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Misha Barton, icona di stile: si innamora solo di uomini brutti

Ha fatto impazzire milioni di teenager (come Marissa nel telefilm

The O.C.). È un'icona glam (tanto da diventare la testimonial di una nuova linea per capelli). Però i ragazzi la giovane diva li sceglie per l'intelligenza, dice. Chissà se è per questo che ora non ha un fidanzato

di Nanni Delbecchi

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17.05.2009

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Mischa Barton nasce a Londra il 24 gennaio 1986. La sua famiglia si trasferisce a New York quando lei ha 4 anni. Nel 1995 Mischa inizia a recitare a teatro. Lo stesso anno debutta al cinema con Polio Water. Da allora appare in molti film, tra cui Notting Hill, ed è tra i protagonisti di pellicole come Closing the ring e Decameron Pie (entrambe del 2007). La sua interpretazione più celebre è quella di Marissa Cooper nella popolare serie tv The O.C.

Guindani
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La pioggerellina di aprile picchia più uggiosa che argentina sui cristalli e sugli acciai della terrazza coperta di un negozio di design molto milanese e molto hi-tech. La nuovissima linea Herbal Essences, "essenze di piacere per i tuoi capelli", è schierata sull'attenti sopra tanti parallelepipedi colorati. La giovane testimonial dei balsami e degli shampoo se ne sta sopra un divanetto di velluto rosso, ma seduta a gambe incrociate, nella posizione del loto. Strano contrasto, tra il fatale e il post hippie, con cui Mischa Barton accoglie fotografi e giornalisti. Contrasto presente anche nel complesso look, che ci facciamo illustrare dalla diretta interessata.

Nella foto: Mischa Barton, che ora è single, insieme al suo ex fidanzato Cisco Adler, leader della band Whitestarr (2007)

Grazia Neri
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«Questa è una camicia a scacchi anni Settanta che fa parte della mia collezione di capi vintage» (nel mostrarla, lo scollo al quarto bottone si fa ancora più abissale). «Questi sono pantaloni in seta di foggia indiana» (Mischa si alza in piedi e accenna un paio di passi da sfilata, con fare professionale). «E questi sono i sandali a stiletto di Louis Vuitton di cui è stata testimonial Madonna. Lei per me è una garanzia». Un insieme all'altezza della sua fama per questa bella ragazza inglese che, da teenager, ha fatto palpitare i coetanei sotto le spoglie di Marissa Cooper nel serial televisivo The O.C. e ora, a 23 anni, alterna gli impegni di attrice a quelli di icona fashion, dando filo da torcere a rivali come Victoria Beckham e Paris Hilton: «Credo che il segreto per raggiungere un proprio stile sia mescolare i capi più diversi. Certo, è più rischioso del total look, ma senza un po' di rischio non c'è personalità».

Nella foto: Mischa Barton, che ora è single, insieme al suo ex fidanzato Brandon Davis, erede di una famiglia di petrolieri. La loro storia si è chiusa nel 2004.

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Non ti è venuta voglia di disegnare una tua collezione?
«Per ora ho fatto solo piccole cose, mi accontento di sfilare in passerella e di essere creativa in ciò che indosso. Non mi vesto mai allo stesso modo. Conta l'umore della giornata e mi aiuta la vita che faccio, sempre in movimento».
Viaggiare ti ispira?
«Moltissimo, e ho avuto la fortuna di poter andare in giro per il mondo fin da quando sono nata. A 4 anni mi sono spostata da Londra a New York, e ora vivo con i miei a Los Angeles, dove mi trovo benissimo. A Parigi ho scoperto lo stile bohémien, mentre quando sono tornata a Londra mi sono innamorata degli anni Sessanta e Settanta».
Che, se non sbaglio, sono i tuoi anni preferiti.
«Non sbagli. Ho cominciato a fare collezione di accessori di quel periodo rubandoli a mia mamma. Che invidia!».

Nella foto: La Barton nel serial cult The O.C. in cui, dal 2003 al 2006, ha vestito i panni di Marissa Cooper.

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Davvero invidi la generazione dei tuoi genitori?
«Gli anni Sessanta hanno portato un enorme cambiamento nella società, credo che essere giovani allora sia stato entusiasmante. La libertà era una conquista, c'era anche più mistero. Oggi invece abbiamo tutto, e troppo in fretta».
Strane nostalgie per una ragazza che è stata un simbolo dei teenager del nuovo millennio.
«Ma io non mi sento così moderna. Con la tecnologia sono negata e litigo quotidianamente con il computer. Per fortuna c'è il mio Blackberry, lui mi ha salvato più volte la vita».
Moda a parte, non senti la responsabilità di essere un modello per i tuoi coetanei?
«Naturalmente sì, però vivo anche un conflitto tutto mio. Purtroppo la gente fa una gran fatica a separare la persona che sei dai personaggi che ti trovi a interpretare».

Nella foto: In una scena di Closing the ring del 2007.

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Ti riferisci a Marissa Cooper?
«Soprattutto a lei. The O.C. è stata un'esperienza meravigliosa, ma chiudere con Marissa è stata una liberazione. E credo che anche lei sia felice di essersi liberata di me!».
Non c'è nemmeno una cosa in cui ti manca?
«Mi manca l'esperienza professionale. Avevo 16 anni quando ho cominciato ed è stato tutto così travolgente. Ma io sono totalmente diversa da Marissa, non ho nemmeno mai vissuto in quartieri simili a quelli della serie. D'altra parte sono stata scelta perché volevano una ragazza dalla personalità forte, che potesse dominare un personaggio così fragile. Infatti, da quando la serie si è conclusa, il mio percorso di attrice è completamente diverso».

Nella foto: Decameron Pie, film ambientato nella Firenze ai tempi del Boccaccio.

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Quali sono i film in cui ti vedremo?
«Ho da poco finito di girare Assassination of a High School President, con Bruce Willis, e Bhopal, con Martin Sheen, ma non so quando saranno distribuiti. E in questi giorni sto girando la puntata pilota di un serial tv intitolato A beautiful life, imperniato sulla vita di alcune modelle che vivono a Manhattan».
A quale diva ti piacerebbe assomigliare?
«Amo le icone degli anni Sessanta, come Anita Pallenberg o Marianne Faithfull. Ma oggi è difficile fare nomi perché viviamo una situazione senza precedenti. Spesso le offerte migliori arrivano dalla tv piuttosto che dal cinema. E ti assicuro che lavorare in televisione, con i copioni da imparare due giorni prima di girare una puntata, è molto duro».

Nella foto: Nella dark comedy Assassination of a High School President.

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Se non hai modelli esterni, dimmi almeno la parte del tuo corpo che ti piace di più (segue un silenzio improvviso e quasi miracoloso, considerando la parlantina torrenziale di cui Mischa è dotata).
«I capelli».
Non è che ti sei ricordata di essere qui come testimonial di uno shampoo?
«Ma no. I capelli sono quelli con cui si può giocare di più, e si possono cambiare più spesso».
E in un uomo, quale parte del corpo ti seduce? (altra pausa, ma decisamente più breve).
«La testa».
Anche se è calvo?
«Ma cosa hai capito! La testa per quello che c'è dentro. Infatti a me piacciono solo uomini brutti».

Nella foto: Nel thriller psicologico Walled in, di cui ha appena terminato le riprese.

 

Riproduzione riservata
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