Come fare il nodo alla cravatta (dritte per lui e per lei)

La cravatta è quel punto in cui cade l'occhio quando si osserva l'outfit di un uomo: sei sicuro di saper fare un nodo perfetto? Ecco qualche dritta utile e pratica, per lui ma anche per lei, per indossare la cravatta in modo impeccabile!

Come fare il nodo alla cravatta: un vero dilemma che attanaglia da sempre uomini e, perché no, anche donne. Mentre però le seconde hanno a disposizione molti accessori ed il make-up a rivelarne la personalità e a rifinirne il look, l’uomo ha a disposizione sicuramente meno elementi di stile e il principale è proprio la cravatta, un accessorio di grande impatto: tessuto, colore, fantasia, spessore, modo di annodarla e abbinarla rivelano il carattere, la personalità e lo stile di un uomo. Una curiosità: sapevate che al Nord, Centro e Sud Italia si possono distinguere 3 stili di nodi e cravatte differenti e ricorrenti? Se al nord si è più conservatori a livello di colori e il nodo è solitamente più sottile e ben stretto, al centro le cravatte sono più “pompose” con nodi più larghi e voluminosi ed uno spessore della cravatta più ampio. Infine al Sud sono iper-colorate, originali a livello di fantasie, più spesse e si usano nodi molto larghi.

Proporzioni del nodo e lunghezza della cravatta

I modi per annodare una cravatta sono molti, ma quelli più comuni ed utilizzati nella quotidianità sono 3. Prima di scegliere quale nodo vi aggrada più, fate attenzione a 2 cose: di avere la camicia col colletto da cravatta e di proporzionare il nodo al viso. Esempio: un viso dai tratti somatici importanti e grandi vorrà un nodo altrettanto importante perché un nodo piccolo e sottile non sarebbe armonico; viceversa un viso dai tratti somatici piccoli e sottili vuole un nodo medio-piccolo che non lo sovrasti. Prima della questione stilistica è sempre bene strizzare l’occhio alle proporzioni! Altro fattore da tenere in considerazione quando si fa il nodo è la lunghezza della cravatta: non importa quante volte dovrete rifarlo, non c’è nulla di più sgraziato che una cravatta troppo corta che arriva a metà pancia, o troppo lunga che supera in lunghezza la fibbia della cintura.
La cravatta dalla lunghezza perfetta deve arrivare a toccare la fibbia della cintura.

Come impostare il nodo

Appoggia la cravatta intorno al collo facendo in modo che il lembo più stretto arrivi appena sopra la cintura, e che il lembo più largo la superi di circa 30 cm. Se sei destrorso terrai il lembo più largo a destra, se invece sei mancino a sinistra. Il nodo, una volta fatto, va sempre controllato e sistemato bene al centro, in modo che aderisca completamente alla V rovesciata che si apre sotto al colletto: non si dovrebbe vedere il primo bottone della camicia. Non c’è cosa più fastidiosa che vedere un nodo della cravatta storto e non aderente al colletto. Infine, dopo aver controllato il nodo e la sua posizione, assicurati di altre due cose importanti: che la punta della cravatta tocchi la fibbia della cintura, e che il lembo più sottile sia nascosto da quello più grande e non fuoriesca. Se così non è, il nodo va rifatto da capo!
Sono in media 6 i passaggi che si devono fare per annodare la cravatta nelle 3 tipologie di nodo più comuni, vediamoli.

Il nodo semplice e doppio semplice

Incrocia i due lembi, portando quello più spesso davanti a quello più sottile. Fai ruotare il lembo più spesso di uno (semplice) o due (doppio semplice) giri intorno al lembo più sottile. Infila il lembo più spesso nella “tasca” che si è creata facendo i due giri, e tira il nodo creato verso l’alto, stringendolo intorno al collo. Il nodo semplice si presenta medio-piccolo (dipende anche dal tessuto della cravatta), e tende ad essere spostato su un lato, quindi va sempre riposizionato bene al centro. E’ si il nodo più classico e semplice da fare ma non a tutti piace, proprio perché rimane più sottile e leggermente storto. Se preferisci un nodo più corposo e centrato, devi optare per un nodo mezzo Windsor.

Il nodo mezzo Windsor

Questo nodo si fa quando si ha una camicia dal collo molto aperto, che va colmato con un nodo più voluminoso di quello semplice, o perché piace l’idea di un nodo più centrato e grosso. Effettivamente se hai un viso importante con tratti somatici grandi un nodo di questo tipo si equilibra bene al viso.
Per fare un mezzo Windsor il lembo piccolo della cravatta deve arrivare ad altezza del 5° bottone della camicia. Il lembo grande va poi fatto passare incrociandolo davanti a quello più sottile, e fatto girare intorno. A questo punto porta in alto il lembo grande che deve “scavalcare” la V che si è creata, e poi arrotolalo di un giro da sinistra a destra. Infine inserisci il lembo grande nella “tasca” formatasi da quest’ultimo giro che hai fatto, e regola il nodo facendo leva sul lembo piccolo, e tirandolo verso l’alto.
Su uomini molto alti il windsor potrebbe essere il nodo meno adatto perché essendo un nodo doppio viene “consumato” più velocemente nella sua lunghezza, che pertanto potrebbe risultare troppo corta dopo essere stata annodata.
Appena sotto a questo nodo dovrebbe formarsi una piccola fossetta, che è un vezzo che rende la cravatta più “lussuosa” dal momento che il movimento di chiari e scuri e di luci e ombre del tessuto, ne mettono in evidenza le qualità e la trama. Se il tessuto di cui è fatta la cravatta è però troppo sottile e liscio, come ad esempio la seta, la fossetta non tiene a lungo, funziona meglio nel momento in cui la cravatta è di un materiale più “operato”, tipo il jacquard.

La cravatta per lei

Già nel XIX secolo le donne indossavano al pari degli uomini una sorta di cravatta che si chiamava Lavallière (dalla Duchessa di La Vallière), che si presentava come un fiocco con i lembi lunghi, quindi tutto sommato la donna non è nuova all’uso di questo accessorio che si crede prettamente maschile!
La cravatta come la intendiamo oggi viene indossata anche sui Red Carpet dalle star più anticonformiste e modaiole: una su tutte Victoria Beckham, che l’ha indossò magistralmente e in modo super sexy, senza camicia in total look nero, alla serata di lancio della sua collezione di Jeans “dVb” nel 2015.
La cravatta indossata da una donna è un vezzo che vuole un nodo meno formale e stretto di quello maschile (a meno che tu non sia una discendente di Marlene Dietrich!), quindi un nodo semplice da lasciare leggermente morbido funziona benissimo ad esempio su un tailleur con blazer e pantalone palazzo, per completare un look androgino e sexy. Oppure opta per una cravatta lasciata aperta come se fossi uscita di casa dimenticandoti di annodarla. Tutto il resto potrebbe fare un po’ effetto cameriera a teatro, meglio non rischiare!
Le signore che hanno occasioni da gran soirée possono prendere in considerazione la variante “cravatta-gioiello”, cioè una sorta di cravatta-collana che ha la forma di una cravatta maschile, ma di fatto è una trama ricoperta di cristalli…per un effetto wow assicurato.

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