Un ristorante elegante

Vado al ristorante nudista. E non ho niente da mettermi

Dal 15 luglio L’Italo Americano, a Cerro Maggiore (Mi), ha aperto le porte, primo in Italia, ai nudisti: ogni venerdì sera si può cenare all’insegna della mammella al vento e della freschezza intercosciale (come si fa già al Clothing Optional Dinner a New York). Il piatto della casa è l’hamburger. Ma niente pruderie, ammonisce il gestore: solo il piacere di essere se stessi, lontano dalla morbosità e dal sesso. Stai tranquilla: con questo caldo, il sesso è l’ultima cosa che ti viene in mente.

Le regole sono semplici: arrivi, saluti, ti spogli integralmente e rientri in sala munita di un telo igienico e di una pochette con gli effetti personali. Vietato l’uso dei telefonini. Peccato, perché non riesco a immaginare un posto più divertente per farsi un selfie. L’idea ti lascia sgomenta? Ecco cosa fare per armonizzarti con lo spirito naturista.

1. Non chiederti se il cuoco è vestito.

2. Se per andare a cena fuori ti mettevi in ghingheri, per andare dal nudista basta una deodorata sotto le ascelle e un’accurata depilazione inguinale.

3. Punta tutto sull’acconciatura.

4. Il piedino sotto il tavolo è quanto mai sconveniente.

5. I neonati sono ammessi? E se sì, devono indossare il pannolino? O il naturismo prevede la cacca libera? Via al televoto.

6. La buona regola che impone di tenere il tovagliolo in grembo durante il pasto si rivelerà una valida alleata in caso di erezioni improvvise.

7. Additare i piatti degli altri commensali è cattiva educazione, additare i loro capezzoli anche.

8. Nel lancio dell’iniziativa è stato ribadito molto il concetto di libertà, in particolare «la libertà di essere se stessi». Cosa che io sto provando a praticare anche da vestita. Perché se possiamo essere noi stessi solo quando siamo nudi, allora stiamo freschi. Freschi si fa per dire.

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