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La Luna si sta restringendo: ecco perché è un problema

A causa del graduale raffreddamento del suo nucleo, la superficie della Luna si sta restringendo. Ecco perché questo potrebbe rendere il satellite inabitabile

Gli scienziati si sono accorti di un fenomeno particolare che sta interessando la Luna: il nostro satellite si starebbe progressivamente “avvizzendo”. Un fenomeno che potrebbe pregiudicare futuri insediamenti umani.

eclissi luna luglio 2019

Il raffreddamento del nucleo della Luna

Questo processo iniziò subito dopo la formazione della Luna, 4,53 miliardi di anni fa. L’interno del satellite terrestre cominciò a raffreddarsi e negli ultimi centinaia di milioni di anni questo fenomeno ha portato la circonferenza lunare a restringersi di 100 metri. Questa contrazione sta proseguendo.

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Il sisma nel Polo Sud della Luna

Secondo il “Planetary Science Journal”, che riporta uno studio guidato dall’Istituto americano Smithsonian, il paesaggio lunare è cambiato nel tempo e il continuo restringimento ha portato ad alcuni cambiamenti della superficie attorno al Polo Sud della Luna, un’area chiave per i futuri insediamenti umani. I ricercatori hanno collegato un gruppo di faglie in quella regione a uno dei più potenti terremoti lunari registrati dai sismometri Apollo più di 50 anni fa.

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La Luna si raggrinzisce come “uva passa”

La superficie lunare appare dunque come molto fragile, porzioni della crosta lunare si trovano a spingersi l’una contro l’altra formando faglie di spinta che agiscono come placche tettoniche. Un po’ come l’uva raggrinzisce trasformandosi in uva passa, anche il satellite della Terra ha sviluppato pieghe e faglie nei punti in cui parti di crosta lunare si scontrano l’una contro l’altra.

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Questo fenomeno, però, provoca terremoti e frane che costituiscono un pericolo per le future missioni umane: il continuo restringimento, infatti, ha portato a notevoli deformazioni della superficie anche nella regione del polo Sud, dove dovrebbe atterrare la missione Artemis III della Nasa. I ricercatori guidati da Thomas Watters hanno collegato un gruppo di faglie situate nella regione polare meridionale della Luna, recentemente individuate dal Lunar Reconnaissance Orbiter della Nasa, ad uno dei più potenti terremoti registrato oltre 50 anni fa dai sismometri posizionati durante le missioni Apollo. Proprio come avviene sulla Terra, gli eventi sismici sul nostro satellite possono essere abbastanza forti da danneggiare edifici, attrezzature e strutture realizzate dall’uomo ma, invece di durare solo pochi secondi o minuti, possono protrarsi per ore. Proprio come quello oggetto dello studio, che raggiunse magnitudo 5.0 e durò un intero pomeriggio.

Problemi per i futuri insediamenti umani

Ciò significa che i terremoti lunari possono devastare i futuri insediamenti umani. “I nostri modelli suggeriscono che terremoti superficiali capaci di produrre forti scuotimenti del terreno sono possibili”, afferma Watters. “La distribuzione globale delle nuove faglie, la possibilità che siano attive ed il rischio che formino altre faglie in seguito alla contrazione globale in corso, sono fattori che dovrebbero essere presi in considerazione – conclude il ricercatore – quando si pianifica la posizione e la stabilità dei futuri avamposti permanenti sulla Luna”.

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