In tempi passati, oggi quanto mai nostalgici, erano Jacqueline Kennedy (poi Onassis), Grace Kelly o Audrey Hepburn ad essere il simbolo dello stile bon ton. L’espressione è stata coniata in Francia (patria, almeno un tempo, della buona educazione) ed è usata, ancora oggi, per indicare innanzitutto modi e comportamenti eleganti e raffinati, ma diventata successivamente il metodo più corretto per definire quello stile senza tempo (nel senso che ciclicamente viene rispolverato dagli stilisti) che piace a mamma, nonne e sempre più anche alle ragazzine. Un outfit che prevede pencil-skirt, camicie con rouche o T-shirt debitamente ricamate, pantaloni rigorosamente a sigaretta e tacco 7 (8 al massimo) oppure ballerine. D’altro canto esiste scarpa più bon ton della ballerina?

Di giorno pezzi classici e facili

Le passerelle che dettano le tendenze della prossima stagione primavera-estate raccontano di un tuffo in un mare di raffinatezza, essenzialità e sobrietà come non se ne vedeva da tempo. Gli stilisti hanno puntato tutto (o quasi) su uno stile bon ton chic che attinge dalla classica allure di ieri, consapevolmente mixata alle modernità e originalità dei nostri giorni per quello che è risultato essere un matrimonio perfetto. Per uno stile retrò più moderno che mai!

No alla lingerie a vista

Per il giorno occorre puntare sulla sobrietà. Motivo per cui è bandita la lingerie a vista e soprattutto a contrasto: fate incetta di completini cipria o nude che si adattano ad ogni situazione. Insomma, come dicono gli inglesi “Ciò che è intimo deve rimanere tale” e questo vale in tutti i campi.
Fino al tramonto lasciate nell’armadio anche minigonne e top scollati, così come gioielli e bigiotteria troppo vistosa.

I pezzi immancabili dello stile bon ton

Cosa non può mancare di ciò che abbiamo visto in sfilata? Un tubino, non nero ma dalle nuance pastello; un tailleur classico; un paio di gonne a matita, una leggermente sopra il ginocchio e l’altra rigorosamente sotto, scelte magari in versione black e pop; un panta a sigaretta, magari abbinato a un gilet; una classica camicia bianca (anche l’azzurro e il jeans sono sdoganati dal galateo) da portare con le maniche arrotolate; un paio di ballerine blu, marroni o nere e una dècolleté nude da poter indossare tutti i giorni; un blazer blu (o nero se preferite) e un trench color sabbia (o cappotto cammello).

Sfogliate la gallery per scoprire come gli stilisti hanno abbinato sapientemente questi tradizionali pezzi del guardaroba.

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Eleganza e semplicità per la sera

La sera un abito a sottoveste rientrato prepotentemente a casa dagli anni Novanta e inizi Duemila è quello che vi serve. Da portare con una giacca appoggiata delicatamente sulle spalle oppure un microcardigan o un pull in cachemire oversize. Via libera poi ai foulard da usare su borsette (ricordatevi: meglio no-brand che contraffatte!) a modi cerchietto, intorno al collo o come cintura. E poi tacchi, tacchi e tacchi: mai oltre i 10 centimetri ma di qualsiasi colore abbiate voglia.

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