anche l’uva passa serve allo stesso scopo, mentre il capitone se consumato in compagnia aiuta a rafforzare il legame gia presente tra i commensali.

Se invece avete un desiderio da esaudire, lavorate un dolce con farina di castagno o di mandorla, aggiungeteci della frutta secca e mangiatelo…

Infine è bene non trascurare il brindisi, perchè da antiche leggende sembra che ad ogni tintinnio dei bicchieri, specie se di cristallo, un soffio di fortuna, e alle volte addirittura un angelo, aleggeranno sopra le nostre teste.

 

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