Gianni Versace: 20 anni fa la tragica fine del grande stilista italiano

  • 13 07 2017

Dalla sartoria della madre in Calabria ai red carpet degli Oscar: la storia della Medusa di Versace è uno dei capitoli più importanti del Made in Italy. Il suo omicidio, a due decenni di distanza, sconvolge ancora il mondo

Quando le persone guarderanno a Versace, dovranno sentirsi atterrite, pietrificate, proprio come quando si guarda negli occhi la Medusa“, racconta il visionario Gianni. E così è stato: dalla sartoria di mamma Francesca in Calabria fino a Hollywood, la storia di Versace e della Maison creata insieme ai fratelli Santo e Donatella, è uno dei capitoli più luminosi della storia della moda e del Made in Italy

Affiancato dai due fratelli, Gianni un impero con quel perfetto mix di rigorosità ed eccessi: coniuga originalità e arte in un matrimonio unico, dettando le nuove tendenze degli anni Ottanta e soprattutto Novanta sperimentando veri e propri show al posto delle più classiche sfilate e chiama maestri della fotografia come Helmut Newton, Richard Avedone Steven Meisel, a immortalare le sue seduttive campagne pubblicitarie.

È il 1972, il Made in Italy è ancora tutto da inventare, ma il nome di Gianni inizia già a circolare a Milano. E sempre nel capoluogo meneghino, e precisamente a Palazzo della Permanente, nel 1978, Gianni Versace debutta con la sua prima collezione. È il principio della storia. E di un estro geniale che in breve tempo ha conquistanto il mondo. 

Per capire Versace e il suo impatto sul mondo della moda occorre fare un salto nel passato degli anni Novanta: al 1994 esattamente quando un’allora sconosciuta Elizabeth Hurley, fidanzata dell’attore Hugh Grant, conquista la popolarità indossando il seducente e ormai famosissimo abito-icona Versace con le spille da baglia dorate (dobbiamo ammettere che ha un fisico stratosferico e questo certamente ha aiutato!) alla prima del film ‘Quattro matrimoni e un funerale‘. Non passa una stagione e i vestiti Versace vestono il jet set internazionale e dalle boutique dello stilista passano tutte le star sulla cresta dell’onda: Madonna, Melanie Griffith, Michael Jackson, Sting e Trudie Styler (che convolano a nozze firmati Versace) e Lady Diana che stravolge l’etichetta di corte indossando uno stilista italiano.

Amatissimo dalle star del cinema e della musica, Gianni Versace ospita nella sua villa sul lago di Como, contribuendo a far diventare la zona in uno dei luoghi più chic della Lombardia, rockstar e dive come Liz Taylor e Joan Collins, Bruce Springsteen, Sylvester Stallone e Elton John, da sempre tra gli amici più stretti. 

E proprio il cantante inglese è in prima fila in lacrime al funerale dello stilista. Sì, perchè Gianni Versace, al culmine della sua carriera, viene brutalmente assassinato la mattina del 15 luglio 1997 sulla scalinata della sua villa in Ocean drive a Miami Beach. Uno sconvolgente gesto che mina non solo il mondo della moda. A ritrovare il corpo di Gianni Versace a Casa Casuarina è il compagno di una vita Antonio D’Amico (sono stati tra i primi a vivere apertamente la loro storia d’amore).

Agenti speciali, radio e televisioni, e una taglia sulla testa di Andrew Cunanan, ex modello che ha seminato quattro cadaveri, permettono a Fbi e polizia di dare una caccia serrata al killer che viene trovato morto, per uno scherzo del destino (o giustizia divina), proprio il giorno dei funerali di Gianni.

Il caso viene chiuso. La nipote Allegra Beck Versace, all’epoca undicenne, eredita il 50% delle quote azionarie. E ai fratelli Santo e Donatella non resta che ripartire dal lutto e da un’eredità pesante da superare per far tornare a splendere la Maison della Medusa

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Il sarto, come si è sempre definito lui, si è rivelato uno dei più grandi talent scout, è lui a inventare le top quando lancia in passerella le giovanissime Claudia Schiffer, Nadège du Bospertus, Stephanie Seymour, Helena Christensen, Cindy Crawford, Linda Evangelista e Christy Tarlington. “Quando hanno cominciato a posare per noi, erano ragazzine. Christy Turlington, per esempio, una sera mi domanda: ‘Posso portare con me un’amica?’. Era Naomi Campbell“, ha raccontato Gianni Versace.

Guarda il video della sfilata autunno-inverno del 1991 passata alla storia per essere una delle più affascinanti della Maison Versace


Nella cattedrale di Milano, quel 23 luglio del 1997, a piangere l’amico scomparso Gianni, sono arrivate star del calibro di Elton John, Sting e la Principessa Diana di Inghilterra, così come le top model ‘create’ da lui Naomi Campbell, Carla Bruni, Eva Herzigova, e perfino la moglie di John Kennedy, Caroline Bessette, che adorava la moda di Versace.

Oggi, per commemorare la vita del sarto-stilista, la miniserie ‘The Assassination of Gianni Versace‘, firmata da Ryan Murphy, con Edgar Ramirez nei panni dello stilista, Ricky Martin nel ruolo di Antonio D’Amico e Penelope Cruz che dà il volto a Donatella Versace.

Intanto, s settembre, durante la settimana della moda di Milano si prepara la commemorazione ufficiale al numero 12 di Via Gesù, nella sede storica e casa di Gianni.

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