Alcune razze di gatti sono molto socievoli, ma tutti i mici possono farci buona compagnia. L’importante è stabilire un legame affettivo di cui nessuno dei due potrà più fare a meno
Vivere la quotidianità accanto a un animale che ami stare in nostra compagnia è diventato ancora più importante, soprattutto da quando la pandemia ci ha costretto a nuove solitudini e a tante incertezze. Non sorprende, dunque, che un gatto come lo Scottish Fold, con la sua faccia tonda e le orecchie piegate, sia il preferito di questi tempi (dati webmedia Wamiz 2021) insieme al Gatto del Bengala e al British Shorthair: tutti e tre hanno un carattere docile e, per natura, sono festosi ed equilibrati.
Ma bisogna proprio puntare a un micio extra-lusso per avere accanto un pet affettuoso? Assolutamente no perché va sfatato il mito che il gatto sia un animale asociale e solitario. Come noi prova emozioni ed è ormai appurato che, quando vive in casa, trae davvero piacere dalla nostra compagnia, ama interagire e soffre nel caso di lunghe separazioni. E per aiutarlo a esprimere la sua affettività noi possiamo fare molto.
Il gioco rinforza il rapporto
Il micio che entra in famiglia quando è piccolo, si abituerà più facilmente a essere socievole se la casa è spesso aperta agli amici: sentirà odori differenti dal nostro, si abituerà alla presenza di altre persone e non le vivrà come un’invasione, ma come parte di un “clan”.
Se invece il gatto è già adulto, si può migliorare la sua capacità di interagire con noi aumentando il tempo passato a giocare insieme, perché il gioco è lo strumento con cui mamma gatta educa i piccoli. Dedicare almeno 15 minuti al giorno all’attività ludica aiuta il gatto a stabilire un buon feeling con chi lo circonda. Inventare giochi diversi, poi, è fondamentale per stimolare la sua sfera cognitiva e quindi il benessere che prova stando in nostra compagnia. Con il tappeto sensoriale multi-attività, per esempio, può nascondersi e uscire all’improvviso (lo strato è doppio) o trovare, attraverso i buchi, la pallina che hai sotterrato. Su kashop.it ce n’è uno con il velcro, per costruire scenari sempre nuovi.
Chi parlare con il suo gatto stabilisce un legame di comunicazione che tranquillizza l’animale e favorisce la vicinanza fisica. A questo proposito, ricordati però di non urlare: i mici hanno un udito molto più sensibile del nostro e ogni voce acuta o a volume troppo alto li innervosisce e li spinge ad allontanarsi.
Se lo spazio è su misura il gatto diventa più amichevole
Gli anglosassoni parlano di home catification, cioè di una casa su misura per soddisfare meglio le esigenze del micio e renderlo più affabile. È dimostrato, per esempio, che la possibilità di muoversi verso l’alto rende il gatto più felice, perché lo stimola a esplorare il territorio migliorando la convivenza. Ben vengano dunque palestre tiragraffi, ponti tibetani e mensole da muro. Su habicat.it, per esempio, trovi proposte di design e realizzate con materiali green.