Sindrome premestruale: tutto quello che devi sapere

La sindrome premestruale si manifesta in molte ragazze poco prima dell'arrivo del ciclo. Come riconoscerla? Come prevenirla? E come combatterla? Ecco tutto quello che è bene sapere su sintomi e dolori premestruali

Sindrome premestruale:  cos’è?

La sindrome premestruale è un disturbo che colpisce molte ragazze e circa il 25 per cento delle donne in età fertile. Si tratta di un insieme di sintomi (sia fisici che psicologici) che si presentano, puntualmente, nella cosidetta fase luteinica del ciclo mestruale. Sulla sindrome premestruale e sui fastidi che provoca, però, c’è ancora molta confusione, per questo è bene fare un po’ di chiarezza, per prendere maggiore confidenza con questo disturbo femminile, prevenirlo, evitarlo o combatterlo.

I cosiddetti sintomi premestruali sono molteplici e differiscono da donna a donna. Generalmente, però, la sindrome premestruale si manifesta con gonfiore e dolore al seno, gonfiore addominale, qualche dolore muscolare, stipsi, aumento di peso, mal di testa, nausea e con la comparsa di quegli antiestetici brufoletti.

Oltre ai dolori premestruali e agli altri fastidi sopra elencati, però la sindrome premestruale genera anche una lunga serie di sintomi psicologici: sbalzi di umore, insonnia, irritabilità, stanchezza, fame e voglia di zuccheri, ansia, nervosismo, tutte sensazioni di malessere che scompaiono, solitamente, con l’arrivo del ciclo.

Ogni ragazza vive in modo personale la fase premestruale e reagisce diversamente a questi sintomi, anche perché non in tutte hanno la stessa intensità. C’è chi riesce a controllarsi e a convivere con tali disturbi e chi, invece, nei giorni della sindrome premestruale li accusa in maniera pesante.

Sindrome premestruale quando inizia (e quanto dura)

La sindrome premestruale inizia circa 7-10 giorni prima dell’arrivo della mestruazione, nella cosiddetta fase luteinica del ciclo. Il 75 per cento delle donne in età fertile, in modo più o meno forte, iniziano ad avvertire i disturbi fisici e psichici sopra elencati. Da alcuni studi, infatti, sembrerebbe che solo il 25 per cento delle donne non avverta alcun cambiamento in questo periodo. Quanto dura la sindrome premestruale? Fino all’arrivo della mestruazione successiva; con il nuovo ciclo scompaiono immediatamente tutti i dolori premestruali che, si ripresenteranno, più puntuali che mai, circa 20 giorni dopo.

Sindrome premestruale cause

Non è solo una la causa che provoca la sindrome premestruale, ma sono diversi i fattori che causano i sintomi suddetti. Sicuramente influisce uno squilibrio ormonale, poiché circa 20 giorni dopo l’arrivo del ciclo, nel corpo della donna si innalza il livello di estrogeni e prolattina che provoca il dolore e il gonfiore del seno, la stipsi, il gonfiore addominale e, in alcuni casi, la formazione di ritenzione idrica. Sembra, inoltre, che la sindrome premestruale si manifesti in corrispondenza di una diminuzione di serotonina, causa di sbalzi d’umore, stati depressivi, insonnia.

Sindrome premestruale magnesio

Tra le cause principali della sindrome premestruale, inoltre, la più nota è senza dubbio la carenza di magnesio, la quale provoca mal di testa, dolori al basso ventre e crampi. Sembra che a provocare la carenza di magnesio sia la produzione eccessiva di ormoni nella fase che precede la mestruazione. Proprio per questo, infatti, a coloro che regolarmente soffrono di emicranie, dolori e crampi muscolari prima del ciclo, medici e ginecologi spesso consigliano integratori a base di magnesio.

Sindrome premestruale e nausea

Tra i disturbi più paralizzanti che la sindrome premestruale provoca, al primo posto c’è la nausea. Il continuo sentirsi stomacate, il non riuscire a mangiare nulla, il senso di vomito, perseguitano, per alcuni giorni del mese, un gran numero di ragazze, tutte quelle che sono particolarmente sensibili agli sbalzi ormonali. Per alleviare la nausea prima del ciclo, si può chiedere aiuto allo zenzero: berlo sottoforma di té, o in pillole, o aggiungerlo nella dieta quotidiana, può ridurre il senso di nausea; inoltre sarebbe meglio non eccedere con il caffè e con i cibi particolarmente grassi. Fate, piuttosto, scorpacciata di frutta fresca e secca, pesce, cereali e verdure e ne troverete giovamento.

Sindrome premestruale o gravidanza?

Alcune ragazze, quando iniziano ad avvertire, nausea, dolore al seno, gonfiore addominale, temono immediatamente di essere incinta. Ma come si può distinguere la sindrome premestruale da una gravidanza? Le differenze, in effetti, all’inizio, sono davvero minime, ed è difficile riuscire a capire in quale situazione ci si trovi, anche perchè i sintomi possono cambiare moltissimo da donna a donna in entrambe le situazioni. Diciamo che, se avete usato sempre dei metodi contraccettivi potrete essere quasi certe di trovarvi nella prima situazione, ma a rivelarvi la verità sarà solo l’arrivo (o l’assenza) del ciclo mestruale.

La sindrome premestruale si può combattere in vari modi e grazie ad una serie di rimedi. Quando il medico lo ritiene necessario può prescrivere degli integratori alimentari a base di magnesio (come già anticipato), di calcio, di potassio, di vitamina C ed E. Nei casi più gravi, quando la donna non riesce proprio ad affrontare la quotidianità a causa della sindrome premestruale, vengono prescritti dei farmaci e delle cure. Generalmente però sono i rimedi naturali quelli più consigliati per affrontare e combattere la sindrome premestruale.

Per combattere e lenire i dolori premestruali, gli esperti suggeriscono l’utilizzo di erbe e oli essenziali, come olio di enotera, o di ginkgo biloba. Come già detto anche lo zenzero è un toccasana contro la nausea provocata dalla sindrome premestruale.

In generale è bene seguire un’alimentazione sana e corretta, ricca di carboidrati (pasta, riso, cereali, pane, patate, etc.), che aumentano la serotonina allontanando depressione e sbalzi di umore, ricca di pesce, poiché l’omega 3 diminuisce il rischio di crampi all’utero e ricca di sali minerali (soprattutto calcio e magnesio) presenti in molti alimenti (banane, spinaci, carciofi, prezzemolo, cereali, etc.).

Anche lo svolgimento di attività fisica, la meditazione e, in generale, la conduzione di una vita non eccessivamente stressata (e stressante) diminuiscono l’intensità dei disturbi da sindrome premestruale.

Riepilogando, dunque, esistono dei modi per evitare, o quanto meno per alleviare, i tipici dolori e sintomi premestruali: seguire una dieta completa e sana, facendo attenzione a non esagerare con il sale, i grassi, i fritti e le bevande a base di caffeina. Conducendo una vita il quanto più possibile regolare, senza troppi vizi (alcol, fumo) e ritagliandosi una parentesi sportiva: bastano anche 10-20 minuti di attività fisica (palestra, corsa, bici) 3 volte a settimana per stare meglio. Lo sport, infatti, aiuta a scaricare la tensione, a superare depressione e sbalzi di umore e, se svolto all’aria aperta, aiuta anche a combattere nausea, mal di testa e crampi.

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