Sono bastati pochi giorni per far schizzare il film Rebecca di Ben Wheatley in cima alla classifica dei titoli più visti su Netflix. Il regista non aveva nessuna intenzione di misurarsi né con il bestseller di Daphne du Maurier né con il capolavoro che valse a Hitchcock l’Oscar nel 1940. Così ha concentrato la sua attenzione sulla cura dei costumi che, da soli, valgono la visione. Se non l’hai ancora fatto, concediti una serata in compagnia di Lily James, Armie Hammer e Kristin Scott Thomas, e resta incantata di fronte a quelle mise di elegante e irresistibile semplicità.

Lily James Rebecca
La versione glam
Dopo il memorabile film di Alfred Hitchcock (1940), Rebecca torna nell’edizione di Ben Wheatley. Mrs. de Winter è Lily James, Max de Winter Armie Hammer e Danvers, la gelida governante, ha il volto di Kristin Scott Thomas.

Gli anni ’30 tornano attuali

Niente spoiler sulla tramma, ma sugli abiti vogliamo raccontarti tutto. Il costumista Julian Day ha sviluppato i look di Lily James (alias Mrs. de Winter), considerando una precisa epoca ma soprattutto i tratti psicologici della protagonista e la sua evoluzione. Così, se nelle prime scene la vediamo, semplice e a tratti un po’ goffa, in un tailleur di lana marrone, quando si innamora sprizza di stampe floreali (provenienti dagli archivi di Liberty London). Una volta sposata, eccola nei panni di un’aristocratica signora in twin-set e giri di perle.

Julian Day si è ispirato ai memorabili tailleur di Coco Chanel, alle giacche in tweed di Wallis Simpson, duchessa di Windsor, e ai look di attrici che hanno fatto la storia di Hollywood come Greta Garbo, Katherine Hepburn, Marlene Dietrich. Donne che hanno rivoluzionato l’abbigliamento femminile a suon di pantaloni larghi, bluse di seta e baschi appoggiati sui capelli. Uno stile che, a distanza di quasi un secolo, è attuale più che mai e che, soprattutto, piace ancora tanto.

La cura di sé dà sicurezza

Sostiene Anna Turcato, style strategist e insegnante di Storia della moda, che quando non sappiamo che pesci pigliare, la semplicità ci viene sempre in soccorso. Ma i capi indossati nel remake di Rebecca non hanno solo linee basiche: conservano un magnifico rigore capace di rassicurarci quando non abbiamo certezze. «Non è un caso se ci sentiamo attratte dalla moda di un’epoca che traghettava verso la seconda guerra mondiale. I tailleur maschili dalle spalle strutturate, i cappotti ampi, i cappelli anche di ispirazione militare piacciono oggi, periodo instabile, perché danno sicurezza all’aspetto e allo spirito. Non solo: richiedono di essere ordinate, curate, cosa che, in fatto di stile, negli ultimi anni si è un po’ persa. E questo non può che fare piacere».

Lily James Rebecca

I dettagli rinfrescano lo stile

Certo il timore di un effetto old style è sempre in agguato. Se l’attrice Lily James non dà affatto l’idea di vestire come una vecchia zia, il segreto sta soprattutto nei particolari: un volant che disobbedisce al bavero di una giacca; un basco in un colore a contrasto; pantaloni larghi di tessuti maschili accompagnati da camicine romantiche. Tutti dettagli che ricordano le proposte viste sulle passerelle della stagione in corso. Perché sì, la moda che ci ha rapito nel remake è la stessa proposta dai direttori creativi più abili a captare nuovi bisogni. È tempo di rifugiarsi in outfit rigorosi e ordinati ma con un tocco di dolcezza? Lo stile anni ’30 è servito.


Lo stile senza fronzoli dell’epoca prebellica ci permette di creare outfit contemporanei, dove convivono semplicità e ricercatezza



1 di 3
– Max Mara


2 di 3
– Victoria Beckham


3 di 3
– Coach

C’è voglia di libertà di movimento, ma con un guizzo elegante, privo di eccessi, carico di charme? Ecco gli abiti scivolati di Luisa Beccaria, Philosophy o Sportmax, con guanti lunghi da abbinare, magari di un colore vivace. C’è voglia di alleggerire gonne pesanti o giacche severe? Servono camicie di seta con i fiocchi o di satin fluido, come quelle di Coach e Fendi. E quando si vuole rimarcare la femminilità senza ricorrere alle gonne, ci sono i tailleur senza tempo di Dolce&Gabbana o di Emporio Armani e i golfini tricot abbinati ai pantaloni ampi di Max Mara e di Tod’s. Trovare ispirazione nello stile senza fronzoli degli anni prebellici permette di creare mise raffinate, a patto di aggiungere dettagli glam, contemporanei e inaspettati.

Lily James Rebecca

Il mix sta bene a tutte

È un lavoro di mix & match quello che ci permetterà di sfoggiare gli outfit personali e sofisticati, semplici ma d’effetto, che con un occhio guardano agli anni ’30 rilanciati da un film e con l’altro scrutano i trend del momento. Una miscela ricercata ma portabile per tutti i giorni e adatta a ognuna di noi, perché facile da ricreare. «Basta spiare nell’armadio di una nonna» suggerisce Anna Turcato «tirando fuori quegli abiti lunghi a piccole fantasie da abbinare a blazer over o a maxi pull. L’accessorio infallibile sarà il foulard fiorato da annodare al collo». E ci vuole pochissimo per schivare il démodè, basta darci dentro con gli abbinamenti sfrenati: capi severi da una parte, contrasti moderni e colori vibranti dall’altra. Qualche esempio? Tailleur maschile con basco e guanti a tinte shock. Oppure pencil skirt di lana pesante, camicetta con fiocco e stivali rossi. Ah, il tacco! Deve essere da star.

Rebecca, un successo senza fine

Milioni di copie vendute, versioni teatrali e cinematografiche: fin dalla sua pubblicazione nel 1938, Rebecca, della scrittrice inglese Daphne du Maurier, non è mai passato di moda.